domenica 27 aprile 2008

Cinghiali nella faggeta di Monte Raschio

Approfittando della meravigliosa giornata sono ritornato alle faggete di oriolo e di Bassano.

Questa volta mi sono inoltrato sui sentieri interni alla faggeta di Oriolo, in particolare nella zona di Monte Raschio.

La faggeta questo periodo è molto bella. I faggi stanno mettendo ancora le foglie, che sono di un verde brillante e tenero. Sono poche e quindi non schermano la luce del sole. Al suolo ci dovrebbero essere i ciclamini, anche se ritengo che a causa delle pioggie non abbondanti quest'anno non abbiano dato il meglio di loro stessi.

Il risultato è una luce di un verde brillante, proprio di clorofilla, bellissima.

Mi sono fermato una mezz'oretta a sgranocchiare una tavoletta di cioccolato e a godermi questa silenziosa meraviglia, quando con la coda dell'occhio ho colto un movimento ad una cinquantina di metri. Lì per lì ho pensato ad un cavaliere, ma poi ho sentito provenire dalla stessa direzione un forte grugnito.

Guardando meglio, a non più di una trentina di metri, un grosso cinghiale nero mi stava guardando. Dietro a lui sfilava un'interminabile fila di altri cinghiali, tutti più piccini, e molti cuccioli di dimensioni minime, le ultime nidiate.

Dopo un buon minuto il cinghialone ha proseguito per la sua strada, ma il passaggio dei cinghialetti su' e giu' per la macchia è continuato per almeno altri cinque minuti.

La giornata era comunque incantata. La selva era popolata solo da cinghiali e qualche raro ciclista. Sulla strada del ritorno mi sono sdraiato in un punto nel quale la faggeta era stata appena sfoltita, per cui si vedevano bene il cielo ed il lago in lontananza.

Mi sono sdraiato sulle foglie e.. mi sono addormentato, quasi mezz'ora, nel silenzio più totale.

Quando sono tornato all'auto, la tramontana si era del tutto calmata, ed il lago era in mlte parti ormai uno specchio.

La primavera è arrivata e adesso sento il desiderio dell'acqua sotto gli alberi. E' giunto il momento di lasciare un pochino la bici e dedicarsi alla pagaia.

venerdì 25 aprile 2008

Connettiamo la pista di Roma Nord all'Olimpica!

La pista di Roma Nord è, a mio ricordo, la più vecchia di Roma. Realizzata per Italia '90 (o giù di li') è stata la madre di tutte le piste, e devo dire che dalla sua istituzione è migliorata.
Pur esposta alla minaccia di un campo nomadi (si dice che le staccionate vennero tutte bruciate in un inverno particolarmente freddo) e in passato usata spesso come latrina in determinati punti, conserva il suo fascino, specialmente in primavera quando i campi intorno sono verdi e non fa molto caldo.



A mio parere i maggiori problemi sono i seguenti:



a) finisce nel nulla, ovvero a Castel Giubileo oltre la pista c'e' il raccordo anulare;


b) gli accessi anti-motorino sono fastidiosissimi anche per le biciclette;

c) e' un tubo con un inizio e fine ma senza accessi intermedi, per cui la si prende o da Ponte Milvio o da Castel Giubileo.



Per risovere quest'ultimo problema si potrebbe creare una rampa di accesso all'Olimpica. In effetti ci sono le scale, ma sono ripide e molto sporche, laddove l'argine corre proprio all'altezza della strada.
Inoltre una volta sull'Olimpica occorrerebbe fare un pezzettino di pista per connettersi a quella di Monte Antenne.

In questo modo da casa potrei raggiungere rapidamente la pista senza dover passare per Ponte Milvio... Ma oltre a me anche tutti gli abitanti del Nemorense e di monte Sacro, quelli che utilizzano la pista dell'Aniene, che si immette in quella di Monte Antenne - Moschea.
Mostro tre foto:
1) L'Olimpica dalla Pista. Sono visibili le scalette che attualmente consentono l'accesso, ma sulla sinistra è visibile anche il raccordo erboso per la rampa;
2) La Pista dall'Olimpica;

3) Il marciapiedi del ponte sull'Olimpica, dove dovrebbe correre il pezzo di pista per connettersi all pista di Monte Antenne




























lunedì 21 aprile 2008

Il marciapista di Via Carini



A Via Carini, a Monteverde, hanno completato la risistemazione dei marciapiede. Sembrano una pista ciclabile, e spero che se ne organizzi una al più presto, magari mezza corsia per lato della strada.




Cmq anche così consentono di mandarci i più giovani, e anche noi ciclisti adulti, se andiamo piano, ne troviamo giovamento, specie per superare un paio di posti rischiosi e di senso unico.


La strada è bellissima, e adesso è anche migliorata.


domenica 20 aprile 2008

20 aprile, la giornata del sole




Il 20 aprile a Roma è stata la giornata del sole. Complice la rottura dell'auto sono rimasto in città, facendo quasi 50 chilometri... una meraviglia

Ho iniziato da Villa Ada e Monte Antenne, poi sono andato a Villa Glori, la pista del Tevere e poi, infine, al Gianicolo.


Niente di eroico, beninteso, ma una passeggiata bellissima nei sentieri invasi dalla verzura trionfante.




Il cielo era terso, limpido. Si vedevano i Castelli, i Monti Tiburtini, il Soratte ed il Terminillo.










venerdì 18 aprile 2008

Sulla Prenestina la Pista Avanza

In realtà non sembra neanche una vera pista, ma il marciapiedi in corso di realizzazione sulla Via Prenestina ha una corsia al centro che ci assomiglia proprio.

La realizzazione del nuovo marciapiedi parte da Largo Preneste e prosegue (con una certa rilassatezza nei tempi) fino a Piazzale Prenestino. Per adesso i lavori si fermano all’altezza della rampa della sopraelevata, ma spero che possano essere portati fino al ponte sulla ferrovia e poi, perché no, fino a Porta Maggiore.

Da Porta Maggiore si avrebbe a portata di mano Santa Croce in Gerusalemme (tutto lo spazio di questo mondo), Piazza San Giovanni (solo l’imbarazzo del tracciato) e poi il collegamento con la pista dell’EUR potrebbe essere realizzato con tranquillità, creando un’infrastruttura di notevole valore.

Se invece prendiamo in esame un’eventuale prosecuzione della pista verso fuori Roma, da Largo preneste è facile utilizzare uno dei due marciapiedi fino a Largo telese e poi, forse con qualche artificio per circa duecento metri, continuare fino a Via Tor de’ Schiavi sul lato di Villa Dei Gordiani. Possiamo anche pensare di includere nella partita una diramazione per Via Olevano Romano.

Rimane, magnifica la possibilità di realizzare la pista su Via Tor de’ Schiavi, dove lo spazio abbonda.

Oltre Via Tor de’ Schiavi… bene forse si può seguire un tracciato di marciapiede parallelo alla Prenestina per altri tre-quattrocento metri, ma poi incontriamo nuovamente marciapiedi liberi fino alla Palmiro Togliatti (c’e’ una pista anche lì, ricordate?) e anche oltre, almeno fino al deposito dell’ATAC.

Forse un sogno, ma non credo eccessivamente costoso. Spazi in abbondanza e dopotutto pochi interventi da fare, in massima parte comunque dovuti (scivoli dei marciapiedi).
Che aspettiamo?

martedì 15 aprile 2008

Tempo instabile, molte biciclette

DOpo l'excursus sui pedoni, ritorno volentieri ad argomenti ciclistici.

Questo anticipo d'inverno ci ha regalato qualche giornata dall'aspetto insolito.

Sabato scorso ho fatto un bel giro per commissioni e acquisti per tutto il centro, godendomi il cielo barocco di Roma. Un pomeriggio fresco e divertente. Ho acquistato una valigia che ho caricato sul portapacci della bici. Come si puo' vedere la bici vale anche per merci ingombranti.

Domenica non mi sono fidato molto della situazione del tempo, specialmente sembrava brutto a Nord di Roma. Così e ho fatto la Roma-Pomezia e ritorno sulla pista della riserva di decima - Malafede. carino e divertente, con i campi gialli per i fiori dell'erba medica (suppongo).

Lunedì ho dato retta alle previsioni atmosferiche fosche, e ho lasciato a casa la bici. Bene, perchè cmq gli autobus andavano da Dio, niente traffico.

Oggi, che non ho dato retta alle previsioni fosche ho preso l'acqua. Cmq, l'attrezzatura ha retto bene. Adopero una mantella modello scout, che appoggio sul manubrio per riparare le gambe. Per la testa applico al casco una cuffietta di plastica da doccia che lo impermeabilizza al 100%.

In giro si vedono molte biciclette, buon segno

domenica 13 aprile 2008

Continua la strage di pedoni.

Se dividiamo gli esseri umani rispetto alla loro categoria stradale, il ciclista si sente coinvolto anche quando la campana suona per un pedone.

L'ultima settimana ci ha portato una serie di notizie assolutamente negative, in particolare molti pedoni investiti sulle strade, anche nel Lazio, e la maggior parte degli investitori fugge senza prestare aiuto.

Una storia mi ha colpito, successa in Campania. madre e figlio di 8 anni falciati all'uscita del mercato rionale. L'investitore, che secondo i resoconti giornalistici si muoveva ad alta velocità, era senza patente. Gli era stata ritirata qualche settimana prima, in quanto trovato alla guida di auto sprovvista di documenti. Inoltre, sempre secondo il giornale, era appena stato dichiarato invalido al cento per cento (probabilmente inabile alla guida) e soprattutto aveva già avuto due incidenti nel quartiere, uno nel quale aveva ferito alle gambe un altro cittadino. Nel quartiere era noto per questo, e dopo l'incidente i Carabinieri sembra che abbiamo fatto aftica per evitarne il linciaggio da parte della folla inferocita.

Mi verrebbe voglia di dire che era meglio se li lasciavano fare.

Purtroppo un incidente può accadere a tutti, pertanto non sono per la penalizzazione degli incidenti. In Italia andiamo avanti a colpi di omicidio colposo, lesioni colpose, etc. Se tutti i soldi che si impiegani in questo tipo di processi fossero spesi nella prevenzione, sicuramente avremmo grandi risultati.

In questo caso la cosa è diversa: guidare con la patente ritirata, ed avere un incidente, è un affare gravissimo. Infatti il ritiro della patente ha lo scopo di impedire ad una persona di guidare. Se malgrado questo non riesce a stare lontano dall'auto, allora dovrebbe essere immediatamente schiaffato in galera.

Se in queste condizioni si ha un incidente, la cosa è ancora più grave e dovrebbe essere applicata una punizione esemplare. Quanto? mah.. non sono un giudice, sicuramente un bel po' di anni, tanto per levargli il vizio.

Videosorveglianza, costbenzina alle stelle, Via Nazionale senza tram

La scorsa settimana ha portato molte notizie da commentare, speriamo di riuscirci.

Videosorveglianza sulle piste ciclabili?
La prima riguarda l’installazione delle videocamere sulla pista ciclabile di Roma Sud, proprio dove la scorsa estate un ciclista fu aggredito per rapina, e successivamente morì per le ferite riportate.

Le telecamere sono un deterrente? Forse sì, ma comunque dobbiamo osservare che la tipologia dell’aggressione, non sembra di tipo che possa essere scoraggiato da telecamere. Inoltre sappiamo come comunque i responsabili siano stati identificati e arrestati poco dopo il fatto.

Dunque ben venga la videosorveglianza, ma più importante è il pattugliamento costante delle piste e la rimozione delle baraccopoli, da dove troppo spesso partono queste aggressioni.

In particolare, possibile che nel corpo dei Vigili Urbani non si riesca a trovare un manipolo di bicipattugliatori per tenere le piste sgombre e sicure?

Benzina alle stelle
Con riferimento al nuovo GRA, tutti siamo preoccupati dall’alto costo del petrolio, record 112$ a barile. La benzina oltre 1,4 €/l, il gasolio non lo so con esatezza, ma oltre 1,3 €/l.

Per motivi di lavoro la scorsa settimana ho utilizzato abbastanza la mia auto. 50 € sono spariti in un battibaleno, ho notato però che il traffico era un pochino inferiore alle mie aspettative, diciamo tra l’80 e l’85%. Altri hanno confermato la mia impressione. Tutti condividono che la causa principale è l’alto costo del combustibile.

Questa è una prima reazione da paese normale. Mi sono trovato negli USA ai tempi dell’invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein. A quei tempi il prezzo della benzina saliva giorno dopo giorno, e la TV era piena di interviste di persone che non potevano più permettersi l’utilizzo dell’auto.

A Roma , purtroppo, il trasporto pubblico è ancora molto arretrato in termini di efficienza e rapidità di spostamento. Attendiamo con ansia l’apertura della Linea C, e anche del prolungamento B1. Comunque per adesso, se i tuoi spostamenti non sono sulla linea delle metro sei nei guai. La soluzione? Come alternativa i Romani sembrano preferire lo scooterone, ma se andassimo a valutare con serietà il prezzo in termini di sicurezza, ci sarebbe da rabbrividire.

Per adesso la bicicletta rappresenta una buona alternativa, magari quella elettrica per le distanze maggiori. In attesa della rete della metropolitana si potrebbe allargare la rete ciclabile con una spesa tutto sommato modesta.

Inquinamento, spesa delle famiglie, mobilità, sicurezza: tutto ciò ne guadagnerebbe, e anche la salute, visto che si farebbe più movimento.

Un’ultima considerazione: con riferimento al maltempo, le piste ciclabili si possono anche fare coperte!

Via Nazionale… Ma il tram?

A poco a poco ci si sta accorgendo che il progetto di rifacimento di Via Nazionale non include la linea tranviaria, ovvero il prolungamento dell’8 da Largo Argentina.

Segnalazioni arrivano da varie fonti, e sembra che l’ATAC abbia anche presentato finalmente un proprio progetto (anche se ve ne era uno già fatto da parte della vecchia STA, se ben ricordo), peccato che non “faccia scopa” con il nuovo assetto previsto dal Comune.

Va notato che il parere contrario al tram era venuto da una qualche sovrintendenza che aveva giudicato poco consoni alla via i fili del tram. Può anche essere. Francamente ritengo che le linee aeree del tram (si chiamano così, non fili) siano romantiche e comunque preferibili agli autobus rumorosi ed inquinanti. Che io sappia anche il resto dell’Europa la pensa così. Mi sembra assurdo che un’opera di tale portata sia fermata da un’osservazione di carattere estetico assolutamente opinabile…

Allora che cosa pensate succederà: verranno rimandati i lavori oppure si comincerà la risistemazione di Via Nazionale, salvo rispaccare tutto dopo due anni? Interessante argomento di discussione.

mercoledì 9 aprile 2008

Un altro grande GRA?

Nella campagna elettorale per le elezioni comunali ha fatto nuovamente capolineo la proposta di costruire altre strade. In particolare abbiamo all'orizzonte una nuova strada parallela alla Pontina ed un raccordo anulare più grande del raccordo stesso, di circa 120 km di circonferenza.

Non avendo fatto studi in questo senso, non posso dire quale sarebbe veramente l'impatto di queste opere. Vaperò notato che non abbiamo nenache finito di fare la terza corsia al GRA, che già si parla di nuove, e più devastanti per ambiente e paesaggio, opere autostradali.

Dall'esperienza di automobilista, prima ancora di quella di ciclista, la sensazione è che all'aumentare dell'offerta stradale aumenta inevitabilmente il traffico fino a raggiungere un nuovo punto di saturazione.

L'esperienza cittadina insegna questo. Infatti gli ingorghi della Pontina si generano perchè le persone vogliono andare e venire da Roma. Quindi il vero problema è portare il passeggero a ROma, e quindi permettergli una buona mobilità demtro Roma a prescindere dal mezzo privato.

A parte alcune infrastrutture strategiche, tipo il tunnel fatto a nord-ovest, la vera soluzione ai problemi di mobilità è data dal trasporto pubblico, in particolare quello su rotaia, sotto forma di metropolitana, tram, e ferrovie locali.

Forse, se invece di fare una nuova Pontina, si facesse un nuovo collegamento ferroviario con il sud di Roma, per esempio una ferrovia urbana da Pomezia e Torvaianica, si taglierebbe il problema alla radice. E forse la ferrovia -doppio binario- costa meno di una nuova autostrada che sorgerebbe inevitabilmente a due, o addirittura tre corsie per senso di marcia.

domenica 6 aprile 2008

Domenica 6 aprile, trenta chilometri nella faggeta di Oriolo

Bella gita, in un tempo in rapido deterioramento, partendo dal campo
sportivo di Trevignano, verso la Faggeta di Oriolo.

Dal Centro sportivo ho preso il sentiero Spallettoni fino alla radura dove
erano soliti sostare i mezzi dei boscaioli (la zona è un bosco ceduo). Dalla
triforcazione un sentiero prende a sinistra per circa 200 m fino alla strada
che porta alla faggeta.

Invece di dirigermi direttamente nella faggeta ho bighellonato per stradine
nuove, e sono passato nel comune di Bassano Romano fino all'area picnic
della faggeta stessa. Dall'area sono risceso alla strada principale, e
ancora ho bighellonato per motli sentieri laterali, alcuni veramente
simpatici da fare in bicicletta.

Il tempo non al suo meglio primaverile ha evidentemente scoraggiato la
maggior parte dei turisti, in quanto il bosco era popolato solo da qualche
sparuto ciclista (nessuna traccia di Elfi e Fate, ma per fortuna anche Troll
e Orchi stavano da qualche altra parte).

Affamato mi sono diretto al ristorante Residenza di Rocca Romana (Località
La Calandrina – Trevignano - 06 9997957 – http://www.roccaromana.com/) per
vedere se era possibile farmi preparare un panino. Voglio ringraziare il gestore, in
quanto molto cortesemente mi ha preparato e offerto il panino.

Ne approfitto per segnalare il posto: in alto con vista sul lago, piscina e
grandi prati verdi, è situato alla partenza di tutta la rete di sentieri per
Oriolo, Bassano Romano, Manziana e quindi la Tolfa. Per chi fosse
interessato a girare tutta la zona, mi sembra un'ottima base di partenza.

Il panino è stato poi consumato in un'area picnic lì vicno, sotto un'
adorabile pioggerellina portata da una nube in rapido passaggio. L'
attrezzatura antipioggia era comunque sufficiente alla bisogna ha
consentito la prosecuzione della gita in una situazione meteorologica
affascinante, anche perché inusuale.

sabato 5 aprile 2008

Lanciamo la moda della passeggiata in bicicletta il sabato pomeriggio

Con il tempo meraviglioso che abbiamo avuto questo sabato, cielo chiaro, nuvole a batuffolo, temperatura fresca, mi sono goduto una meravigliosa passseggiata in bicicletta per le strade di Roma. Gli alberi stanno tutti mettendo le foglie: ancora non ostruiscono la vista del cielo, ma il verde chiaro rende ancora più vivido l'azzurro.

In effetti niente di più di una passeggiata al centro, ma con una piccola differenza: facendola in bicicletta non inquina (non si prende la macchina fino al centro).

Basterebbe che diventasse una moda, per avere la brusca diminuzione dell'inquinamento e l'improvvisa promozione della bicicletta ad oggetto di culto.

Dovremmo noleggiare la Bellucci e Banderas per fare pubblicità alla cosa. Mi offro di accompagnare la Bellucci.

venerdì 4 aprile 2008

Pista ciclabile a Via Tor de' Schiavi

Un altro posto interessante per una pista ciclabile è Via Tor de' Schiavi.

La strada ha due carreggiate, una per senso di marcia, separate da un marciapiedi largo almeno una decina di metri.

I più giovani sicuramente ignorano che lo spartitraffico è così largo perchè a suo tempo ci passava un grande elettrodotto, poi rimosso (probabilmente i cavi sono interrati.

Al centro c'e' tutto il posto per una bella pista, senza sacrificare il posteggio delle macchine.

La tratta è ghiotta: da Via Casilina a Via Prenestina, con la possibilità di continuare per Via della Serenissima.

Della Prenestina parleremo in un altro post.

giovedì 3 aprile 2008

Una pista per il Tuscolano ed una per il Casilino

Vorrei riallacciarmi al bel filmato di DANILO LOVEBIKE (vedi link credibile) su Via Casilina Vecchia ciclabile per proporre una pista per la Tuscolana.

In effetti, arrivando dalla Palmiro Togliatti si incontra la Tuscolana all'altezza di Piazza di Cinecittà.

All'occhio avido del ciclista non sfugge che da Cinecittà fino alla Banca d'Italia (direzione Roma) la Tuscolana ha un corposo spartitraffico che potrebbe ospitare, senza sacrificare parcheggi, una magnifica pista ciclabile.

All'altezza di Porta Furba, su per il Mandrione, la pista potrebbe tranquillamente saldarsi con la Casilina Vecchia, riservata a biciclette e residenti. All'altezza di Via delle Cave si potrebbe connettere la Pista Tuscolana con una Pista sull'Appia, anch'essa da ricavarsi nello spartitraffico una volta occupato dal tram, e ora utilizzato come parcheggio.

Peraltro sono anche dell'opinione che si possa far passare la pista nel parcheggio, ovvero usare le strade di accesso al parcheggio anche come pista ciclabile. Certo, c'e' commistione di auto e bici, ma sempre meglio che andare in mezzo alla strada, anche perchè le auto nel parcheggio solitamente vanno piano.

mercoledì 2 aprile 2008

Difendiamoci dal caro energia con la bici

E' notizia di questi giorni che l'inflazione ha rialzato la cresta in tutta
Europa.

A tirare la volata i prezzi dell'energia e delle derrate
alimentari,soprattutto i cereali, anch'essi sotto pressione per la richiesta
di bio carburante.

Concretamente a partire dal mese prossimo abbiamo un 3% in più sulle tariffe
dell'energia elettrica ed un 4 e passa per cento su quelle del metano. In
cascata una serie di altri aumenti...

La prima cosa che mi viene in mente per contrastate questi aumenti è ridurre
i consumi di una quota corrispondente. Per esempio sostituire le lampadine
ad incandescenza con quelle a risparmio energetico, stare più attenti a
spegnere la luce quando si esce dalle stanze, staccare gli alimentatori
dalla spina quando l'apparato non deve funzionare.

Per i trasporti la risposta è un minor utilizzo del mezzo privato a motore,
riservandolo per le missioni indispensabili. Ovviamente penso all'uso della
bicicletta, e di come a Roma si stia sprecando una grande occasione di
risparmio energetico e di efficienza economica.

Una rete ampia di piste ciclabili permetterebbe a buina parte della
popolazione di convertirsi a biciletta o bici elettrica, conservando così
alcuni vantaggi tipici del mezzo privato (point-to-point, niente attese alle
fermate) ma senza incorrere negli aspetti negativi altrettanto tipici: costo
elevato di acquisto ed esercizio, impatto ambientale.

Inoltre i giovani e giovanissimi avrebbero una discreta mobilità di
quartiere senza penalizzare eccessivamente i bilanci familiari, cosa non da
poco. Non è infine da trascurare la funzione livellatrice tra i giovani.

Non più l'odiosa gerarchia macchinetta, moto, scooter, autobus, ma una parte
consistente in bicicletta, con l'infrastruttura a carico del comune.

Sta di fatto che con l'uso della bicicletta le famiglie potrebbero
risprmiare centinaia di euro l'anno, pur conservando un'ottima efficienza
nel trasporto individuale. Un primo passo per contrastare il caro energia e
aumentare l'efficienza del sistema paese.

Giornate di primavera in bici - Quanto è bella Roma.

E' primavera, finalmente.

Se non torna a nevicare tra poco (ad esempio la prossima settimana) sembra
che il tempo abbia imboccato la strada primaverile.

Roma è magnifica, gli alberi rivestiti di un tenero verde, l'aria stiepidita
ma non ancora calda. Poca gente per le strade, in quanto tutti sono andati
fuori in gita, ma moltissimi ciclisti a passeggio.

Proseguendo nella settimana la quantità di ciclisti aumenta nettamente...
complice il bel tempo, ma forse anche il caro-benzina.

Comunque, girare a Roma in questi giorni con la bici, per divertimento o per
i normali spostamenti, è veramente meraviglioso.