giovedì 22 ottobre 2015

Beffa Praenestina

Il Sindaco se ne va, ma rimane la beffa Praenestina, ovvero l'assenza di corsia ciclabile "tra Porta Maggiore e il GRA".

Insomma, gran parte della Prenestina e' stata rifatta, ma della famosa corsia ciclabile neanche l'ombra... o meglio, l'ombra ci sta, ma ovviamente solo quella. E se l'ombra ci sta e' solo perche' ai ciclisti viene lasciato il tratto senza asfalto rinnovato.

La foto che vedete mostra chiaramente la situazione, peraltro i  uno dei tanti posti della Prenestina dove sarebbe possibile fare una bella pista, non una semplice corsia, direttamente sul marciapiedi. E piu' non aggiungo.

Per quanto riguarda la corsia ciclabile, dalla foto si vede chiaramente che tre corsie non si ricavano a meno di non eliminare il parcheggio.

Basterebbe allora togliere una decina di cm alle due corsie esagerate che stanno al centro e sulla sx della Prenestina ed aggiungerle alla corsia cilabile, et voila' la parte delle bici sarebbe fatta.

Per quanto riguarda la Prenestina bis, che non arriva al GRA peraltro, ha un bellissimo marciapiedi ciclabilissimo, basterebbe dipingerlo di rosa, proprio come avviene in Belgio...  basterebbe volerlo.

Insomma, i soldi non ci sono, ma due linee in piu' per terra si possono fare, e cosi' rendere ciclabile ad uso promiscuo il marciapiedi della Prenestina bis. Non costa soldi, basta volerlo.

sabato 10 ottobre 2015

Adios Marinos!

Tanto tuono' che piovve, e alla fine, con i "suoi" partiti che lo hanno sfiduciato, il nostro Sindaco ha dovuto mollare. Proprio adesso che qualche risultato si cominciava a vedere. A parte un breve lasso di tempo durante il quale puo' ripensarci, ma a quale pro?

Purtroppo sin dall'inizio tutti ci eravamo resi conto che il Sindaco appena eletto, pur essendo una brava persona, e determinato nel conseguire obiettivi di tutto rispetto quali il risanamento del bilancio, non aveva impostato nulla che potesse suonare come un miglioramento ragionevolmente veloce delle condizioni di vita dei Romani. Una rinascita civile prima che funzionale e materiale della citta'

Si e' comportato piu' da assessore al bilancio che da sindaco, peggio: ha appeso un cartello con scritto su: "Non disturbate il conducente"... senza peraltro far capire bene dove stessimo andando e a che punto della strada, mese dopo mese, fossimo.

Che poi abbia fatto anche grandi cose, in particolare resistito al malaffare e messo a posto varie altre questioni che affliggevano la capitale conta, certo. Purtroppo ma non e' riuscito a conquistare la fiducia dei Romani, quelli che tuti i giorni escono di casa per andare a lavorare, e la sera ci devono tornare.

Non li ha fatti sognare, non li ha fatti sperare in un miglioramento delle loro vite difficili. Non le' stato capace di unirli nella realizzazione di  un programma che partendo dalle attuali miserie e difficolta' promettesse miglioramenti concreti trasformando Roma in una citta' civile.

Ci ha messo troppo tempo a cominciare a reprimere tutti quei comportamenti incivili che la maggior parte dei Romani detesta, ma che vanno tanto di moda tra quei prepotenti che pretendono di essere la vera Roma. Che Roma e' sporca soprattutto per i comportamenti incivili di tanti romani, l'ha dovuto sussurrare il nuovo presidente dell'AMA, un sindaco avrebbe dovuto sin dal primo giorno tirare le orecchie ai cittadini indicando esplicitamente le abitudini incivili (Guardatevi i filmati di De Luca a Salerno).

L'apertura della linea C e' stata una cosa fatta bene, ma ha aiutato solo chi abita sulla Casilina, in quanto non connessa con il resto della rete. Per il resto l'ATAC non ha fatto altro che peggiorare, e mai si e' sentita la voce del sindaco in persona tuonare contro l'azienda, per far prendere, ad esempio,  quelle misure "a costo zero" (p.e. le corsie preferenziali) che all'inizio sono impopolari, ma poi la gente le capisce bene.

Perche' diciamocelo: l'Amministrazione puo' fare alcune cose, ma la citta' e' vivibile se i cittadini si comportano in modo civili e gli incivili vengono puniti per le loro azioni. E solo noi cittadini potevamo difenderlo dai poteri che stava andando a disturbare.

Anzi, ha anche allarmato tutti quando ha detto che voleva fare di Roma una citta' accogliente, quando sappiamo che il recupero di Roma passa, anche e inevitabilmente, per l'allontanamento di tutta quella massa di senza fissa dimora che vengono ad accamparsi nella nostra citta'. Oppure a dire che voleva dire basta ai campi nomadi, cosa che avrebbe riscontrato il favore di tutti, ma non semplicemente cacciando gli occupanti, ma sistemando gli stessi nelle case popolari, cosa che ha fatto imbestialire il 147% di coloro che paga le tasse comunali...

E in ogni caso non ha mai tirato le orecchie alla Procura dicendo: non possiamo avere una citta' sicura se ogni volta si arresta un delinquente me lo rimettete subito fuori. Questo e' il motivo per cui tanti borseggiatori, ladruncoli etc. tormentano e continueranno a tormentare questa citta',  tanto che ormai e' diventato poco sicuro anche lasciare la bicicletta nel box auto... Non sara' competenza del Sindaco, ma se la citta' e' una jungla si vive proprio male.

Dulcis in fundo 'sto cazzo di attaccamento al papa, la cui caratteristica e' soprattutto quella di ragionare in modo piu' vicino ad una persona di buonsenso. Buon per lui, ma noi che siamo uno stato e non una chiesa dovremmo saperci difendere da soli... Farsi pure sputtanare dal Papa e' veramente dura! Ma sai i vaffa che gli avrei mandato io.

Infine noi ciclisti

Noi ciclisti siamo forse il paradigma di questa situazione. Blanditi da una campagna elettorale fatta (anche) in sella alla bicicletta, e cmq con tante allusioni ad un futuro radioso, alla fine ci siamo trovati con due anni di nulla  assoluto, anzi, anche qualche passo indietro come il ripristino della circolazione automobilistica su Viale del Giardino Zoologico senza tenere conto che quell'arteria fa parte della pista ciclabile che unisce Villa Ada a Valle Giulia... diciamocelo, peggio di Alemanno, che cmq ha allungato l'orario di utilizzo della metro per i ciclisti.

In queste condizioni, la comunita' ciclistica ha continuato a vedere il bene fatto da Marino, seppure con un crescente senso di tradimento,  anche dovuto al totale disinteresse del primo assessore,  Improta,  e per la non impostazione di una struttura tecnica in grado di imporre una infrastruttura ciclabile nei lavori che via via venivano fatti (ultimo caso la Prenestina)... e ancora una volta per la blanda azione di repressione dei comportamenti pericolosi su strada, lasciata a Clemente, e non diventata la battaglia del Sindaco... che in due anni avrebbe portato a risultati clamorosi, e avrebbe potuto essere rivendicata da sindaco come passo verso il rinnovamento.

Invece niente, fino all'ultimo insulto di avere un assessore come Esposito... sembrava di essere tornati ai tempi di Cutrufo.

Se da ciclista grossi rimpianti non ne posso avere, sono pero' incazzato perche' al di la' degli scontrini, che non ho capito cosa sia successo, la crisi e' cmq al buio. Di candidati nuovi non se ne vedono, e cmq io avevo votato per questo, e non per il PD romano (che e' venuto fuori un partito ufficialmente marcio)  e tantomeno per SEL  perche' sfiduciarlo (a parole, avrei voluto vederli a votare contro sul serio)? Per far piacere a Renzi? Proprio mentre la politica di medio termine qualche risultato cominciava a darlo? E quanto staremo fermi adesso, un altro anno tra commissariamento, elezioni, forma la giunta etc. etc.?

Infine due particolari menzioni:

M5S: a criticare e pipincare dal di fuori sono buoni tutti, anche il sottoscritto. Pero' M5S non contribuisce a sostenere la legalita' dal dentro, lo si e' visto quando ha rifiutato l'offerta di Bersani, e si e' rifiutata di appoggiare Marino, magari con un cambio di maggioranza che avrebbe fatto molto bene alla citta'. Cosi' non va bene, continuate a fare parte del problema, e non della soluzione.

Destra Romana: dopo 5 anni di disastro e disonesta' dell'Amministrazione Alemanno (in combutta con altri) come si fa a riproporre la Meloni, sua attuale compagna di partito? Ma ce l'avete una persona  che sappia come funzionano (dovrebbero funzionare)  le citta' moderne o torniamo al secondo raccordo anulare, la pista da sci a Ostia, al GP di Formula 1 e alla mobilita' tutti in automobile pure ai Fori? E andiamo, su...

giovedì 1 ottobre 2015

Adios Sampietrinos!



Forse il maggior contributo alla ciclabilita’ la giunta Marino lo sta dando involontariamente, con la rimozione dei sampiterini dalla maggior parte delle strade di Roma.


Finalmente, era ora!


Il sampietrino e’ uno dei fondi peggiori per una pavimentazione cittadina, superato in peggio solo dai “tavelloni” (ma come li chiamano li’?) milanesi, che quello che qui ti fa il sampietrino alla bici, la’ il tavellone lo fa al bus…


Insomma, per quello che so della mia esperienza auto/moto/ciclomobilstica, il sampietrino e’ viscido con la pioggia. L’accoppiata sampietrino/striscia bianca e’ addirittura micidiale, basta guardarla, neanche passarci sopra, per rischiare il capitombolo.


Inoltre, anche nelle sue migliori condizioni, e’ terribilmente ruvido… ma vi ricordate la pista del Tevere prima che la ricoprissero di asfalto? ogni volta che ci passavi con una bicicletta normale, poi ti toccava l'ecografia della prostata.


Ma per il ciclista il guaio del sampietrino non e’ tanto la sua scivolosita’, e nemmeno la ruvidita’, ma la sua incompatibillita’ con il traffico pesante. Gli estimatori del sampietrino credono sia una virtu’. E’ eterno, dicono.


Concordo… ma perche’ e’ eterno? Perche’ distrugge tutto quello che c’e’ in giro oltre a lui: il veicolo, la terra su cui e’ piantato, gli edifici attorno. E il ciclista in particolare, a meno di non andare con la mtb full.


Dall’asse Via Po/Via Tagliamento fu tolto di corsa quando ci si accorse che prendeva in consegna le botte dei bus e, a parte quel po’ di energia che disperdeva nel disconnettere la strada, le restituiva intatte ai palazzi circostanti.


Quel po’ di energia di cui sopra serviva proprio per aumentare la disconnessione, le buche e quindi l’energia delle botte che i bus davano (e passeggeri e palazzi prendevano).


La ricopertura di sampietrini di Via Nazionale e’ ancora famigerata. Personalmente e’ una strada che percorro molto malvolentieri proprio per i sampietrini, oltre che per la disposizione micidiale delle corsie preferenziali, e cmq solo in salita.


In discesa, anche all’indomani del rifacimento, sei costretto a moderare la velocita’ (bici, non moto) per non rischiare di perdere il controllo. E non e’ l’unica strada in quelle condizioni. Ultimamente poi, forse a causa della rarefazione di appropriate maestranze, si trovano ampie aree di sampietrini “sciolti”, che nessuno rimette in sesto… un po’ come un grande acciottolato… insomma sempre peggio.


Sono eleganti e il simbolo di Roma… embe’, proprio della Roma fancazzista, direi, o meglio di quella che non deve produrre per vivere. Adatti per  le strade pedonali, o cmq non percorse dal traffico pesante. Per i posti monumentali… li’ nulla osta, ovviamente.


In ogni caso sarebbe stato possibile fare una cosa che Rutelli aveva pionierizzato, e si trova ancora su Via Po: rifare la strada in asfalto, ma lasciare accanto a ciascun lato circa 50 cm di sampietrini (zona tombino, per intenderci), che mantiene un tocco di eleganza a romanita’, senza per questo attentare alla nostra vita.


Credo pero’ che questo sia un sistema troppo raffinato per i ns attuali governanti, e che in caso di scavi fognari o bandalargari, obblighi la ditta scavatrice a dotarsi di sampietrinista… per carita’! Dovessimo togliere qualche centinaio di euro alla decina di milioni di liquidazione del CEO...


However...

Adios Sampietrinos me no te rempianjeros!