martedì 8 gennaio 2019

Non basta aver ragione

Come diceva Andreotti... non basta aver ragione, bisogna anche trovare chi te la da. Ed e' un discorso che e' particolarmente vero per l'ambiente Romano, dove la ragione non si nega a nessuno, anche a chi ha tprto marcio, ma poi alla fine conta chi fa come dice lui  a prescindere.

Di ragioni negate ce ne sono a bizzeffe... ne volevo solevo raccontare una, perche' particolarmente incarognita. A settembre stavo andando a trovare mamma a Nettuno, facendo in bici la litoranea da OStia. Arrivando ad Anzio mia sorella mi telefona e mi fa: "Vai a provare le nuove piste che il Comune ha fatto ad Anzio".

In effetti, superata la stazione del treno, sono stati adibiti a pista ciclabile i marciapiedi di Viale Mencacci. Piste alla anziate, ovvero quasi impossibili da percorrere sopra i 10 km/h a causa dei profondi avvallamenti ad ogni passo carrabile o strada, ma nondimeno piste, con il loro bel cartello.

Arrivato quasi in fondo trovo una macchina parcheggiata senza scampo. Nel senso proprio di traverso su di un passo carrabile, ad ostruire qualunque passaggio, con accanto un tizio che stava caricando sul portapacchi una sedia.

La macchina aveva il muso a filo del passo carrabile, non entrava neanche di un centimetro, ma la coda non allineata con le altre auto, quindi muovendola un metro avanti o un metro indietro si sarebbe potuto tranquillamente liberare un metro di passaggio, tranquillo e sufficiente. Invece cosi' mi sono proprio dovuto fermare perche' non ci si passava.

Ovviamente non la faccio passare, pero' in tono tranquillo, e dico: "Guardi che se la sposta un pochino avanti o un pochino indietro ci si puo' passare lo stesso".

Avrebbe potuto scusarsi, dire "non ci ho fatto caso", oppure "Un attimo finisco di legare la sedia e la sposto" insomma una qualsiasi di quelle cose che ti danno la ragione dei fessi ma che evitano ulteriori discussioni.

Invece con uno sguardo d'odio mi dice "Tu con la bicicletta non ci puoi andare sul marciapiedi". Marciapiedi che in quel pnto e' stato appena rifatto (tre mesi?) bicolore con il segno della pista (vedi foto).

Io tranquillo rispondo "Ma no guardi che questa e' una pista ciclabile, fatta dal Comune di Anzio". Vede c'e' pure il cartello" e indico il cartello con la biciclettina disegnata.

Non c'e' verso. Quello mi guarda un'altra volta e ripete "Sul marciapiedi con la bicicletta non ci si puo' andare".  A quel punto ho cominciato a valutare le opzioni. Visto che ero sceso e cominciavo ad incazzarmi ho pensato di mettergli le mani addosso e di trascinarlo fino al cartello, ammesso, ovviamente, che non avesse vinto lui.

Poi ho pensato a chiamare i vigili urbani, ma avevo il telefonino scarico...

Poi pero' ho pensato alla sorella che mi aspettava per il bagno (gia' sollecitato) e quindi gli ho semplicemente ricordato che era una testa di cazzo e ho continuato, pensando che avevo appena superato un olandese che stava arrivando con un triciclo tutto peace and flowers... non mi sono fermato a vedere la scena, ma magari l'amante dei fiori sara' riuscito dove io ho fallito...

Il 2019 e' cominciato con una scena alquanto simile, anche se non ciclistica quindi non staro' qui a ripetervela, pero' credo che tutti abbiamo le nostre storie di autisti che ti dicono che tu puoi circolare solo sulle piste ciclabili, o gente che lascia la macchina in seconda fila alla grande o parcheggia tranquilla sui passaggi pedonali.

Due considerazioni:
La prima e' che si rinuncia alla violenza privata a favore della forza pubblica, ma poi questa forza pubblica si deve manifestare, ci deve essere. Non credo che Roma potra' mai migliorare fino a quando i vigili urbani non si faranno un punto di principio di difendere praticamente chi ha ragione.

La seconda, piu' ampia, riguarda il decreto sulla legittima difesa.

Salvini e' sotto attacco perche' sta cercando di stabilire che chi si difende ha ragione e non deve poi andare sotto processo se nel difendersi ha ferito o peggio un delinquente.

Mi sembra il minimo, ma io credo che l'Italia abbia bisogno di un altro concetto, quello di legittima reazione. Ovvero la protezione rispetto agli atti, almeno di quelli fatti a caldo, per proteggere un proprio diritto, tipicamente nel corso di un litigio stradale.

Se quel giorno avessi veramente acchiappato il tizio e portatolo con la forza a vedere il cartello della pista, qualcuno mi avrebbe dato un premio? No, mi sarei beccato una denuncia per rissa, violenza privata, lesioni e chissa' che altro.

Non c'e' stata rissa, ma il delinquente l'ha avuta vinta lui.

Viva l'Italia

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