lunedì 21 settembre 2020

Cordolio per i cordoli di Viale Libia

Pedalando sotto il nubifragio ho infilato Viale Eritrea (corsia preferenziale, vista l'assenza di bus) e mi sono accorto subito che qualcosa non andava...

Ecco, mancava il cordolo! Ovviamente subito si era riformata la sosta permanente in seconda fila, cosicchè la parte di Viale Eritrea percorribile era di nuovo tornata ad una corsia e mezza... ancora una volta gli autobus ritorneranno (nella realtà anche se non nella teoria) in fila con le auto.

Più in la' ho incrociato il camion che stava finendo di rimuovere il cordolo verso Piazza santa Emerenziana, laddove sulla corsia direzione verso Corso Trieste il decordolamento era ormai completo...

La misura evidentemente è dettata dalla necessità di mitigare gli effetti della crisi sui negozianti,  consentendo ai clienti di lasciare la macchina di fronte ai negozi. 

Infatti il cordolo è l'unica cosa che impedisce la doppia fila permanente, il che significa, appunto, che i mezzi pubblici, già abbastanza provati dall'emergenza COVID, andranno ancora più lenti e quindi ci saranno meno posti a disposizione, oltre all'inevitabile crollo dell'efficienza e della frequentazione.

Questa inversione di tendenza l'avevo già descritta in [[https://romaciclista.blogspot.com/2020/06/autocalypse-now.html][Autocalypse Now!]] ed è potenzialmente molto pericolosa... Infatti (mi cito):

Ora l'amministrazione comunale ci ha promesso 150 km di piste ciclabili per proteggerci dal traffico. Tanti ciclisti hanno esultato perché non avevano capito cosa l'amministrazione stesse promettendo agli automobilisti. Agli automobilisti ha di fatto promesso l'intera città, tolti forse quei famosi 150 km

La cosa ancora più preoccupante è che questa concessione è arrivata nel cuore del secondo municipio, divenuto roccaforte della sinistra radical-chic, che però a quanto pare si è messa anche lei  a cavalcare la rivolta anti-raggi, anche per quelle (pochissime) cose fatte decentemente (che proprio per quello stanno sulle palle a tanti).

Vabbè, esprimo ancora il mio profondo cordolio e spero vivamente che i cordoli rimossi vadano a proteggere qualche ciclabile troppo provvisoria.


 

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