venerdì 25 gennaio 2008

Ambiente, Unione Europea e mettiamoci anche il cambio di governo

Mentre sono ancora sofferente per qualche postumo di influenza, la scena cittadina è stata rubata prima dalla ribalta europea, poi da quella nazionale.

Il commissario europeo Jacques Barrot ha infatti varato il piano energetico sulla riduzione delle emissioni di CO2. Non molto dopo la decisione di Barrot cadeva il governo Prodi (per adesso i due fatti non sembrano correlati)... Ma cosa c'entra tutto ciò con la bici?

In linea di massima una decisione dell'Unione Europea di dare un giro di vite alle emissioni di CO2 dovrebbe comportare un rinnovato interesse per la diffusione della bicicletta quale mezzo di trasporto. Specialmente in un paese come l'Italia, che deve recuperare un bel po' di svantaggio rispetto a Kyoto e alle emissioni del 2005.

D'altro canto la caduta del governo Prodi rimette in discussione le politiche ambientali. Infatti che il centro-destra conquisti il Paese dopo le prossime elezioni è una cosa sulla quale pochi hanno dubbi. L'onda lunga della vittoria potrebbe arrivare addirittura a Roma, specialmente se l'attuale sindaco si trovasse a dover prendere definitivamente il posto alla guida del Partito Democratico.

Se poi ipotizziamo un cambio di guardia al Comune, non ci sarebbe da stare particolarmente allegri: purtroppo il centro-destra non ha mai mostrato particolare attenzione alle problematiche ambientali, ed è sempre sembrato più orientato ai SUV che alle biciclette.

Certo, si potrebbe sempre cambiare. Anzi,l'ideale sarebbe fare della diffusione della bicicletta un argomento bipartisan... ma la mia opinione è che per quanto riguarda le biciclette a Roma le buone notizie provenienti dall'Europa verranno ampiamente compensate dal cambi di guardia nazionale.

1 commento:

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