Ho aspettato qualche giorno a scrivere sull'ultimo eclatante caso di morte di un ciclista sulla strada per cercare di fare un po' sbollire la rabbia. Certo è che, viste le condizioni dell'incidente, la cosa poteva capitare aciascuno di noi, ma non solo: anche a pedoni o motociclisti.
Probabilmente non conosceremo maila vera dinamica dell'incidente, ma dalle notizie di fonte giornalistica sembra che il povero ciclista sia stao letteralmente investito, facendo un volo di 40 metri prima di toccare il suolo nuovamente.
Le foto dell'auto investitrice mostrano il parabrezza in frantumi, altro segno che rende probabile l'alta velocità.
Le cronache ci danno poi un quadro terribile dell'investitore, una donna. Tossicodipendente, precedenti penali, la solita solfa. In stato di ebbrezza, sotto l'effetto di stupefacenti o in crisi di astinenza? Ciascuno di questi fattori potrebbe aver influito sulla dinamica dell'incidente... ma dovremo aspettare per saperlo.
Per adesso si ripropone ancora una volta, il vecchio cocktail: un ciclista sulla strada, un'auto a grande velocità, u conducente disattento. Vediamo cosa si può fare per disinnescare questa triade micidiale.
1) Bicicletta sulla strada: basta aumentare il numero delle piste ciclabili. Sappiamo che le finanze del COmune non godono di buona salute, ma dobbiamo lo stesso insistere per portare le piste ciclabili al giusto livello di priorità, magari privilegiando gli interventi che con un miglior rapporto risultato/costo estendono la rete cittadina (leggi pistocilabilare i marciapiedi);
2) Velocità: l'ideale sarebbe introdurre il limitatore di velocità sulle auto, così da evitare botte di follia da parte dei conducenti (ritardo dei figli a scuola, ritardo al lavoro, etc.). In mancanza di questo introdurre barriere per flemmatizzare il traffico ed estendere l'uso delle rotatorie, che hanno anche il pregio di svuotare di significato le folli corse per prendere il semaforo verde;
3) Sorveglianza: molto carente. Si vogliono usare i vigli contro le lucciole... usiamoli contro la sosta in seconda fila, vicino ai passaggi pedonali e ai semafori. Risparmieremmo molte vite. In particolar emi sono accorto che il sabato sera non è infrequente vedere guidatori che si passano tranquillamente lo spinello con gli altri occupanti dell'auto...
Insomma: vogliamo deciderdi a fare qualcosa per far migliorare la situazione, o vogliamo stare sempre e soltanto a piangere i morti?
ho pubblicato un post in cui c'e' un collegamento interessante e risolutivo a questa emergenza.. chicanes, rotatorie, attraversamenti pedonali rialzati, dossi artificiali, restringimenti stradali sarebbero un toccasana per azzerare i morti sulle strade....ma qua a Roma!!??.......................
RispondiEliminaHo trovato il link molto interessante. So che le rotatorie europee non sono il toccasana, ma, dove è possibile sistemarle, aiutano. Penso, per esempio, a Piazza Ungheria e a molti altri incroci, specialmente all'EUR.
RispondiEliminaSe prendiamo la Pontina tra Latina e Terracina, l'uso sistematico di rotatorie ridurrebbe notevolmente file ed incidenti. Dalle mie parti Piazza Acilia e Piazza di priscilla, rotatorie con piccolissima isola al centro potrebbero probabilmente essere europeizzate... Per i dossi la prima protezione che mi viene in mente è a monte di Piazza Trasimeno, in modo da rallentare le auto che percorrono Corso Trieste arrivando dalla Nomentana... Magari!