domenica 22 febbraio 2009

Quello che ho capito de “Il Ciclismo Urbano nella Roma dell’Auto”

Sabato, sono andato ad un incontro intitolato Il Ciclismo Urbano nella Roma dell’Auto, sperando che ci spiegassero come farla finita con questi ciclisti che ingombrano le nostre strade.

Però non è andata bene per niente. Tanto per cominciare non sono riuscito a trovare un posto per il mio HUMVEE, e già questo mi ha messo di cattivo umore. L’ho dovuto parcheggiare alle “strisce mattone” (io le chiamo così…), ovvero un lungo parcheggio color mattone, veramente molto carino, fatto proprio come una strada ma stretta stretta, con la linea in mezzo, i cartellini, tutta color mattone, su cui i decoratori disegnano sagomine di ciclisti in bianco, che è un piacere passarci con la ruota sopra.

Non è facilissimo salirci sopra, ma con l'HUMVEE veri problemi non ne trovo. Piuttosto ce ne era uno proprio lì che voleva passarci con la bici, ma no ci riusciva. Si agitava tanto, e avevo paura che finisse per rigarmi la fiancata, per cui con una sportellata l’ho sistemato.

Questi con la bici non li sopporto. Speriamo che veramente ci spieghino come farla finita con questi che ci incasinano le strade, perché Roma è dell’auto (e non di tutte, ma solo di quelle sopra le due tonnellate).

Questo inizio è assolutamente politically incorrect, e l’incontro, molto carino, ci ha spiegato che non bisogna litigare con gli automobilisti e considerali nemici, perché sono molto più numerosi e cattivi di noi ciclisti.

La domanda di tutti era: come facciamo a continuare a diffondere l’uso della bicicletta, adesso che la giunta romana si sta dimostrando così ostrica (chiusa ne suo guscio) e le piste promesse o deliberate dalla giunta precedente vengono cassate una dopo l’altra (Nomentana, Marconi, etc.).

Quasi tre ore di discussione ci hanno permesso di scambiare un bel po’ di idee, ma alla fine mi è sembrato che emergesse un atteggiamento piuttosto pragmatico, che sintetizzerei la discussione nei punti qui di seguito:

1) Tutti pensano che la domanda di bicicletta stia crescendo. Darle uno sfogo significa portare il problema (e le sue soluzioni) all’attenzione della nuova Giunta.

2) Per quanto possibile occorre evitare di politicizzare la faccenda. Sicuramente l’attuale giunta non dimostra sensibilità verso l’uso della bicicletta, ma in entrambi gli schieramenti sono presenti sostenitori della bici. Cerchiamo di fare Lega (oops!);

3) Non si intende portare via spazio alle auto o alle moto, ma ottenere il diritto alla circolazione in sicurezza. La maggior parte delle soluzioni studiate fino ad adesso hanno un impatto sul traffico veicolare (e soprattutto sul parcheggio) nullo. In qualche caso alcuni parcheggi devono essere sacrificati, e questo ha portato al blocco della pista della Nomentana e di quella di Viale Marconi, dove i parcheggi soppressi erano comunque irregolari (marciapiede);

4) Messi in crisi i biciplan nella maggior parte dei municipi, occorre cercare l’accordo con il Campidoglio caso per caso, salvando almeno tutto ciò che ormai è fatto e spingere quelli ad impatto zero. Priorità ha lo sgombro dai detriti della pista del Tevere e l’allisciatura dei sampietrini, già finanziata;

5) L’obiettivo intermodalità è limitato alle fasce non di punta della linea metro “B”. La maggior parte degli intervenuti era convinta che lo stato di affollamento medio dei mezzi pubblici non offra margini di manovra. Per la “C” si vedrà.

6) Aumentare il numero di utenti della bicicletta appare cruciale. Più ci si fa vedere in bicicletta e più c’e’ speranza di uscire dal ghetto. I giovani vogliono scatenare un reclutamento su Facebook, ma i meno giovani sono riluttanti ad usare questo strumento.

7) L’associazionismo appare troppo frazionato, cosa che finisce per indebolire la Causa. Evitiamo troppi galli a cantare;

Detto quanto sopra, dopo aver riflettuto un altro pochino, mi pare che il problema principale sia la non definizione del ruolo della bicicletta nel trasporto romano. Ovvero se concentrare gli sforzi su:

1) mobilità di quartiere includendo il collegamento delle scuole;

2) sul feederaggio alle stazioni della metropolitana;

3) su di una rete pan-romana, fatta di dorsali che attraversino Roma;

4) sul collegamento dei parchi, per un uso turistico/diportistico della bici (uso apprezzato ma non considerato fondamentale).

Aggiungo che è stato “snobbato” il problema dei dintorni di Roma. Dico che non sono d’accordo, e che si debbano prevedere dorsali che consentano di varcare il Raccordo Anulare, specialmente sulle consolari. E’ assurdo che i Ciampinesi non possano prendere la bici per venire a Roma

(Nota: visto gli ingorghi che i Ciampinesi provocano immettendosi sul raccordo, dovremmo proibire ai Ciampinesi di uscire dal Comune con l’auto e imporre l’uso della bicicletta).


Detto questo vorrei ringraziare chi ha organizzato l’incontro, Caio Fabricius, Bikediablo, ed un saluto speciale alla mi assidua lettrice/commentatrice Mamaa. Sono inoltre intervenuti Maurizio Santoni, del coordimanento Roma Ciclabile, e l'assessore all'ambiente del XVII municipio Roberto Tavani. Scusate, ma il nome del regista e dell'altro con la barba non li ho capiti e non li posso riferire (spero in un aiutino dai commentatori).

Infine ringrazio personalmente la libreria Rinascita di Via Prospero Alpino 48 che ci ha ospitati.

10 commenti:

  1. Buogiorno Lug, é stato un vero piacere conoscerti di persona!
    Mi sembra che il tuo resoconto sia stato preciso e puntuale e fa bene il paio con quello di magociclo che ha postato sia sul suo blog che su RP.
    Le altre persone intervenute erano Guido Fontani per la questione ciclabile Nomentana e per il regista credo intendessi il ragazzo che ha organizzato insieme a Giacomo l'evento, dovrebbe chiamarsi Alessandro.
    Come ho detto anche su RP la cosa interessante é stato proprio questa contrapposizione/incontro di idee e proposte tra giovani e vecchi "gladiatori urbani" e tra coordinatori/assessori e semplici fruitori della bici.
    La prima considerazione che se ne trae é che non tutti sono al corrente delle varie possibilità (anche se poche) che la ns città già offre a chi vuole muoversi in bici e di ciò che si potrebbe fare se fossimo più numerosi come utenza.
    Quindi, almeno per noi "semplici" ciclisti urbani l'obiettivo primario é quello di diffondere il "verbo" il più possibile tra amici e colleghi, dimostrare che é possibile e invogliare gli altri; insomma "allargare la base".
    Se ognuno di noi già alla prossima riunione riuscirà a portare un'altra persona e "convertirla" alla bici, sarà un importante passo avanti....
    Uhhhm, troppo da Testimone di Geova?
    Bhé, se funziona, che male c'é?!

    ;-)

    Mamaa

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  2. Ciao Lug,
    sei uno tosto! mi è piaciuto il tuo intervento in particolare quello sui ragazzi e sulla necessita' di svincolarsi dai colori politici
    :-)

    Per i ragazzi ho letto che c'e' in ballo un'iniziativa della Fiab (a roma il referente è Ruotalibera) mi sarebbe piaciuto saperne di più ma ho gia' troppa carne al fuoco...

    Per i Ciampinesi, ci sono un paio di percorsi (via Alimena e Torre Spaccata) che opportunamente completati verso ciampino potrebbero essere usati.
    Non ricordo dove ho letto che localmente c'e' anche un altro percorso che è bloccato.

    Comunque non si tratta di snobbare si tratta di stare con i piedi per terra.
    Da Ciampino a Roma c'e' il treno, si tratterebbe come proposto di permettere il trasporto della bici su qualunque treno locale (approfittandone per potenziarli).

    Ma c'e' anche che gia' facciamo fatica a risolvere i problemi di Roma città che caricarsi anche quelli di Ciampino.

    Non mi prendere per egoista ma penso che bisogna un attimo stringere, poi si allarga il raggio.

    ciao
    Marco

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  3. Progetto Scuola FIAB
    http://www.fiab-scuola.org/

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  4. MI CAPITA SPESSO, NON SO SE A VOI ACCADA, CHE LEGGENDO I POST NEI BLOG (I BLOG SENZA FOTO DEL PROPIETARIO), DI CHIEDERMI CHI SIA IL BLOGGER, CHE ASPETTO ABBIA, QUANTE VOLTE SIA CAPITATO DI INCROCIARLO (MAGARI IN BICICLETTA)PER LE VIE DI ROMA...EBBENE OGGI LEGGENDO L'ARTICOLO DELLA RIUNIONE SU ROMA PEDALA E GUARDANDO LE FOTO INSERITE NEL POST HO AVUTO LA POSSIBILITA' DI ESAUDIRE QUESTA MIA CURIOSITA'... BIKEDIABLO, LUG IL MARZIANO ED ALTRI ORA HANNO UN VOLTO!!!!!!!!!

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  5. ciao danilo,
    pensavo di incontrarti sabato.

    Comunque io spero per quando ci incontriamo di essere riuscito ad uscire da "questo corpo ddeforme"
    e di tornare alla forma della foto
    che sta' su Ciclabili a Roma (sono realmente io ad un granfondo).

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  6. Rispostone cumulativo:

    Mamaa, il piacere è stato tutto mio;

    Foto: mannaggia non mi ero truccato... Mica mi ricordavo di essere così brutto;

    Ciampino: ho un collega di Ciampino, che mi ha fatto notare che per loro era difficile usare la bici per venre all'EUR... Ci ho fatto un pezzo sopra, ed in effetti è difficile uscire da Ciampino. Credo che la Provincia farebbe anche bene a pensare alle intercomunali;

    Fisico: stendiamo un velo pietoso.

    Scuola: vorrei mettere in linea il lavoro che venne fatto alla SMS Settembrini (Corso Trieste) sulla rete ciclabile possibile intorno alla scuola.

    Infine politica: può diventare un handicap... Credo che metro e bici dovrebbero essere tenute al di sopra della mischia. Mi dispiacque sin dai tempi della sfida Rutelli/Fini (la migliore che ricordi) che non venne raggiunto un accordo bipartisan pre elettorale su cosa tenere al di sopra della mischia e puntare a prescindere dal vincitore.

    Un saluto a tutti

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  7. Rieccomi qua, dopo la faticosa giornata di ieri a fare il servizio d'ordine alla sfilata delle scuole del quartiere con tanto di tentato linciaggio di automobilisti insofferenti... (prima o poi finirò in galera!!)
    Volevo ricollegarmi al Progetto Scuola in Bici della FIAB di cui ero al corrente e già mi sono attivata per vedere come farlo entrare nella scuola di mio figlio. Contemporaneamente, in occasione del Giro d'Italia, anche il Corriere dello Sport ha dato il via ad un'iniziativa per le scuole in forma di concorso, anche questa molto carina ma... come al solito c'é un ma.
    Purtroppo sebbene le iniziative ci siano e anche molto carine, l'ostacolo principale é quello della volontà della scuola a prendervi parte.
    Sto continuamente inviando materiale al direttore scolastico, sto parlando con il consiglio di circolo, con le maestre, con i genitori... ma é un muro di gomma. Ti dico sì, sì, vedremo e poi non se ne fa nulla; é un vero peccato oltretutto perché la scuola di mio figlio é piazzata strategicamente all'interno di un'area verde ben servita e che permette di raggiungerla in sicurezza con la bici da tutto il quartiere.
    Ciò non significa che mi sia data per vinta, continuo a proporre e informare e soprattutto a dare l'esempio in prima persona, ogni tanto qualcuno si aggrega.
    In fondo é questo il lavoro ed obiettivo principale, quello di coinvolgere più gente possibile e "convertirli" alla bici!

    Mamaa

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  8. Cara Mamaa,
    in un prossimo post farò vedere il coinvolgimento della Settembrini (opera di un'unica insegnante).

    Tieni duro. Anzi. Quasi quasi ritorno all'auto per farmi riconvertirmi da te.

    Lug

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  9. @Mamaa
    "anche il Corriere dello Sport ha dato il via ad un'iniziativa per le scuole in forma di concorso"

    Dove trovo info in proposito ?

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  10. Rieccomi qui.. a singhiozzo... un giorno si, un giorno no, managgia!
    A Bikediablo ho già risposto, ma per info di tutti devo correggere la notizia circa il Corriere dello Sport, l'iniziativa c'é, ma é della Gazzetta dello Sport
    Scusate, ma già sono un po' rinco di mio, poi é un periodo molto impegnativo su tutti i fronti...

    Mamaa

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