Sul quotidiano gratuito 24 minuti (ci ho messo un anno a capire che era una costoletta del 24 ore, un 60esimo per l’esattezza) è apparsa la notizia che nel 2008 le linee romane della metro hanno totalizzato il 24% di viaggiatori in più.
L’incremento viene attribuito alla crisi… Io aggiungerei anche all’installazione dei tornelli obbligatori che, a mio modesto parere, hanno considerevolmente ridotto il numero dei portoghesi. Ovviamente non si capisce se la cifra è stata stimata dalle presenze a bordo o dai biglietti venduti.
Comunque anche gli autobus hanno visto salire il trasportato a + 4%, cosa che fa sospettare che il dato della metropolitana sia più dovuto ai nuovi tornelli che ad altro.
Vorrei anche citare il clima piovoso di quest’ultima parte dell’anno, che sicuramente ha convinto non pochi scooteristi (e qualche ciclista) a cercare il mezzo pubblico.
La bottomline comunque rimane una: il mezzo pubblico ha aumentato la propria importanza e occorre rispondere alla domanda dei cittadini.
Come fare: la prima risposta è aumentare la metropolitana. Il completamento della B1 porterà ad un’altra espansione del traffico, ma ho capito che è saltata la fermata di Viale Ionio (che doveva essere fatta in sostituzione di quella di Via Nomentana, se vi ricordate). Attendiamo con ansia la linea C, anche se il centro storico è a rischio… Per adesso abbiamo una metro che si fermerà a San Giovanni… speriamo bene.
Per gli autobus occorre potenziare le corsie preferenziale e soprattutto eliminare in maniera drastica la sosta in seconda fila, purtroppo una scelta assolutamente impopolare che nessun sindaco vuole fare. Anche la sorveglianza delle corsie preferenziali è talmente impopolare che è stata affidata agli autisti (ausiliari) dell’ATAC perché nessun vigile urbano la voleva fare, un po’ come gli obiettori di coscienza negli ospedali.
Rimango dell’opinione che per ottenere un livello accettabile di efficienza il sistema di trasporto pubblico debba essere complimentato dalla bicicletta. Bike Sharing e piste ciclabili, proprio come hanno fatto a Parigi. Ma è così difficile?
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