Approfittando del magnifico tempo ho caricato la bici sull’auto e me ne sono andato verso Bracciano, per fare una variante della “solita” e “solitamente affascinante” gita da Trevignano a Oriolo Romano e Ritorno.
Tempo veramente magnifico, il bosco meraviglioso ma, a parte qualche rara mimosa, ancora in attesa della primavera. La gita è stata selezionata, dopo un accurato giro sul sito di paolaegino, soprattutto per il fondo asciutto, che non riserva sorprese. Inoltre quando vado da solo preferisco andare su itinerari battuti e conosciuti, possibilmente sotto copertura telefonica.
Giornata perfetta…l’unica nota stonata è stata il fisico. Debbo dire che le corsette hanno tenuto allenati i polmoni, e altre diavolerie mi hanno tenuto allenati i dorsali e gli addominali. Ma le gambe, ma le gambe a me dolgono di più!
In effetti le gambe non stavano proprio malaccio, anche perché confrontando le velocità che ho tenuto con quelle romane, ho viaggiato almeno al doppio. Solo che non erano terrorizzate dalle salite. Alla fine hanno fatto tutto quello che dovevano, nulla di più… è bastato soffrire abbastanza.
Cmq, ne è valsa la pena.
L’itinerario: Da Rocca Romana, attraverso il bosco, fino ad Oriolo Romano. Sosta alla “Bottega dei Sapori” di Oriolo Romano rifornimento di ciriola con porchetta (EC-CE-ZIO-NA-LE), quarto di torta rustica agli spinaci, e birra. Di nuovo verso la mola di Oriolo, solo che invece di buttarmi giù nella forra, ho continuato per un’altra strada che aveva sempre stuzzicato la mia fantasia. In effetti una strada molto simpatica tra tanti pascoli, che si snoda sulle pendici del colle.
A quel punto (km 18,7) ho forato, proprio di lato ad un magnifico pratone. Allora ho poggiato la bici sul prato e con filosofia mi sono messo a desinare. Finito di mangiare mi sono messo a prendere il sole, e mentre sonnecchiavo mi è venuto il terribile pensiero: avevo la bici in panne e avevo finito i viveri (appena finito…).
Mi sono messo a trafficare e ho trovato immediatamente il colpevole, uno spino di quasi un cm. Riparata la camera d’aria ho rimontato il tutto e sono allegramente ripartito, percorso la strada fino al suo esaurimento in un bosco, e poi sono tornato indietro. Tutti contenti tranne le gambe che protestavano e hanno protestato per tutto il ritorno (Alla fine neanche tanto, 38 km).
Da notare: tutto il percorso (fino alla “Bottega dei Sapori”) è stato inserito nella ciclovia del bosco (Braccaino/Trevignano/Sutri/Oriolo) con tanto di segnaletica. Cosa fatta molto bene (se dura), lo consiglio vivamente.
Inoltre difendo l’opportunità di comprare qualcosa quando si passa lì (per esempio i panini), cosicché i commercianti si rendano conto che il ciclismo porta un po’ di commercio.
PS.: secondo voi com’e’ andato il bilancio delle calorie?
Tempo veramente magnifico, il bosco meraviglioso ma, a parte qualche rara mimosa, ancora in attesa della primavera. La gita è stata selezionata, dopo un accurato giro sul sito di paolaegino, soprattutto per il fondo asciutto, che non riserva sorprese. Inoltre quando vado da solo preferisco andare su itinerari battuti e conosciuti, possibilmente sotto copertura telefonica.
Giornata perfetta…l’unica nota stonata è stata il fisico. Debbo dire che le corsette hanno tenuto allenati i polmoni, e altre diavolerie mi hanno tenuto allenati i dorsali e gli addominali. Ma le gambe, ma le gambe a me dolgono di più!
In effetti le gambe non stavano proprio malaccio, anche perché confrontando le velocità che ho tenuto con quelle romane, ho viaggiato almeno al doppio. Solo che non erano terrorizzate dalle salite. Alla fine hanno fatto tutto quello che dovevano, nulla di più… è bastato soffrire abbastanza.
Cmq, ne è valsa la pena.
L’itinerario: Da Rocca Romana, attraverso il bosco, fino ad Oriolo Romano. Sosta alla “Bottega dei Sapori” di Oriolo Romano rifornimento di ciriola con porchetta (EC-CE-ZIO-NA-LE), quarto di torta rustica agli spinaci, e birra. Di nuovo verso la mola di Oriolo, solo che invece di buttarmi giù nella forra, ho continuato per un’altra strada che aveva sempre stuzzicato la mia fantasia. In effetti una strada molto simpatica tra tanti pascoli, che si snoda sulle pendici del colle.
A quel punto (km 18,7) ho forato, proprio di lato ad un magnifico pratone. Allora ho poggiato la bici sul prato e con filosofia mi sono messo a desinare. Finito di mangiare mi sono messo a prendere il sole, e mentre sonnecchiavo mi è venuto il terribile pensiero: avevo la bici in panne e avevo finito i viveri (appena finito…).
Mi sono messo a trafficare e ho trovato immediatamente il colpevole, uno spino di quasi un cm. Riparata la camera d’aria ho rimontato il tutto e sono allegramente ripartito, percorso la strada fino al suo esaurimento in un bosco, e poi sono tornato indietro. Tutti contenti tranne le gambe che protestavano e hanno protestato per tutto il ritorno (Alla fine neanche tanto, 38 km).
Da notare: tutto il percorso (fino alla “Bottega dei Sapori”) è stato inserito nella ciclovia del bosco (Braccaino/Trevignano/Sutri/Oriolo) con tanto di segnaletica. Cosa fatta molto bene (se dura), lo consiglio vivamente.
Inoltre difendo l’opportunità di comprare qualcosa quando si passa lì (per esempio i panini), cosicché i commercianti si rendano conto che il ciclismo porta un po’ di commercio.
PS.: secondo voi com’e’ andato il bilancio delle calorie?
Lascia stare le calorie e goditi il ricordo della bella giornata!!
RispondiEliminaPer solidarietà ti dirò che anch'io ieri ho bucato alla ruota posteriore, praticamente la camera d'aria ha fatto BUM!
Ci vuole pazienza.
Mamaa
Figurati, la fratura è arrivata accanto ad un bel pratone e alla distanza giusta per il picnic, e solo la ruota anteriore.
RispondiEliminaHo trovato subito il buco, e ho riparato direttamente la camera d'aria, con calma, dopo aver mangiato. Come foratura è andata di lusso... mi sono anche abbronzato, se è per questo.
aho' ...ma stai sempre a buca'
RispondiEliminaCredo che dovrei fare una gita a qualche santuario a far benedire le camere d'aria... Comunque, come dice il saggio, meglio la ruota della bici che il condom...
RispondiEliminaCiao Lug, ci siamo (più o meno) conosciuti all'incontro alla libreria Rinascita (via prospero alpini) di qualche settimana fa.
RispondiEliminaNel caso ti stufassi di girare da solo e cercassi compagnia ti segnalo il Forum CicloAppuntamenti.
Buone pedalate!
Caro MB,
RispondiEliminagrazie per il consiglio, andrò a vedere il forum. Diciamo che vado da solo perchè riesco a gestire meglio il tempo, e le mie performance sono un po' basse per un appassionato.
Vedendo la tua foto sul sito ho capito chi sei. Molto bello il sito, spero non ti dispiaccia se lo linko.
Un saluto
Lug
Ciao Lug, grazie per i complimenti, non mi dispiace affatto se lo linki, anzi, appena ho un minuto linko il tuo.
RispondiEliminaHo visto che sei passato anche dalle parti del Forum ;-)...
Non preoccuparti dello "stato di forma"... e anche per quanto riguarda l'autogestione siamo stra-stra-elastici. Della serie: "ognuno/a fa esattamente quello che gli pare".
:-)
A presto