Sulla Palmiro Togliatti una ragazza di 12 anni vuole attraversare per raggiungere gli amici… non si accorge dell’autobus in arrivo sulla preferenziale, viene investita e muore.
Un fatto assolutamente tragico. La campana suona per tutti.
Oltre alla sua giovane vita rimangono spezzate quelle dei genitori. Rimane segnata quella dell’autista dell’autobus.
La morte “banale” di una giovane lascia l’amaro in bocca a tutti.
La dinamica, come riferita dai giornali, non sembra lasciare spazio a troppe incertezze. L’investimento non è avvenuto ad un semaforo o sulle strisce pedonali. Quindi l’autista non dovrebbe avere colpa, anche se c’e’ qualche sospetto che il mezzo andasse a velocità superiore ai 50 all’ora. Speriamo di no.
Che succede, però? Il giorno dopo si scatena la rabbia nei confronti della preferenziale, ritenuta responsabile della tragedia. Al solito Una tragedia annunciata Pur comprendendo il bisogno di sfogare il dolore e la rabbia, non si capisce perché… Da cittadino dico: basta con queste assurdità. Quando diventeremo un Paese serio? Non si capisce perché la corsia preferenziale sarebbe responsabile dell’incidente, mentre la normale corsia delle auto no…
Ciò mi ricorda un titolo su di un quotidiano romano di una quindicina di anni fa “TRAM ASSASSINO”. La storia era che un povero ragazzo aveva preso contromano con la vespa la corsia del tram del Flaminio, ed era morto nell’urto. Cosa c’entrasse il tram non si capiva, però tant’è. Non per citare ancora Amsterdam, ma lì i tram attraversano, senza protezioni. le aree pedonali. Rotaie e basta, immaginate da noi cosa succederebbe?
Purtroppo l’ondata di odio investe anche l’annessa ciclabile. Il sindaco avrebbe dichiarato di voler spostare la preferenziale al centro della strada (bene!) e di voler eliminare la ciclabile, che tanto non la usa nessuno…
Tutto nasce quando, se non sbaglio nel 2006, si decide di fare sulla Togliatti un corridoio della mobilità, ovvero corsie preferenziali che permettano agli autobus di percorrerla velocemente senza rimanere intasati nel traffico.
Il guaio è che invece di realizzare il corridoio nello spartitraffico centrale, come in prossimità di Cinecittà, per risparmiare tempo e denari si “corridoizza” una delle tre corsie della strada. Improvvisamente la strada si sclerotizza e i tempi di percorrenza delle auto private schizzano alle stelle.
Al centro viene fatta una pista ciclabile, della quale è stato scritto molto, e che, percorrendo una zona non eccessivamente abitata, non è di uso quotidiano, ma viene usata come pista da svago domenicale.
Ma perché i tempi di percorrenza schizzano alle stelle? La Togliatti l’ho percorsa poche volte, ma ho avvertito anche io un senso di costrizione. Ho cercato di razionalizzarlo e mi sono accorto che nessuno riesce a far passare ai romani il vizio della sosta in doppia fila, dell’attimo di fronte al bar, del cassonetto parking, del camion che consegna a tutte le ore, per cui alla fine non si hanno due corsie ma una e mezza e spesso una sola. Inoltre il traffico è tanto. Anche a dividerlo su tre corsi, il problema rimarrebbe sostanzialmente invariato.
Gli automobilisti sono imbufaliti, e invece di dare una buona parte della colpa alla sosta irregolare, a quelli che dormono invece di girare rapidamente a destra, o a quelli che usano la macchina da soli, dicono che è tutta colpa della pista ciclabile che avrebbe impedito la realizzazione del corridoio al centro.
Tutto ciò avviene senza che nessuna dica che la realizzazione delle due corsie ex-novo sarebbe costata parecchio. Personalmente avrei preferito quella soluzione. Anzi, ancora meglio, un bel tram dal Quarticciolo a Cinecittà. Rapido, veloce, economico, non inquinante. Comodo e costoso, in termini di investimenti, purtroppo.
In aggiunta noto due cose:
a) nessun giornalista ha chiesto un briciolo di parere a quelli che prendono l’autobus, se sono soddisfatti del corridoio pedonale. Magari lo sono, ma a chi importa, gli utenti del mezzo pubblico sono dei poveri disgraziati, altrimenti prenderebbero l’auto;
b) nessun giornalista ha chiesto all’ATAC dati di traffico, ovvero ovvero come la creazione della corsia abbia migliorato la velocità del mezzo pubblico e quindi diminuito i costi. Una delle maledizioni dell’Italia è l’estrema personalizzazione delle vicende fatta dai giornalisti. Ora è noto che i reporter usano lo scooter, quindi è pieno di articoli sulle due ruote e sulle le loro pene, ma pochissimi sui mezzi pubblici. Per favore, per amore della correttezza professionale ed intellettuale.
La realizzazione del corridoio al centro dello spartitraffico, avrebbe una vittima. Secondo quanto riportato dai giornali il Sindaco avrebbe dichiarato:
«fare un progetto fatto bene, con le corsie preferenziali al centro della strada, tanto questa pista ciclabile non la usa assolutamente nessuno».
Signor Sindaco, non c’e’ bisogno di uccidere la pista… basta integrarla al centro della strada (mi pare che ci sia spazio) oppure spostarla sui marciapiede della Togliatti, lunghi e deserti, e magari portarla fino a Cinecittà, già che ci siamo, fino al Parco degli Acquedotti.
Io vivo da un’altra parte della città, ma qualche lettore potrebbe dire se questa pista la usa, e magari dirlo al signor Sindaco?
insieme a mia moglie sono passato sulla ciclabile proprio mentre era presente il sindaco...c'era parecchia gente e vedendo il dolore dei genitori abbiamo provato una grande amarezza (non sapevamo dell'accaduto)....per quanto riguarda la pista ciclabile sono d'accordo con quello che dici....sicuramente verra' smantellata...a quel punto si dovrà lottare per farla ricostruire in una nuova posizione (la pista di fatto non e' malvagia anche se parecchio pericolosa per i troppi attraversamenti)
RispondiEliminaIeri ci sono passato anche io verso le 10 ma non ho visto il sindaco o capannelli di gente.
RispondiEliminaMi spiace per la ragazzina ed essendo padre sono quotidianamente preoccupato perchè attraversare con semaforo o senza è diventata un'impresa quasi come andare il bici.
Io non condivido l'idea che la ciclabile al centro sia pericolosa, anzi tutto sommato agli incroci passando al centro è meno facile che ci sia un'inversione, mentre sulle laterali (vedi colombo) il rischio c'e' anche con il verde, perche' chi gira a destra non sta a guardare il capello...
Per quanto riguarda la pista ieri l'ho fatta quasi tutta da Casilina fino a Prenestina e poi il tratto dopo la A24, ed era in perfetta efficienza.
Ciclisti certo che ne ho incontrati ma tutti vanno su strada, tranne una bambina con il suo papà...
mah...sinceramente sono molto dispiaciuta per la bambina che ha perso la vita...certo, se attraversi la strada correndo e non guardando le probabilità di essere investiti aumentano!
RispondiEliminasono molto dispiaciuta anche per l'autista dell'autobus che si porterà questa morte dentro per tutta la vita...
e sono amareggiata con il comune che avrà speso non so quanti milioni di euro per questi lavori, finiti (anzi, quasi finiti) recentemente per poi rismantellare tutto di nuovo!non sanno proprio come sprecarli i nostri soldi!!!
non credo che corsia centrale o laterale cambi qualcosa, è la nostra coscienza stradale che deve cambiare!!tutti, io per prima, quante volte attraversiamo fuori dalle strisce, non aspettiamo il verde al semaforo, ecc ecc...poi quando succede una disgrazia la colpa è della strada, dell'autista, della pista ciclabile...
La notizia di oggi è che tutto sia deciso. Il fatto strano è che prima si smantella la preferenziale, e poi si costruisce la corsia al centro...
RispondiEliminaHanno vinto gli automobilisti. per non dire che la cilabile non si sa che fine faccia.
Lug, in questo paese cavalcare il populismo paga molto di più che non fare scelte sensate e ragionevoli.
RispondiEliminaLa ciclabile Togliatti purtroppo è nata male, progettata e realizzata da persone che non ne hanno mai compreso la reale funzione, o meglio che ne hanno strumentalizzato la realizzazione al puro fine di spendere soldi pubblici.
Mi assumo la mia parte di responsabilità per averne discusso con l'allora assessore Esposito ed averne perorato la causa: ho peccato di ingenuità. Pensavo che una buona idea avrebbe portato ad una altrettanto buona implementazione, mi sbagliavo.
L'idea di partenza della pista ciclabile era quella di un asse viario capace di collegare, per una lunghezza di circa 9km, la zona del Parco dell'Aniene (Tiburtina, Ponte Mammolo, Rebibbia, Colli Aniene) con il quartiere Tuscolano (Cinecittà, il parco degli Acquedotti, l'Appia Antica), passando attraverso, e connettendo, altre zone periferiche (Quarticciolo, Tor Tre Teste, Centocelle, Torrespaccata).
Tuttavia non questo è stato realizzato, bensì due tronconi disconnessi, malfatti e mai inaugurati, senza alcuna valenza connettiva territoriale.
Io non posso fare una colpa ai ciclisti se non la utilizzano. È come avere un'automobile senza le ruote: non si muove, al massimo puoi dormirci dentro. È come una strada asfaltata che colleghi due prati erbosi: non solo è problematico raggiungerla, ma una volta che ci sei sopra non ti porta da nessuna parte.
Oltre a questo c'è un problema di fondo: sotto l'asse centrale della Togliatti insistono strutture logistiche (camere sotterranee, centraline ed altro) di vari operatori di servizi (telefonia, elettricità, gas, acqua) in qualche caso perfino abusive, che dovrebbero essere rimosse per far spazio al corridoio degli autobus/tram, con tempi lunghi e disservizi per le popolazioni che vi abitano. Ed è questo il motivo per cui non fu realizzato il "corridoio" direttamente lì.
Poi ci sono di mezzo degli "intoccabili", terreni sui quali non si riuscì a costruire neppure ai tempi della realizzazione del sovrappasso della Collatina (Stazione Togliatti, per capirci). Fatti un giro su Google Maps, o cerca nei vecchi post di Romapedala, ti renderai conto di che zozzeria è quel sovrappasso, perché non fu consentito di proseguire la doppia corsia del lato di Colli Aniene fino alla Prenestina. Quando ho provato a chiederne il motivo ho ottenuto solo silenzi ed omertà.
Io penso che questa giunta si limiterà a smantellare le corsie preferenziali, per farsi bella agli occhi dei residenti, ma non credo che riusciranno a fare quello che anche la giunta precedente aveva intenzione di realizzare e non vi riuscì. Se ne dimenticheranno. Ed anche la pista ciclabile resterà dov'è, abbandonata com'è ora da amministratori e ciclisti, mai inaugurata.
Tanto, tempo qualche mese, il traffico si ridurrà da solo con l'aumento dei prezzi del carburante.
O, se realizzeranno le corsie preferenziali, i ciclisti utilizzeranno quelle.
Se riesci a passare stasera al Ciclopicnic al Pincio ne parliamo a voce.
"Good night and good luck"