A proposito dei ricorsi della FIAB sulla decurtazione dei punti patente ai ciclisti dei quali si è parlato in Roma Pedala… Avete presente l’incrocio tra Viale Ippocrate e Viale Regina Margherita?
Bene, arrivo al semaforo e mi fermo. E’ rosso. Dovevo andare a Via dei Frentani, ma non ho la carta mentale della zona molto chiara.
Viale Ippocrate in quel punto è diviso in due parti da uno spartitraffico. A centro dello spartitraffico (dico dal lato nostro) c’e’ una pattuglia di Vigili Urbani. Bene, penso, chiedo a loro. A semaforo rosso parto dalla corsia di destra e supero le auto ferme al semaforo fino a raggiungere la pattuglia.
Un Vigile molto cortesemente mi risponde, l’altro mi dice: “Però la prossima volta non passi con il rosso”. Al che io rispondo: “Ma, non sono passato con il rosso, sono solo venuto qui a chiedervi un’indicazione”.
In effetti avevo attraversato la linea di arresto ed ero passato piano piano sulle strisce pedonali. Se avessi fatto se lo avessi fatto scendendo dalla bici sarebbe stato tutto regolare. E allora?
Al che il vigile incalza: “Voi ciclisti dovete rispettare i semafori, perché la gente vi vede e critica”. Io rispondo immediatamente: “E voi dovete togliere di mezzo le auto in seconda fila perché sono la cosa più pericolosa per le bici”. A quel punto ci siamo capita e la cosa è finita lì con un cortese saluto da entrambe le parti.
Non avendo fatto nulla di pericoloso, e neanche di rischioso, sono rimasto francamente stupito dalla reazione del vigile.
Allontanandomi per Viale dell’Università sono stato comunque letteralmente surclassato da motoscooter in sorpasso oltre la doppia linea, che hanno infilato allegramente il rosso del relativo semaforo pedonale… Insomma!
Comunque da più parti si avverte che la benevolenza nei confronti delle biciclette sta rapidamente venendo meno.
Ora i motivi possono essere vari. Francamente ritengo che le altre categorie della strada si stiano accorgendo che devono fare posto ad una nuova categoria di utenti. Flessibili come pedoni, ma veloci quasi quanto ciclomotori, i ciclisti partecipano di entrambi i mondi.
Invece di prendere questo come un esempio brillante di come risolvere il problema della mobilità, le altre categorie stanno cercando di difendere il territorio, anche utilizzando il Codice della Strada (che loro non rispettano).
Io sono un uomo di regole, per carità, però al momento stiamo giocando una partita truccata. La bicicletta non solo dovrebbe rispettare tutte le regole dei veicoli, ma si muove in una città fatta per i veicoli, dove percorsi e flussi di traffico sono studiati esclusivamente per i mezzi a motore a svantaggio di pedoni e ciclisti.
In tutto questo mi fanno particolarmente specie i pedoni, i quali invece di appoggiarsi ai ciclisti per recuperare spazi, baccagliano. Oltretutto di pedoni che commettono infrazioni ne è piena la città, ma non ne ho mai visto nessuno multato per aver attraversato con il rosso, anche se qualche volta te lo fa apposta di fronte alla macchina.
Occorre aprire una seria riflessione su tutto questo, e attenti, perché ho in serbo problemi ancora più seri.
Cominciate, per esempio a stare molto più attenti agli autobus.
Se questa osservazione la facessero anche ai motorini e agli automobilisti cafoni gli darei ragione...Ma non è così, purtroppo. Mi sono stufato di tutta questa gente che supera la linea d'arresto (tu ovviamente l'hai fatto senza cattiveria) e invade le strisce pedonali (e non).
RispondiEliminaAutobus? AUTOBUS????
RispondiEliminaDevo ancora capire se ci sono o ci fanno... ma dallo scambio quasi quotidiano di sguardi omicidi con gli autisti ho la forte propensione ad affermare che lo fanno di proposito!
E ti assicuro che anch'io sono una di quelle che rispetta le regole e soprattutto ci tiene alla pelle!
Mamaa
@ Alessandro.
RispondiEliminaSto facendo caso a non fermarmi oltre la striscia d'arresto, almeno quando ci sono i pedoni che attraversano.
Se però ti fermi "al punto giusto" puoi stare tranquillo che qualche altro motoveicolo ti si piazza davanti.
Però non ho mai visto i vigili intervenire su questi ciclomotori.
Più che altro mi pare che i Vigili si stiano trasformando in guardiani del semaforo, rinunciando ad intervenire su tutto il resto.
@ Mamaa
RispondiEliminaesperienze molto simili.
Se però anche a te lanciano sguardi omicidi, invece che lanciarti sguardi lascivi, allora sono proprio dalla parte del torto.
Me la sono vista molto brutta almeno due volte nelle quali mi hanno intenzionalmente "caricato".
@ Lug...Hai ragione: bisogna multare tutti quelli che superano la linea d'arresto. Ne va della sicurezza dei pedoni. A Londra, poi, dopo la linea d'arresto di alcuni semafori c'è uno spazio dedicato alla sosta delle biciclette "in prima fila". http://maps.google.it/maps?f=q&source=s_q&hl=it&geocode=&q=london&sll=41.442726,12.392578&sspn=15.040946,28.256836&ie=UTF8&ll=51.500975,-0.124212&spn=0.000191,0.000431&t=h&z=21&layer=c&cbll=51.500974,-0.12413&panoid=eY7qcSjJExev-1-euH6uXQ&cbp=12,257.31,,0,5.28
RispondiEliminaPer la serie: bike first...Con tanto di corsia preferenziale di 2-3 metri per raggiungere quest'area...
Scusa,
RispondiEliminanon credo che si stia parlando di rischio, in quanto stiamo parlando di superamento della linea d'arresto, non di attraversamento dell'incrocio.
Per fermarsi dopo la linea di arresto comunque la velocità della bici è tanto ridotta da non costituire pericolo. Chiaramente la bici oltre la linea d'arresto costituisce ingombro, ed è un fatto di maleducazione.
Ma se per questo ci sono tanti pedoni che attraversano a cavolo e nessuno si sogna di dire loro qualcosa...
Certe volte si tratta più di educazione che di minaccia alla sicurezza.
Maleducazione e zero decoro estetico aggiungerei... E talvolta anche sicurezza. Uno non esclude l'altro. :)
RispondiEliminaTanto per cominciare, basato sulla mia esperienza di ciclista, io consentirei sempre la svolta a destra alle biciclette ai semafori, tranne che in posti dove sia espressamente proibito.
RispondiEliminaNon credo che per i pedoni sia un pericolo, e l'ingombro delle bici sulla nuova strada è trascurabile (se si sa portare la bici).
Questo eliminerebbe il 70% delle infrazioni semaforiche delle biciclette...
Troppo bello farsi le regole per comodo...Da ciclista e giurista dico che le regole del codice della strada devono essere redatte considerando TUTTI i diritti e doveri degli utenti della strada...Altrimenti diventiamo pure noi una lobby di cafoni prepotenti al pari delle auto...Io non voglio essere messo sullo stesso piano di coloro che impunemente parcheggiano selvaggiamente ovunque...
RispondiEliminaScusa, ma io di mestiere mi occupo proprio di normativa, ancorchè non nel settore automobilistico.
RispondiEliminaLe regole tecniche sono una convenzione per svolgere in maniera migliore un'attività, e dipendono proprio dal tipo di attività che devi regolare, dai suoi problemi, etc. Soprattutto non sono scritte nella pietra e vanno periodicamente rivalutate per vedere se sono ancora attuali rispetto all'evoluzione della tecnologia, della concorrenza, etc. etc.
Prendi i semafori: non sono totem, ma sono dispositivi di regolazione del traffico concepiti in base ad alcuni contesti tecnologici e di traffico.
Per esempio adesso stiamo vedendo che le rotatorie europee sono molto migliori, e quindi dovunque si può i semafori vengono rimpiazzati da rotatorie.
Ma il concetto steso di semaforo stradale nasce per evitare gli ingorghi e gli urti ad alta energia cinetica propri della circolazione automobilistica.
Una circolazione di pedoni e biciclette non ha grande bisogno di semafori, sicuramente non in pianura, proprio per le basse velocità.
Purtroppo il ciclista si "becca" il fall-out di una situazione tarata sulla circolazione automobilistica.
E' ora di rivedere le regole in base a criteri di analisi di rischio, come si è fatto nei paesi civili.
I quali paesi civili hanno le zone 30 all'ora e il senso unico non valido per le biciclette.
Prima della striscia d'arresto c'e' una zona per i ciclisti, avanti a tutte le auto, proprio per evitare che i ciclisti debba no attendere tra i gas di scarico;
Le corsie preferenziali sono percorribili dalle bici...
Anzi, vediamo se riusciamo a raccattare idee per cominciare a cambiare il CdS, anche se la FIAB ha già fatto una proposta (che per adesso non conosco).