domenica 20 dicembre 2009

Una gita a Mediaworld lungo la Tor de' Schiavi

Sabato, mentre i cicloappuntamentisti si distribuivano tra i Castelli e Cesano/Oriolo, io mi sono dedicato alle compere, anzi, al bikeshopping.

Infatti ho preso il vecchio velocipede e mi sono diretto a Mediaworld che sta a Viale della Primavera, alla rispettabile distanza di 9 km da casa.

Passata la Prenestina, mi sono inoltrato per Via Tor de’ Schiavi.

Un vero macello. In entrambe le direzioni c’era una sosta in seconda fila assolutamente compatta.
Il passaggio era quindi ridotto ad un budello, con il risultato di rallentare tutti, comprese le bici.

Ciò fa pensare: infatti, al centro di Via Tor de’ Schiavi, vi è un colossale spartitraffico. Tanto largo che c’entrano due automobili parcheggiate a 90 gradi e una pista ciclabile, se solo qualcuno si decidesse a farla. Pista che permetterebbe almeno ai ciclisti, di evitare le miserie dell’ingorgo da seconda fila.

Che ci vorrebbe? Nulla, praticamente, solo la volontà di farla… Mah.

Comunque, passando all’incrocio con Via Anagni, ho visto a terra uno scooterone. Niente di drammatico, ho pensato, perché non vedevo feriti.

Insomma, ho continuato per Mediaworld. Ho legato la bicicletta, sono entrato, ho bighellonato, ho trovato quello che cercavo, ho fatto la fila alla cassa, ho pagato con la carta di credito, ho bighellonato ancora un po' nel centro commerciale, mi sono rivestito da ciclista, ho slegato la bicicletta e sono ripartito verso casa.

Un ingorgo terribile, non passavo neanche con la bici. Che era successo: finalmente all’incrocio era arrivata l’ambulanza, che messa di traverso su Via Tor de’ Schiavi la bloccava quasi tutta. Con estrema difficoltà mi districo e passo accanto all’ambulanza.
Il personale stava chiacchierando tranquillamente accanto allo scooterone rovesciato, senza alcuna emergenza in atto evidentemente lo scooterista era deceduto.
Infatti che se qualcuno aveva chiamato l’ambulanza per le ferite dell’incidentato, il malconcio ormai aveva fatto in tempo a morire almeno quattro volte prima del suo arrivo, ed io a fare le mie compere nel centro commerciale poco distante.

7 commenti:

  1. Capisco benissimo.
    Mercoledì pomeriggio ho dovuto portare (di nuovo) mia madre al prontosoccorso che dista da casa un paio di chilometri, o anche meno.
    NON SI ARRIVAVA PIU'! La Laurentina era congestionata all'inverosimile... praticamente è sempre così, ma solitamente la faccio in bici e non rimango mai bloccata.
    Se avessi caricato mia madre sulla bici sarei arrivata in un attimo!

    Mamaa

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  2. Anche io sabato ho fatto Bikeshopping sono andato a comprare una lampada (che vendono solo li) all'IKEA sull'Anagnina, l'avevo già fatto due anni fa circa ma al ritorno mi aveva abbattuto una sportellata e la "gita" si era conclusa malamente.
    Stavolta è andata bene, arrivato lungo la Tuscolana e poi Anagnina (pericolosissimo il tratto fra cinecittà e l'IKEA) poi c'e' il cavalcavia, il ritorno tutto sulla Tuscolana anche li poco salutare.
    Ma arrivare all'IKEA in bici, parcheggiare nel parcheggio bici coperto, fare spese (ovviamente nulla di pesante) e poi tornare in bici non ha prezzo :-D
    Parcheggio bici IKEA

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  3. Mamaa, stai sempre a correre avanti e dietro con i genitori... Come stanno?

    @Bikediablo
    Non mi piace andare in bici a Porte di Roma. Per Decathlon vado sulla Prenestina, a Tor Tre Teste.

    Comunque andare a fare compere in bici è un piacere raffinato...

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  4. Io sono andato da IKEA Anagnina!

    Il toponimo "Porte di Roma" è stato cancellato dal mio navigatore mentale, l'unico modo per portarmici è l'elicottero con atterraggio sul tetto :-/

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  5. @Lug
    I genitori ormai sono da rottamare, ma mi dicono gli incentivi sono terminati da un pezzo. Tutto sommato va bene (a parte visite a sorpresa al Pronto Soccorso), ma la vedo dura per il mio povero sistema nervoso...

    Altro centro commerciale da suicidio ciclistico (ma io l'ho fatto anche col pargolo al seguito) è Euroma2.
    La strada è stata realizzata pensando già alla Formula 1 e al mega-iper-parcheggio non c'è neanche lo straccio di uno stallo per bici.
    Originariamente era prevista una ciclabile (c'è perfino un sottopasso pedonale pronto), ma chissà perchè se la sono persa per strada.

    Mamaa

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  6. Per EUROMA 2 il collegamento si può fare sui bei marciapiedi dell'EUR. Perchè non proviamo a proporglierlo, magari lo finanziano loro con Lottomatica (Palalottomatica) dalla stazione della Metro B.

    Per IKEA, mi scuso, tendo a confonderli. In teoria da Via della Bufalotta ci si arriverebbe pure, ma mi sembra troppo autostrada...

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  7. In realtà arrivare a Porta di Roma senza essere asfaltati non è poi così difficile. Via di Vigne Nuove poi via Bragaglia e via Soldati. Ultimi metri su via Lionello ed eccoci all'entrata (dove ci sono pure i cicloparcheggi)..

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