Domenica mattina, dopo aver rinunciato, seppur a malincuore, ad una uscita di cicloappuntamenti®, sono andato a farmi un giretto verso Roma Sud-Est, tanto per vedere come stanno le piste locali.
Ho cominciato da Ponte Lanciani, dove i lavori per la costruzione della pista ciclabile continuano insieme a quelli per la realizzazione della nuova strada…
E’ possibile vedere la costruzione del pistadotto che avanza!
Grande sorpresa me l’ha riservata la pista di Via Palmiro Togliatti. A dispetto delle minacciose dichiarazioni di qualche anno fa, l’ho trovato in perfette condizioni e molto percorribile.
I passaggi critici sono stati ripitturati, le aiuole, se si eccettua una piccola porzione vicino alla Casilina, davanti ai primi sfasciacarrozze, sono tenute molto bene, l’erba falciata da poco.
Certo, c’e’ il problema dell’attraversamento della Casilina…
In effetti lì il ciclista si trova imbarazzato…
A seguire il Codice della strada si dovrebbe fare un zig-zag ed attendere ben tre semafori per proseguire... ma ovviamente ognuno si arrangia come crede.
Non ci dovrebbe volere molto ad unire i due tronconi, ancorché passando sui binari del tramvetto… Forse stanno attendendo che i binari vengano rimossi per l’arrivo della linea C?
Sarà per questo, ma la pista è pochissimo usata.
Specie dai ciclisti.
Infatti, mentre passavo sulla pista ho notato almeno una trentina di ciclisti da corsa, a piccoli gruppi non correlati tra di loro, che andavano sulla strada normale, occupando anche un’intera corsia delle due rimanenti.
E non erano in allenamento, probabilmente stavano solo tornando a casa.
Ora sappiamo tutti che la pista Togliatti è sotto attacco da parte degli automobilisti. Una delle principali obiezioni è: “non la usa nessuno”.
Avere una trentina di ciclisti che ci passano sopra, senza occupare la corsia delle auto, non sarebbe una cattiva pubblicità.
I ciclisti fuori dalla pista sono invece la migliore evidenza, per coloro che la cercano, che le piste non servono a nulla.
I passaggi critici sono stati ripitturati
RispondiEliminaEcco, male. A Roma si continua a considerare la segnaletica stradale una cosa da fare con della semplice vernice. Sbiadirà entro poche settimane. Bisogna premere affinché si usino materiali plastici di qualità (una sorta di pellicola attaccata all'asfalto) che è retro luminescente di notte ed è visibile pure in condizioni di pioggia.
Per il resto fa piacere che la pista sia stata restaurata.
Se è per questo anche peggio! Nel caso di pista centrale come questa, l'asttraversamento dovrebbe essere sollevato rispetto alla strada, così da costituire un rallentamento per gli automobilisti, ed essere protetto da strisce rumorose.
RispondiEliminaComunque avere gli attraversamenti ripitturati è già molto, rispetto a qwuello cui siamo abituati.
La pista ha ancora degli spigoli, in corrispondenza degli scivoli, che non sono compatibili con la fragilità delle bici da corsa.
RispondiEliminaPerò è anche vero che "le tutine" sulle piste ciclabili non ci vanno per partito preso. Un po' come certi estremisti della Critical Mass.
Li spigoli li ho notati, anche se dopo averli presi a cerchionate con la mia leggera bici da città in ghisa non credo ne sia rimasto molto.
RispondiEliminaSpigoli a parte il fondo l'ho trovato piuttosto buono.
Credo che quando si torna dall'allenamento, un sacrifizio lo si potrebbe fare.
Cmq io sono per le piste, quando si possono fare. E su di una strada come la Palmiro Togliatti la pista mi sembra proprio sacrosanta.
Uhm... Se però viene lasciata nel degrado (come spesso è accaduto) mi perdonerete se dico che preferisco non metterci ruota/piede?
RispondiEliminaPremesso che è tremendamente vero che ci siano troppi ciclisti che non utilizzino gli itinerari protetti quando ci sono.
RispondiEliminaSe non sbaglio è pure vietato dalle recenti modifiche al codice della strada non utilizzarla se presente.
Vorrei solo ricordare che in presenza di pista ciclabile, l'uso della pista è obbligatorio non opzionale.
RispondiEliminaIn caso di incidente i tutinati sono a rischio di pagare e subire anche sanzioni.
Purtroppo pero' ha ragione marco la pista è troppo spigolosa per una bdc, motivo per cui io propenderei per emendare il codice della strada in merito.
Invece la pericolosità della pista togliatti e l'impraticabilità sono leggende metropolitane, ci passo periodicamente e nonostante il degrado solo una volta ho trovato ostacoli veri e propri sulla pista.
Allora non doveva essere omologata se è tecnicamente incompatibile con certo traffico ciclistico, no? Chi è l'ing. che ha firmato l'opera? E' lui che deve pagare, non l'intera collettività.
RispondiEliminaMah... Concordo che c'e' qualche spigolo di troppo, ma per eliminarlo forse basta un po' di frullino.
RispondiEliminaD'altra parte è come girare in Ferrari: non tutte le strade sono adatte.
Mi chiedevo se non si può mettere il problema all'ordine del giorno del tavolo tecnico alla voce "Interventi straordinari".
Di certo far vedere che le piste sono utilizzate conforta il contribuente! E anche l'automobilista che si ritrova con meno traffico.
"D'altra parte è come girare in Ferrari: non tutte le strade sono adatte."
RispondiEliminaROTFL !
Lug sei un mito !!!!!!!!!!!!!!!
Ti ringrazio per il commento...
RispondiEliminaMa che vuol dire ROTFL
Per la cronac: una volta per lavoro ho conosciuto un tizio che aveva la Ferrari accanto al suo elicottero e che non la usava mai proprio perchè "è scomoda"...
rotfl: acronimo dell'espressione iperbole inglese rolling on the floor laughing, "mi rotolo per terra dal ridere".
RispondiEliminafonte wikipedia
Bellissimo!
RispondiEliminaLA pista togliatti è in effetti "fastidiosa" anche con una bici da città performante, in bici da corsa non è proprio cosa. E dire che ci vorrebbe così poco.
RispondiEliminaI "tutinati" comunque non disdegnano affatto girare in pista ciclabile anzi ne vorrebbero una per il mare che da anni viene promessa ma che mai nessuna amiinistrazione realizza
Infatti, si possono fare due piste per il mare: una asfaltata sulla riva sinistra, che serva anche gli insediamenti sulla Via del mare, e una, meno costosa, solo battuta, sulla riva destra per Fiumicino, da fare in Mountain Bike, o comunque con biciclette più robuste.
RispondiEliminaQuello che non capisco è perchè l'enorme quantità di "tutinati" non riesca ad imporsi in questo senso.
Sono un notevole bacino elettorale!