Alla fine il Comune di Milano si è mosso e, sarà il blocco, sarà lo zefiro arrivato dal polo, le polveri, domenica, sono rientrate nei limiti.
In più il Comune ha cominciato a prendere altri provvedimenti, proprio perché quasi due terzi dei superamenti consentiti sono stati “sparati” nel primo mese dell’anno.
Soddisfatto? Non poco. La logica è quella del Per chi suona la campana. Azione a Milano, significa azione in tutta Italia. Se passa il segnale che la salute è più del traffico, allora non solo avremo il blocco delle auto, ma anche le zone 30 e il potenziamento del trasporto pubblico.
D’altra parte stiamo sempre parlando di un blocco che lascia circolare sia le auto a GPL che quelle a metano, quindi è un non-blocco, ma solo un alt ad alcuni tipi di mezzo. Basta impostare strategie chiare.
Vedremo se adesso la natura darà una mano. Sicuramente è stato ottenuto il blocco delle Euro 4 senza trappola del articolato.
Sul diesel occorrerebbe fare un discorso che non è alla mia portata. Possiamo riassumerlo così: si sta usando il diesel non per risparmiare a parità di potenza, ma per potenziare a parità di costo. Come ciliegina su questa torta, si fanno mezzi che risultano non inquinanti solo se gli si aggiunge un pezzo (la trappola) che non è compreso nel prezzo base dell’auto, e neanche costa poco.
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