venerdì 30 aprile 2010

In (forte) aumento i casi ci ciclofobia

Chiamo ciclofobia l’odio che hanno determinate categorie di persone e di utenti della strada verso l’uso della bicicletta e i ciclisti.

E’ chiaro che il ciclista vede la bicicletta come uno dei migliori mezzi di trasporto, e vuole conquistare un posto dignitoso nella strada. Color che occupano le posizioni dominanti (auto, moto e pedoni) spesso non intendono cedere alcuno spazio, sentendosi già abbastanza oppressi.

Ora,si capiscono abbastanza bene gli automobilisti, che hanno paura di vere tramontare il loro dominio, ma i pedoni? E sì, perché il vero problema è la chiusura, tutta italiana, di aree pedonali alle biciclette.

Un caso è l’ormai celeberrima postazione di bikesharing di Ostia, posta in una piazza pedonale chiusa alle bici. Oddio, portare a mano la bici per pochi metri non è un vero problema, ma perché? Quando mai le biciclette hanno veramente minacciato i pedoni?

Ma l’altro giorno si parlava anche di Portofino, dove le bici non si possono portare neanche a mano… Mah, andrebbe vista la situazione locale, forse troppi vanno in giro in bici.

E sì che di pedoni tra le palle (scusate il francesismo) sulle piste o strada ne trovi a strafottere.

Ma anche gli automobilisti ci danno sotto… Per esempio, oggi ho ri-fatto una prova. Per andare in ufficio posso tagliare un semaforo utilizzando l’attraversamento pedonale. Quando lo percorro in bici, le auto non si fermano.

Allora ogni tanto mi dico: scendo e porto a mano la bici, che è perfettamente legale. Bene, anche lì le auto ti puntano addosso, come se in quelle condizioni non fossi un pedone.

Pura ciclofobia.

7 commenti:

  1. Ed è proprio per questo che dico di rendere pan per focaccia: FUORI I PEDONI DALLE CICLABILI.

    I ciclisti che fanno lo slalom e non rimproverano i pedoni sono conniventi!

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  2. Non sono d'accordo, non amo la guerra con gli altri utenti deboli della strada, io cerco di essere sempre tollerante, anche se a volte mi fanno veramente innervosire, perchè il problema è che le biciclette sono così poche, che i pedoni sono quasi sempre soprpresi di trovarsene una accanto. L'unica soluzione è diventare tanti.
    Anna Maria

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  3. Anche io sono contro la guerra, ma capisco che il comportamento di molt pedoni sulle ciclabili sia indisponente.

    In particolare quelli che camminano con l'auricolare, ovvero che non sentono quando scampanelli.

    In effetti non si sa come comportarsi, perchè se si muovono e li tocchi, la colpa è tua.

    Ritorna il vecchio discorso di qualche vigile sulle ciclabili, magari non tanto per fare le multe, ma per ricordare a ciascuno cosa deve fare...

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  4. Sono d'accordo con Anna Maria di non fare la guerra ai pedoni, ma capisco benissimo anche la tua ostilità per gli "biauricolati" (purtroppo ce ne sono tanti pure fra i ciclisti) i peggiori sono quelli con cane e guinzaglio allungabile. Loro (che non sentono neanche le cannonate) ululi' cane ulula' e tu che desideri avere due belle falci sulla ruota anteriore...

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  5. Sono in minoranza, ne prendo atto.

    Camminare sulla pista ciclabile è una violazione. Punto.

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  6. Per carità, hai ragione, così come camminare per strada, e tutto il resto.

    Mi pare che stavamo solo dicendo che incavolarsi con i pedoni può essere controproducente per la causa ciclistica.

    Aumentando i ciclisti per i pedoni sarà sempre più difficile usare le piste.

    Invece io sono favorevole all'uso delle piste da parte di passeggini e carrozzine e handicappati, anche se probabilmente anche questo non è esattamente a norma di legge.

    Oppure sì? Lo sapete?

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