Scaricatolo dal blog Roma Pedala, ho letto, perlopiù in metropolitana, il Piano Quadro della Ciclabilità del Comune, e ne sono rimasto impressionato in maniera estremamente favorevole, anzi, direi entusiastica.
La prima impressione che ne ho avuto è stata di un documento che riprendeva, in buona parte, tante cose che mi ero sempre detto. Da questo punto di vista non so se essere contento, in quanto io sono un modestissimo ciclista, senza esperienze di progettazione e organizzazione del traffico. Mi pare però che il piano contenga tutto quello che un ciclista “tradizionale” può desiderare in una città come Roma.
Cosa c’è nel piano? Bene, innanzitutto moltissime piste ciclabili, i corridoi verdi, il bike sharing. I programmi sono abbastanza ampi: oltre 1200 km di piste, 150 km di corridoi verdi, stazioni di bike sharing, parcheggi per bici.
La rete ciclabile viene divisa in principale e locale.
Ovviamente la principale è quella che interessa i grandi assi di spostamento, e vi è l’elenco delle piste locali. 361 km di piste di rete principale, dei quali 70 esistente, 50 finanziata e il resto da finanziare.
La rete ciclabile locale ha invece circa 40 km di piste già realizzate, 17 già finanziate, e circa 550 pianificate (libro dei sogni).
Accanto a queste abbiamo quasi 150 km di corridoi verdi, che dovrebbero garantire il collegamento tra Roma e la campagna… sembra di leggere i vecchi post di Roma Ciclista!
C’e’ attenzione alle scuole, con la realizzazione di rastrelliere negli edifici scolastici.
Alcuni dati colpiscono: a Roma solo lo 0,4% dei movimenti è fatto in bicicletta, contro il 5% di Milano. L’obiettivo del Comune è di raggiungere un 4% di movimenti in bicicletta (ovvero 10 volte gli attuali), ma lo strumento utilizzato per il calcolo darebbe un ben più consistente 14% degli spostamenti, pari a più di trenta volte i ciclisti in circolazione… come a dire vi beccate altri 29 Marziani!
L’attuazione del piano dovrebbe essere in due fasi: medio breve periodo (2011-2013) e lungo periodo 2014-2016).
Costi.. Rilevanti ma non assurdi per una città come Roma. Circa 20 M€ per lo scenario di breve periodo e 13,5 M€ per il lungo periodo, per un totale di 23,5 M€ per 4 anni. Piste e bike sharing compreso.
Ragazzi, da non professionista mi pare un sogno. Peccato che la qualità delle tavole non mi abbia permesso di esaminare nel dettaglio i percorsi, ma i nomi sono evocativi e mi tornano tutti.
Criticità: io ho un’idea un po’ differente del bike-sharing, e il risciò elettrico mi sembra sempre molto strano, ma evidentemente ci sono giustificazioni anche per questo. Importante il voler includere un’azione specifica verso le scuole e gli studenti, che sono i veri ciclisti del futuro.
Speriamo solo che la cosa si attui!
Per quanto riguarda le critiche ho letto in un articolo quelle di Rotafixa. Francamente non le condivido in quanto critiche. E’ chiaro che occorre anche “educare” gli automobilisti al maggior rispetto del ciclista stradale, ma ciò non toglie che le piste sono un grande strumento per avviare alla bicicletta tante persone, e soprattutto i giovani. Quindi benvenute!
L’importante è che siano realizzate correttamente, e se ci spendiamo sopra un bel po’ di soldini facciamo bene: diventare appetitosi per l’industria non può che far bene al mondo dei ciclisti, anche perché l’auto va sostituita con qualcosa.
In definitiva: i miei complimenti al Sindaco. Ma mi raccomando: purchè si faccia!
Io sono meravigliato dalle critiche che sono apparse nei commenti di Roma Pedala.
RispondiEliminaAnche a me il piano sembra ottimo e condivido i tuoi rilievi sul bike sharing.
Aspettiamo i fatti a questo punto.
Benissimo, il sottoscritto ha lavorato dal 2001 per questo Sogno:Roma Ciclabile; abbiamo richiesto e dato collaborazione già nella precedente amministrazione era fatto, Contadini l'artefice era ritornato in Atac, Noi l'abbiamo richiesto.
RispondiEliminaOra il problema, sono i piccioli, venite giovedì al Campidoglio nella presentazione.
maurizio Santoni
io invece non capisco l'entusiasmo, ovvero, si tutto fico, ma le azioni fatte finora dalla nuova giunta sono ben peggiori di quelle precedente. Per cui mi sembra che tutto rientri in una bella propaganda. Basta guardare la ciclabile Tevere o la Nomentana, finanziate e sparite. Bah
RispondiElimina@ Sorce Bhe non si possono paragonare lavori di 2 anni a lavori intrapresi in 10, dove già molti degli esponenti lavoravano già nelle giunte di Rutelli.
RispondiElimina@ Maurizio Santoni
Sono d'accordo: ora i "piccioli"...
Contadini sa il fatto suo.
Alessandro,
RispondiEliminadi fatto finora ciclabili cancellate e bike sharing abortito, per dire.
Leggo i risultati, in 2 anni si è di fatto tornati indietro su un cammino già poco battuto
Giudicheremo a fine mandato ;)
RispondiEliminaScusate il ritardo nella risposta, sono stato lontano da Internet...
RispondiEliminaSe il piano è buono, allora è solo questione di realizzarlo.
La cartina di tornasole sono le opere già finanziate... già se partono quelle allora si è in buona fede.
Un sincero ringraziamento a tutti che lo hanno reso possibile e contribuito