La prima domenica di luglio l’ho trascorsa in canoa (del sabato in bici magari farò un post più in la). Ho collaudato la nuova monoposto gonfiabile con un bel giro del Lago di Vico, ad occhio ece intorno alle 10 miglia nautiche (circa 18 km).
Il lago di Vico è molto bello. Al centro di una riserva naturale, praticamente non ha strade vicino alle rive (a differenza di Bracciano) e queste no per almeno l’80% completamente selvagge. La metà ancora sono canneti.
Con l’arrivare dell’estate i laghi del Lazio si spopolano. Tutti preferiscono il mare, e anch’io lo preferisco, se non che il lago ha un suo fascino malinconico. In più è l’unione di due cose che mi affascinano, bosco e acqua. Last but not least, la quasi totale assenza di traffico, cosa da non sottovalutarsi.
Insomma, stamattina sono salpato alle 11:42, e ho fatto il viaggio in senso orario, invece che nel solito senso antiorario. Ciò significa incontrare prima la parte più civilizzata, per poi dirigersi verso quella più selvaggia. Inoltre c’e’ il vantaggio che se nel pomeriggio arriva il vento, ce l’hai alle spalle.
Il lago era piatto, neanche un filo di vento, come è normalmente la mattina. La nuova canoa è molto pratica. Leggera (10 kg) e maneggevole,è piuttosto rigida. Certo, è una gonfiabile da 3 metri, per intenderci è una specie di Graziella delle canoe. Però se uno non ha fretta il mestiere suo lo fa bene.
Eppoi si piega in uno zaino di dimensioni umane, e quindi diventi, come direbbe Marco, un pedone con lo scafo! Sto studiando come caricarla sulla bici. In teoria c’entra, in pratica c’e’ da sistemare anche pompa e pagaia, cosa che fa levitare l’ingombro. Diciamo che sulla bici, tra canoa, annessi e connessi, ci starebbero 15 kg. Non una follia, ma niente fuoristrada o pendenze estremi. A Martignano ci si dovrebbe andare, magari non da Ponte Milvio…
Tornando al lago, con la canoa mi sono infilato nei canneti che si vanno diradando. Infatti gli anni scorsi, per la siccità, il livello del lago era sceso di almeno 1 metro, facendo avanzare tutti i canneti. Adesso che è risalito, i canneti più avanzati stanno morendo, e quindi tra le canne si aprono passaggi che possono essere percorsi con la canoa, o ampie insenature, dove fermarsi.
Invece di mangiare a bordo, com’e’ mio solito, mi sono fermato su di una spiaggetta nascosta tra le canne, completamente all’ombra del bosco. Avevo appena finito di pensare Questo è un posto da serpenti che nell’acqua di fronte alla canoa è passata una bella biscia, a circa mezzo metro dalla riva.
Purtroppo l’avvistamento non si è ripetuto.
15kg li puoi trasportare con un carrellino posteriore monoruota anche su terreni non asfaltati: http://www.lifeintravel.it/images/stories/notizie/carrello.jpg
RispondiEliminaBellissimo! Lo compro!
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