Uno dei capolavori del cinema italiano, Ladri di Biciclette, ha avuto un terribile effetto sul ciclismo in Italia. Il ladro di biciclette viene ormai sempre trattato come un povero Cristo da compatire, invece che come un vigliacco che spara sulla crocerossa, ovvero porta via povere biciclette indifese.
I danni sociali del furto di biciclette sono notevolissimi. Infatti uno dei problemi più seri per chi vuole utilizzare la bicicletta è il rimessaggio. Solo pochi fortunati dispongono di posti sicuri dove lasciarle, e spesso anche i cortili condominiali e le cantine sono violate.
Per la bicicletta poi il problema è peggiore che per altri mezzi di trasporto.
Infatti se per andare in macchina non sono necessarie Ferrari o Porsche, la qualità della bicicletta, la sua leggerezza e funzionalità, varano molto al variare del prezzo.
Pertanto sono convinto che i ladri di biciclette debbano essere equiparati ai ladri di cavalli nei film di Cowboy, impiccati senza tanti complimenti, magari al Pincio in occasione di un bel ciclopicnic… Pensate con un opportuno avviso su cicloappuntamenti!
Magari sulle pagine "Scampagnate e Gite"...
In alternativa, il reato di furto di biciclette, come qualsiasi altro reato perpetrato sui mezzi di trasporto pubblico, dovrebbe essere aggravato da una clausola di pericolosità sociale.
Per gli immigrati una clausola speciale: decuplicazione della pena. Infatti se sei venuto da un paese straniero, magari anche parecchio lontano, proprio per fregare le nostre biciclette, è giusto che ti si faccia un mazzo così.
Non vi pare?
PS.: sto preparando anche due posti sui ladri di canoe e quelli di flauti dolci, altre categorie di criminali pericolosissimi
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