mercoledì 16 febbraio 2011

Una manifestazione sulla pista

Caro gruppo PDL del I Municipio,

sabato mattina una mia amica ciclista che andava a fare la spesa in bicicletta ha trovato la pista di Via Rubattino occupata dalla vostra manifestazione anti-pista. Dopo parecchio scampanellare è stata fatta passare, e mi ha portato il volantino, che ho letto con attenzione.

Concordo che la storia della pista di Via Rubattino è pura follia. Anche noi ciclisti sappiamo che forse non era la pista più necessaria a Roma, ma comunque è una bella pista, utile per chi abita in zona.

Per questo smantellarla mi sembra proprio una cosa assurda, anche perché vorrebbe dire investire altri soldi per non ottenere nulla.

Mi sembra molto più proficuo utilizzare quelle risorse per collegarla alla pista del Tevere, prolungandola per il Lungotevere Testaccio fino a Ponte Sublicio.

Dall’altro lato dovrebbe invece essere prolungata per Via delle Conce fino a Via Ostiense.

Così si otterrebbe una bella pista che uscirebbe dall’ambito locale, e servirebbe a collegare Via Ostiense con la pista del Tevere, tanto amata dai Romani. Credo che questa sia la vera azione di buon governo da impostare.

Non capisco invece cosa si intenda, come riporta il volantino, per “danneggia la viabilità rionale, crea disagi a cittadini, esercenti, mezzi pubblici e ciclisti”… Sono passato più volte nella strada e di disagi non ne ho visto nessuno, a meno che non si intenda l’oggettiva impossibilità di lasciare le auto in seconda fila, cosa che blocca i mezzi pubblici.

Trovo però curioso, e un tantino furfante, accusare la pista di creare disagi solo perché arroganti e prepotenti trovano difficile esercitare arroganza e prepotenza.

Debbo peraltro dire che la giunta Alemanno si sta ben guardando dal prendere provvedimenti sistematici e definitivi per la repressione della sosta irregolare, con grande deterioramento delle prestazioni dei mezzi pubblici e scadimento della civiltà, visto che passaggi pedonali, scivoli, etc. sono tutti occupati da auto in sosta.

Senza contare che per noi ciclisti il doversi immettere nel flusso del traffico per scavalcare le auto in seconda fila è oltremodo pericoloso. Di questo nessuno sembra tenere conto.

Spero pertanto che vogliate cambiare opinione e sposare la causa dell’estensione della pista, onde preservare l’investimento fatto. Infine Vi sarei estremamente grato se voleste spiegarmi in quale modo la povera pista creerebbe disagi ai ciclisti, come scritto nel volantino.

Nel frattempo vi porgo i miei più cordiali saluti

6 commenti:

  1. I coglioni sono da sempre un ottimo serbatoio elettorale...

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  2. secondo me quel "danneggia... e ciclisti" deriva dalle tante lamentele lette in giro sul web da parte di chi si sente sempre superiore e snobba le ciclabili, perchè si sente limitato dalla loro presenza.
    Dovremmo muoverci anche noi... e protestare ma ci sono ciclisti locali disposti a collaborare ?

    marco

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  3. Ma voi pensate di cominciare a protestare pubblicamente?

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  4. Gliel'hai mandata davvero questa lettera, vero?

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  5. Se con "voi" intendi i Ciclomobilisti sai non siamo un'associazione ed evitiamo di fare i capipopolo, cercando invece di mettere più gente in bici possibile.
    Come singolo individuo, la mia protesta consiste, da anni, nel tentare di disarmare i tafazzi che come dicevo denigravano (senza proporre serie alternative) quella ciclabile, cercando di farla conoscere con fotografie e descrizioni, cercando di frequentarla il più possibile e farla frequentare.
    Per una protesta, ripeto, ci vorrebbe qualche ciclista del luogo, un residente o uno che la usa spesso cui allora potremmo dare supporto in una protesta.
    Altrimenti sappiamo che la protesta sarà strumentalizzata.

    Marco

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  6. Certo che l'ho mandata. E adesso mando anche una lettera al Corriere...

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