Con questo post mi rivolgo a quattro categorie di persone:
a) Chi ce l’ha con le piste ciclabili;
b) Chi ce l’ha con le piste ciclabili sul marciapiedi;
c) Chi ce l’ha con le piste ciclabili lungo le consolari;
d) Chi dice che senza Piano della Mobilità sostenibile non si possono fare le piste…
Circa due settimane fa ho dovuto avere altri due round con il dentista, situato all’incrocio tra Prenestina e Tor de’ Schiavi. Per raggiungere il dentista da Piazza Vescovio ho usato la bici (8 km), dopodiché ho dovuto raggiungere l’ufficio, in Piazzale Luigi Sturzo (EUR)
Le soluzioni disponibili erano tre: bici + metro (Pietralata); bici più metro (Bologna); tutto bici (12 km). Un rapido confronto dei tempi, includendo i 10 minuti a piedi all’EUR, mi ha fatto propendere per il tuttobici, con la prima parte che percorre la Prenestina.
Partendo da Tor de’ Schiavi, mi sono fatto il primo pezzo (fino a Largo Telese) sul marciapiedi accanto a Villa dei Gordiani, e quindi, da Largo Preneste in poi, sulla pista ricavata sul marciapiedi (vedi foto). Bene, la pista fa veramente la differenza.
Infatti, il tratto fatto sul marciapiedi a partire da Largo Preneste, è il più tranquillo. Ottima la pavimentazione, buona la convivenza con i pedoni, per la presenza della striscia, si pedala in tranquillità e separati dal traffico.
Costo aggiuntivo della pista rispetto al rifacimento del marciapiedi… probabilmente trascurabile.
Quindi… altro che piano della mobilità sostenibile.
Tutte scuse.
Si può fare la ciclabilità anche con poco, basta volerlo!
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