giovedì 26 maggio 2011

Delle bici sui treni della domenica

Nella foto potete intravedere la mia bicicletta su di un treno Capranica-Roma, circa tre domeniche fa. Alla faccia del trasporto domenicale delle bici.

Io ero sepolto da due compagnie di scout con tende, e attorno alla bici stavano in piedi un bel po' di persone. Il viaggio, per noi che stavamo seduti, è stato allegro e piacevole, dello stile più siamo e meglio stiamo. Mi sono sentito un sacco di storie scout, e ho pensato ai miei figli.

Quello che fa pensare è il crescente affollamento dei treni. Infatti era una domenica di cielo uggioso (pioggia a Capranica) e quindi era verosimile una quantità di turisti ridotta. Ma cosa succederà quando le persone cominceranno ad usare il treno per andare a Bracciano o a Martignano per fare il bagno?

La stessa cosa era successa la mattina in metro, quando il vagone si era riempito di cortesissimi tursiti, tutti ammucchiati attorno alla bici. Come al solito non temevo per il velocipede, ma per tutti coloro che avevano la possibilità di ingrassarsi i pantaloni chiari sulla catena.

L'incremento dell'uso del mezzo pubblico è positivo, se non altro per la riduzione degli incidenti. Però vedo un aumento dell'utenza al quale non credo l'offerta potrà adeguarsi. Infatti il servizio si paga solo in parte con il biglietto, mentre la Regione deve finanziarne una buona parte.

E quanto dovrebbe costare se lo pagassimo noi interamente?

Questo ci mette in una posizione difficile. Non è inverosimile che malgrado la comunità abbia tutto l'interesse a spostare quote rilevanti di traffico sui treni, e vi sia un'utenza pronta a raccogliere questo invito, alla fine vinca ancora l'auto, perchè tutta a carico del privato!
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2 commenti:

  1. Smetti di asfaltare le strade e vedi come saltano fuori i soldi per le ferrovie...!

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  2. Certo, ma occorre un mandato politico che si stenta a trovare. Sembra che la gente si vergogni a dire che usa il mezzo pubblico

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