sabato 14 maggio 2011

Passata la festa, gabbato lo ciclista... (che, almeno a Roma è veramente un santo)

La Giornata Nazionale della Bicicletta è passata. Un po’ come la festa della donna, è un’occasione per dare un contentino ad una categoria molto trascurata nei fatti. E a Roma la festa in sé è stata piuttosto blanda dal punto di vista ciclistico… insomma nella tradizione della città.

Sono passato da Via dei Fori Imperiali domenica, ed era completamente occupata dai campi di pallavolo. Sono sgattaiolato via e per fortuna mi sono perso Ministro e relativo discorso. Una bella gita a Castel Gandolfo, dove ho potuto provare il barbecue ciclo trasportabile. Molto utile nelle gite.

Veniamo ai fatti. Nonostante la stretta finanziaria, il Comune non ha rinunciato al piano della ciclabilità.. ma solo alla sua attuazione. Infatti nella famosa lista di cose da fare non se ne trova traccia, ed il sospetto concreto è che i soldi per le piste ciclabili siano ormai stati destinati a qualche cosa d’altro.

Non solo, ma si riceve notizia che alcune di quelle previste e già finanziate siano state definanziate, e i fondi non reinvestiti su altre piste, magari nella nuova edizione di un bike-sharing che, a meno di profonde ristrutturazioni, si annuncia fallimentare come il precedente e comunque ancora limitato al centro storico.

Dai resoconti fatti dagli amici ciclisti che intervengono agli incontri con il Comune queste informazioni vengono “strappate con la tenaglia”, ammesse a denti stretti solo dopo estenuanti tira-e-molla. Mi sembra che manchi un atteggiamento leale e costruttivo del Comune su questo. La sensazione è che impegno e fondi sulla ciclabilità siano da tenere, se non nascosti, almeno schermati. Una specie di cosa zozza, per intenderci, che potrebbe fare incazzare coloro che contano se scoperta.

Per fortuna in barba a questo, a macchia di leopardo continuano ad essere realizzate piste ciclabili. La realizzazione in se’ è un progresso, solo che queste iniziative, seppur lodevoli, non sono in grado di costituire la rete di piste che aspettiamo. Nel frattempo i ciclisti in circolazione aumentano a vista d’occhio.

Infine ricordiamoci che in grave carenza di fondi, sarebbe forse il caso di rispolverare la ciclabilizzazione dei marciapiedi, più che la realizzazione di nuove piste.

Piuttosto, ma non c’era una qualche norma che diceva che il 20% degli introiti delle multe doveva essere destinato alle opere di ciclabilizzazione?

3 commenti:

  1. Le multe non si fanno e i soldi non ci sono, è semplice.

    RispondiElimina
  2. Ma io ne vedo fare tante... Magari non abbastanza, ma tante. Forse non le pagano!

    RispondiElimina
  3. prego pubblicare foto barbecue ciclo trasportabile. urgente.
    mad max

    RispondiElimina