giovedì 23 giugno 2011

Il ciclo dei rifiuti… la Waterloo della politica locale

Il Marziano si occupa di un ciclo particolare, quello dei rifiuti…
Da Napoli giungono notizie pessime.

Ma nel Lazio, e a Roma, stiamo tanto meglio? Per adesso sì, ma solo perché abbiamo (ancora per poco) la discarica di Malagrotta.

Ma se peschiamo nei titoli che escono sui giornali troviamo che:
- Malagrotta si è esaurita (in proroga) ed occorre trovare di corsa un’altra discarica;

- AMA deve 13 milioni di euro di premi non pagati per le assicurazioni dei mezzi alla compagnia assicuratrice del Comune;

- Il CDR (Combustibile da Rifiuti) preparato per l’inceneritore di Valmontone è fuori specifica e non può essere utilizzato, e pertanto l’impianto funziona a circa il 50% della capacità;

- Molti comuni (tra i quali quello di Roma) non pagano le discariche che stanno arrivando alla decisione di bloccare gli sversamenti;

- Roma viaggia su di una percentuale di riciclo intorno al 20% (comunque sotto il 30) a fronte di obiettivi nazionali intorno al 60%;

- L’Unione Europea sta aprendo una procedura d’infrazione perché i rifiuti a Malagrotta non vengono pre-trattai in modo adeguato…

Se c’e’ una Waterloo della politica locale, dell’amministrazione regionale nel Lazio è la gestione dei rifiuti. Che poi sarebbe una cosa tranquilla, basterebbe organizzarsi.

Ma, per esempio, la trattazione da parte dei Sindaci di Roma (ci metto anche Veltroni) è stata di ripo sdegnoso. Non si sporcano, secondo la tradizione che il mondo si divide tra chi sporca (i signori, che non si abbassano) e i servi (che puliscono). Mai visto un sindaco che si è fatto servo.

Mai visto un sindaco alla radio o in TV a dire: “Romani, quello dei rifiuti è un problema serissimo, che in più ci costa un sacco di soldi. Smettetela di fare gli zozzoni, buttate le carte nel cestino, e separate i rifiuti dal riciclato. E chi sgarra gi faccio un culo così” accompagnato dal raffinato e proverbiale gesto (magari alla radio non rende).

Mai vista una bolletta che separi la pulizia delle strade dalla gestione dei rifiuti.

Mai sentito nessuno che è venuto in TV a dire: “Se ricicliamo bene l’anno prossimo risparmieremo il 10% sulla bolletta”.

Nada de nada.

Inutile aspettarsi una strategia per la diminuzione della quantità di rifiuti, come una capillare diffusione dei prodotti “alla spina”. L’unica cosa che abbiamo avuto è stata la legge nazionale che ha finalmente vietato la vendita dei sacchetti di plastica non biodegradabili… Per fortuna!

E intanto la bolletta dell’AMA sale.

Con il valzer dell’IVA, è stato incamerato il momentaneo vantaggio del 10% dovuto di sconto sull’IVA. Adesso che l’IVA è tornata, non solo la ripaghiamo di nuovo, ma ci la paghiamo anche sul quel 10% di aumento che abbiamo avuto.

(Nella foto un classico romano: carta di riciclo accuratamente avvolta nella plastica prima di venire gettata… veramente roba da chiodi!)
Posted by Picasa

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