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In previsione della guerriglia urbana conseguenza i-n-e-v-i-t-a-b-i-l-e della manifestazione degli indignados a Roma, il Marziano ha pensato bene di evacuare la città in tempo, e di nascondersi nei boschi tra Trevignano e Oriolo, far from the madling crowd.
Il pomeriggio è stato fantastico. Partito dal parcheggio di Trevignano, sono risalito fino al sentiero Spallettoni, e poi di lì a Rocca Romana. Disceso verso la provinciale, ho imboccato la Calandrina fino al bosco di Oriolo e quindi ad Oriolo.
Ad Oriolo mi sono fatto un magnum al pistacchio, mentre mi riscaldavo sul sagrato della chiesa sono stato rimorchiato da Eleonora (una biondina di circa 4 anni, molto curiosa della bicicletta), e sono ripartito per tornare verso l’auto, pronto a fermarmi nel bosco qualora i tumulti nella capitale avessero tracimato.
La gita è stata stupenda. L’aria era molto fresca, viepiù rinfrescata da una tramontana montante. Il bosco deserto, a parte 4 cavalieri che sembravano usciti direttamente da “Trinità” (eppoi dicono che noi ciclisti siamo buffi). Peccato niente cinghiali… però che bello.
Insomma un pomeriggio incantato…
Dalla capitale, invece brutte notizie. Allo scaturire della violenza mia sorella mi chiama per chiedermi notizie della marzianina, che guida uno spezzone di corteo.
Per fortuna loro, grazie ad un serissimo servizio d’ordine, riescono a tenere alla larga gli infiltrati.
I disordini, dove sono successi, sono scoppiati inizialmente proprio tra gli stessi manifestanti, che cercano di fermare i black block. Purtroppo la Polizia non riesce ad intervenire (la maggior parte delle forze presidia i probabili obiettivi, tipo Camera e Senato) e il tutto degenera, come previsto sin dall’inizio.
Cosa c’entri questo con la politica e la soluzione dei problemi non ci è dato sapere.
Il menare le mani fa parte del DNA di un’aliquota di giovani maschi, la politica o la squadra sono solo una scusa. All’epoca mia erano gli autonomi, poi gli indiani metropolitani… cambiano i nomi, non la sostanza.
Quello che mi chiedo è perché qui –come per i disordini allo stadio- non si riesca ad isolare ed arrestare i violenti, in modo da poterli processare e sbattere i galera.
Non si isolano i violenti perchè fanno gioco al potere. la storia è sempre la stessa.
RispondiEliminaSe chi chiede il cambiamento è un feroce sanguinario, allora perde di credibilità e diventa un barbaro che rende legittima la repressione.
D'accordo, ma cmq i violenti "a pescindere" ci sono. Una volta si sfogavano nelle guerre vere (ce ne era sempre una ogni tanto), adesso dove trovano...
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