domenica 29 gennaio 2012

Se a Roma nessuno ci ringrazia

Cari amici ciclomobilisti, vi ha mai chiamato il Sindaco per ringraziarvi?

A me no. E neanche gli assessori all’ambiente, alla mobilità, ai lavori pubblici.

E non solo non ci ha mai chiamato ad uno ad uno (secondo loro siamo pochissimi), ma neanche c’e’ mai stato un gesto di apprezzamento pubblico, un incoraggiamento, niente. Anzi.

E perché Sindaco e Assessori ci dovrebbero ringraziare? Semplice perché stiamo portando avanti una soluzione di mobilità economica ed efficiente, dalla quale la nostra città ha tutto da guadagnare. Riassumiamo:

a) In un periodo nel quale si bloccano le auto per il particolato, noi non solo non contribuiamo ad aggravare la situazione, ma filtriamo l’aria con i nostri polmoni!;

b) Non facciamo rumore;

c) Non usuriamo le strade e la loro segnaletica. La segnaletica sulle piste svanisce per effetto delle intemperie e non delle gomme dei ciclisti;

d) Non ingombriamo i mezzi pubblici, così chi è costretto a prenderli li trova più confortevoli;

e) Non occupiamo posti di parcheggio

f) Dato che i ciclisti sono mediamente più robusti e più in salute degli altri utenti della strada, ci ammaliamo meno frequentemente, contribuendo alla produttività nazionale e a risparmi sulla spesa sanitaria. Inoltre frequentando poco i mezzi pubblici non contribuiamo al diffondersi delle epidemie di influenza;

g) Non aggraviamo la bilancia dei pagamenti consumando idrocarburi.

A fronte di tutto questo, nei paesi efficienti, quelli che cercano la crescita, la mobilità ciclabile viene incentivata. Qui ci basterebbe proteggerla. Già stroncare la seconda fila sarebbe un buon inizio.

Ancora aspettiamo che Alemanno si dia ‘na mossa.

Prossimamente: Roma vara un museo della Shoa che costa più dell’interop piano della ciclabilità, che non si fa per mancanza di fondi (?)… E questo dopo aver già fatto Macro e Maxxi… come diceva O.W.? “Datemi il superfluo, farò a meno del necessario”

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