I pedoni si lamentano spesso per i ciclisti sul marciapiede.
Personalmente mi capita spesso di salire sul marciapiede, però cerco di non
infastidire mai i pedoni, nemmeno se col guinzaglio del cane in realtà prendono
lo spazio di un’auto, non di una bici. E vado sempre lentissimo.
Tutti i pedoni che si lamentano dei ciclisti non tengono
conto dei comportamenti pericolosi dei loro “simili”, che spesso avvengono per
un semplice fatto: a differenza degli altri veicoli la bici è un mezzo
silenzioso, e le orecchie non bastano per evitarla.
L’ultimo caso, di un certo pericolo, mi è accaduto venerdì mattina,
mentre andavo in ufficio, a Via Piave. Percorrevo la preferenziale verso Via XX
settembre. Andavo tenendomi sulla destra. Mentre un taxi si accinge a superarmi
sulla sinistra, un pedone che camminava sul marciapiede, anche lui in direzione
XX settembre, quindi dandomi le spalle, per evitare altri pedoni provenienti
dalla parte opposta mi è improvvisamente sceso sulla strada.
Ero troppo veloce, inutile frenare. Non potevo scartare a sx
per via del taxi, quindi sono riuscito ad allargarmi appena appena, evitarlo di
misura (non più di 1,5 mm) e ributtarmi sulla dx mentre il taxi mi raggiungeva
(credo anche lui si sia allargato).
Non ho neanche avuto il tempo di spaventarmi.
Dico soltanto che quando i pedoni si lamentano dei ciclisti,
dovrebbero anche pensare che anche noi abbiamo le nostre lamentele.
io ho sempre detestato suonare ma da quando vado in bici ho scoperto che è una necessità: faccio paura!
RispondiEliminae non solo per l'aspetto zombesco della mattina presto ma proprio perché come dici tu mi aggiro silenziosa per le strade
anche se non vado quasi mai sui marciapiedi (i pedoni hanno già tanto problemi e così poco spazio...) mi rendo conto che avvicinandomi alle strisce, incroci, uscite parchi ecc ecc devo scampanellare sennò spesso e volentieri me li ritrovo voltarsi all'improvviso trasaliti,
anche se poi quasi sempre finisce che si fanno una risata...