martedì 19 giugno 2012

Il vero problema rimane il furto


Più vado avanti e più mi convinco che il vero ostacolo alla diffusione della ciclabilità a Roma  non è il traffico, non sono i rischi, non è la mancanza di piste ciclabili, ma molto banalmente, l’impossibilità di tenere una bicicletta parcheggiata sotto casa come facciamo con l’automobile.

In  effetti cosa rimarrebbe del mercato dell’auto se non potessimo lasciare l’auto parcheggiata per strada? Per esempio nella mia vita adulta autonoma, dico dal 1986, non ho mai messo la macchina in garage.

Non ho mai avuto automobili particolarmente scintillanti,o nuove. Ma tutte erano perfettamente funzionanti e in grado di fare il loro mestiere come la maggior parte delle altre auto intorno a me. Avrei potuto farlo con le biciclette?

Sicuramente no.

Non si riesce a lasciare una bicicletta, per quanto vecchia e scalcagnata, permanentemente legata ad un palo per strada. Arriva sempre il momento (nel giro di qualche mese) che qualcuno se la piglia e se la porta via, oppure ne smonta qualche componente.

D’altra parte, prendiamo una famiglia di quattro persone che usi le biciclette per spostarsi a Roma… mica può tenersele a casa… ci vuole una stanza per le biciclette! E comunque, anche se avesse la stanza, non si possono portare le bici su e giù per molte rampe di scale. Occorre passare per forza alle pieghevoli.

Si dirà… ma allora ritorniamo ai garage, non dovrebbero costare molto per le biciclette.

Anche qui c’e’ un problema.

Innanzitutto i garage che ospitano le biciclette sono pochi. Inoltre, gran parte dei vecchi garage sono stati convertiti a box, che semplicemente non hanno alcun minuscolo posto per le biciclette. Le sistemazioni di fortuna –comprese le cantine- si rivelano vulnerabili ai ladri, per non parlare dei cortili. Sappiamo tutti che ci sono ladri specializzati nel seguire biciclette di valore e “pizzicarle” in questi posti.

Che fare allora?

Una ricetta non ce l’ho. Di certo il furto di biciclette dovrebbe essere considerato socialmente dannoso, e il ladro di biciclette non dovrebbe continuare ad essere considerato come un piccolo imprenditore, ma come un delinquente che nel suo piccolo crea un danno serio agli individui e alla città.

Quindi un maggiore impegno a stroncare almeno l’industria del furto, ovvero quelle organizzazioni che fanno incetta di biciclette per rivendersele ai loro paesi d’origine. Inoltre considerare il ladro di biciclette nella reale dimensione della sua pericolosità sociale.

La prima cosa dovrebbero essere condannati ad estesi periodi di lavori forzati di costruzione di piste ciclabili e ripitturazione di segnaletica orizzontale. Gli stranieri dovrebbero essere, dopo tale periodo, rispediti immediatamente ai loro paesi d’origine. Inoltre la recidività dovrebbe essere punita in maniera molto seria.

Si dirà, ma alla fine è solo microcriminalità… certo, però tenete conto che un ladro che si porta via 100 euro di bicicletta, vi fa lo stesso danno individuale di un sindaco che si fotte 250 milioni di euro, o di un politico nazionale che si frega 6 miliardi di euro…

5 commenti:

  1. Come non essere d'accordo? Io non pedalo e uso la bici solo al mare, ma un mio amico ciclista serio è esasperato. Tra bici da corsa e ferracci gliene hanno rubate almeno 5 da che lo conosco, e all'ultima è almeno la terza volta che rimette la sella.
    Non è POSSIBILE vivere così.

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    1. hai ragione. dovremmo farci sentire... cominciamo a fare pressione...

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    2. hai ragione. dovremmo farci sentire... cominciamo a fare pressione...

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  2. A me negli anni ne hanno fregate 5. Ho una bici di "rappresentanza" che sono costretto a portarmi tutti i giorni su e giù per tre piani, la lascio sul pianerottolo a buon cuore dei condomini. Ne avevo un'altra di ordinanza che tenevo legata al palo e se la sono fregata lo scorso mese. E' come dici tu se è bella se la fregano per rivenderla se è un ferro vecchio ( come la mia ultima ) se la fregano per venderla a peso.

    claudio

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  3. Concordo su tutto, tranne che su quel "gli stranieri". E' così scontato che chi ruba non sia italiano? Purtroppo ancora nel 2012 bisogna leggere di queste cose...

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