giovedì 14 giugno 2012

Il collaudo della metro B1


Prima di partire per la capitale dei Belgi, ho pensato bene di collaudare almeno un pezzetto di B1.

L’idea iniziale era di presentarmi alle 5 e 30 a Conca d’Oro con la bici pronta da ripiegare, ma i casi della vita e una certa sonnolenza che ancora mi prende intorno alle 5 di mattina, alla fine mi hanno fatto optare per una soluzione che alla fine si conciliasse con gli altri impegni della giornata.

Ho collaudato la tratta Castro Pretorio/Libia  e ritorno, e qui sono le impressioni del viaggio.

A Castro Pretorio tutto uguale, a parte che ho dovuto aspettare la seconda metropolitana, correttamente informato dal cartellone… che però non sembra essere abbastanza, infatti alla stazione Libia sono stato l’unico a scendere perché andava effettivamente lì, tutto il resto del treno (sono rimati a bordo non più di 4 persone) è sceso perché non aveva capito che era stata aperta la B1.

Prendo Libia come esempio valido anche per le altre stazioni… di un bello stile Apple Store, sono proprio l’emblema del progresso, specie se uno la confronta con la stazione Cavour. Tutto in colore chiaro, un grigetto chiaro chiaro, perlaceo.

Sono contento d’averla vista pulita… spero che questo sentimento di reverenza che mi ha ispirato tenga a bada anche i pennarellisti e gli sputatori di gomme da masticare sul pavimento, che finiscano tutti sotto i treni della metro! Peraltro anche quando entra in stazione uno dei treni vecchio tipo (quelli tutti rovinati dai writers) uno ha paura che la stazione si sporchi. Chissà quanto olio perdono sugli immacolati binari…”

Ma la caratteristica saliente della stazione è che è en plein air (quasi). Non è proprio come le stazioni di Ostia Lido, ma una specie di altissima chiostrina porta luce da Viale Libia fino al livello dei binari. Se qualcuno ci pianta una buganvillea in un vaso viene fuori un rampicante da 40 m.

Eh sì, perche l’altro dato tutto particolare è che scesi dal treno, per arrivare la livello del terreno ci vogliono dalle 7 alle 5 rampe di scale mobili (i binari sono sovrapposti). Visto che ogni rampa sono circa  due piani di palazzo, parliamo di 14 piani,  diciamo 40 m sotto il livello.

Tutto bellissimo, ovviamente, ma comunque ci vogliono un bel po’ di minuti per venirne fuori.
Minuti che si aggiungono all’attesa del treno, in quanto per adesso si parla di un treno ogni 8 minuti. Per dare un’idea lo stesso tempo di un buon bus e metà dell’intervallo tra due treni per FCO.

Bilancio finale: bellissima e comodissima sulle distanze medio-lunghe. Sui tragitti brevi i tempi presi sull’orologio sono piuttosto espansi. Da tutto Viale Libia, se vai alla Sapienza o alla stazione termini, secondo me la bici continua ad essere conveniente.

Ciò non toglie che l’espansione della rete metro rappresenta veramente un grande passo avanti. Basti pensare alle possibilità che ci sono di usare la metro per raggiungere o tornare sia da Termini che da Ostiense.

Comunque, se sulle brevi distanze non può competere con la bicic, comunque  non c'e' proprio alcuna scusa per continuare ad usare l'auto.

2 commenti:

  1. Dimenticavo una scala mobile che cigolava

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  2. La mia "odissea" da Conca d'Oro a Termini
    http://dalsellino.blogspot.it/2012/06/viaggio-nella-metro-b1.html

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