domenica 7 ottobre 2012

Norchia, una gita alquanto anomala...


Sì, sono proprio contento di questa giornata da guida.

Innanzitutto nessuno ha forato... E questo fa parte della parte positiva, essendo in 10 non era scontato.

Secondo il treno che ci ha portato a Vetralla, il Cicoappuntamenti Express, è proprio diventato un ciclotreno, un monumento viaggiante al ciclismo a due ruote a pedali... come potete vedere nelle foto, le biciclette arrivavano ai finestrini.  

Spero che le FS fiutino presto il nuovo mercato e ci aiutino a farlo crescere.
Terzo, la gita è stata molto bella, con un favorevole rapporto godimento/fatica. Il percorso è vario, con tratti di bosco, campi con bellissima vista verso Viterbo o Civitella Cesi, con Montefiascone sempre stagliato verso il cielo.

Le nuvole, presenti ma sempre luminose, ci hanno schermato dal gran caldo e dalla voglia di andare al mare, al contempo evitando di innaffiarci.

La gita ha compreso anche una bella escursione a piedi tra le tombe etrusche e i resti medievali ch ancora popolano la forra. Un itinerario da fare...

A dispetto delle previsioni iniziali la compagnia si è equilibrata su di un tranquillo 5 + 5 (maschi + femmine) che ha evitato squilibri particolari. Grandi assenti Marco e Sabrina, che speriamo non abbia rinunciato all'aereo per tornare a Palermo.

Di questi 9 (oltre a me) ben 5 mi erano sconosciuti, Daniela, Cateno, Agnese, Lorenzo e Christian. Dopo averli fatti bere Agnese e Cateno hanno confessato di essere di natura amici mascherati da cicloappuntamentisti...

La prima sorpresa della giornata è stata, appunto, il treno pieno di biciclette all'inverosimile. Un encomio al capotreno che si è dimostrato amico dei ciclisti e non privo di inventiva... Speriamo, appunto che Trenitalia capisca e incentivi il cicloturismo.

La gita si è snodata senza eventi fino alla necropoli, dove ci siamo saziati di cultura con una bella escursione e di cibo, con un sobrio, ma gustoso, ciclopicnic.

Forse la digestione ci ha un po' svantaggiati, perchè da lì sono cominciate le disavventure. Prima sono caduto (da fermo) io, finendo con il ginocchio esattamente sullo specchietto, che ne è uscito frantumato.

Dopo qualche chilometro Crhistian ha accusato acido lattico e rigidità alle gambe... era alla sua prima uscita dopo 20 anni di fermo. Purtroppo c'ero solo io con la traccia, e non ho potuto rimanere indietro con lui. In compenso ha raggiunto la Cassia e si è avviato a piedi verso  la stazione, dove aveva lasciato la macchina. 

Da pensare, perchè se fosse stata una ragazza non l'avremmo certo mandata da sola!!!

Dopodichè la mia bicicletta ha ricominciato a fare le bizze, e la pedivella sinistra, cambiata meno di un anno fa insieme a tutto il movimento centrale, ha cominciato a fare le bizze allentandosi. prontamente soccorso dalle magiche brucole di Cateno, purtroopo non ho potuto fare altro che ritardare l'inevitabile conclusione.. il distacco della pedivella dall'asse, che però è avvenuto a difficoltà superate sull'ultimo pezzo di tre chilometri di Cassia.

Parte del residuo l'ho coperto spingendo la bici, e parte l'ho fatto in draisina, ovvero a cavallo della bicicletta, spingendo con i piedi come di dandy dell'800!

Domani vado a parlare con il meccanico!!!!!

Il ritorno ha riservato un'altra sorpresa: nella fretta dei saluti, Lorenzo e Laura hanno lasciato sul treno, a noi, tutti gli effetti personali, che Uta ha ridato loro a Ostiense... Che sbadatoni.

Una bella gita, con un ottimo rapporto godimento/fatica. 

Qualche riflessione sulla vulnerabilità della bicicletta, e soprattutto che occorrono almeno due persone con la traccia sul GPS per garantire un ritorno sicuro!

 


 S

1 commento:

  1. dalle parti mie però pure un percorso che non ho mai fatto, niente pioggia, pure i resti etruschi...

    veramente peccato che gli impegni familiari mi hanno obbligato da tutt'altra parte.
    Sarà per la prossima vola, spero!
    E a Norchia mi toccherà andarci in solitaria...
    ma quel ponticello stile Indiana Jones era un optional o un passaggio obbligato????

    ciao da M. l'elettricista :-)

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