sabato 30 marzo 2013

Buona Pasqua in umido… l’anno dei pantaloni impermeabili


Se dovessi fare una classifica degli  accessori da bicicletta, nell’inverno 2012-2013, assegnerei sicuramente il primo premio ai sovra pantaloni impermeabili, accessorio praticamente obbligatorio per tutto l’autunno, l’inverno e –pare- anche per la primavera.

Di acqua ne ha fatta tanta, ma non ha fermato il prode Marziano che, complice anche l’indisponibilità della fida Astra per ragioni ambientali, ha fatto di necessità virtù, affrontando con sprezzo del pericolo le tempeste di questi mesi.

In effetti per questo inverno ho messo in linea un guardaroba molto equilibrato, che mi ha permesso di mantenere un aspetto presentabile sul posto di lavoro, pur continuando ad usare la bici praticamente tutti i giorni, compresi gran parte di quelli di pioggia.

Innanzitutto l’intimo: ho assunto come standard le mutande con fondello light spugnoso (il tipo da 5€ di Decathlon) e la maglietta intima retata, alternando quella di decathlon ad una molto più nobile Biotex.

Assicurato un sottostrato antisudore e confortevole, la tenuta da ufficio è stata costituita da pantaloni di velluto, camicia maniche lunghe e cravatta e giacca di velluto o di tweed. In effetti ho fatto una Tweed Ride praticamente ogni giorno lavorativo.

Visto che ero già bello coperto, come tenuta “esterna ho utilizzato i pantaloni antipioggia anche nei giorni assolati ma di gran gelo, ed un gilet imbottito sopra la giacca di velluto, per proteggere il busto ma lasciar disperdere l’eccesso di calore dalle braccia. 

Nei giorni di relax (venerdì e tra le feste) ho sostituito la giacca con un maglione, ma portando sempre sotto camicia e cravatta.

La pioggia continua, quindi credo che ai pantaloni non potrò rinunciare.

Sopra il tutto ho messo praticamente tutti i giorni il giubbotto ad alta visibilità (GAV).

Nei giorni di pioggia, o in quelli di vento veramente gelido, ho aggiunto il poncho con maniche di Decathlon,  quello leggerissimo, il cui verde bimbo marziano aiuta anche a farsi notare e quindi non richiede il GAV.

In testa il casco, e, in caso di pioggia, il cappuccio del poncho di decathlon. Alle mani guanti da sci di qualità infima, ma con il vantaggio di essere caldi e praticamente impermeabili.

In questa tenuta mi sono trovato benissimo. 

Di fatto non ho sudato quasimai, anche perché in città tendo ad adottare un’andatura “da passeggio” al limite della sudorazione. Ovviamente quando fa più freddo vado molto più veloce. In ufficio il velluto è sempre andato bene.  

Al rialzarsi della temperatura ho  rinunciato al gilet imbottito. A queste temperature Il GAV protegge il busto abbastanza bene.

Della collezione primavera-estate parleremo in un prossimo post. 

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