A terra c'era un cestone per la spazzatura, di quelli tondi in ghisa pesantissima.
Accanto al cestone c'erano, appunto,k due vigilesse in divisa e due addette alla spazzatura in tuta arancione fluorescente.
Le due fluorescenti stavano cercando di tirare su' il cestone, le vigilesse le guardavano un po' in disparte, badando a tenere bene stretti i libretti delle multe, ma senza accennare a partecipare all'operazione di ripristino dei luoghi.
Le vedo e mi fermo.
Sì, perchè la pista è piagata da questi cestoni dell'immondizia messi proprio sulla pista. Un paio di volte ho provato a spostarli, ma pesano un sacco, diciamo una trentina di chili almeno, per cui l'operazione non mi è riuscita "al volo".
Quindi, mi sono preoccupato di vedere se potevo dare una mano a tirare su il relitto...
L'impatto inziale è stato di diffidenza, soprattutto dalle vigilesse. Chiaramente optavano per lasciare tutto a terra, tipico disfattismo da vigile romano.
Insomma, scendo dalla bici e mi avvicino... Le due "scopatrici" accettano volentieri l'aiuto. Ci mettiamo in tre e, memore della non più giovane età, fletto le gambe e mi metto in posizione per evitare il collasso della spina vertebrale.
La trazione viene perfetta e il cestone torna al posto suo, proprio sulla pista. La schiena ok.
Faccio presente che bisognerebbe toglierlo, ma il consiglio non è acccolto sul serio. Saluto tutti e me ne vado, accompagnato dal ringraziamento delle scopatrici.
Le vigilesse, debbo dire, rimangono molto sulle loro...
L'idea che mi faccio, purtroppo, conferma la mia convinzione sul Corpo dei Vigili urbani... un po' troppo per se' stessi, un po' poco per la città.
bravo marziano, così si fa nei paesi civili, aiuta che lo stato (comune, land, county ecc) ti aiuta!
RispondiEliminal'amico elettricista
PS quando ripassate dalle mie parti?