Vedere i ciclisti da dietro il volante di un'auto cambia un po' la prospettiva, ma è bene ricordarsi che prima si è ciclisti, poi automobilisti. E anche quando siamo dietro al volante di un auto (e specie di un SUV) possiamo aiutare moltissimo i nostri amici.
La prima cosa che possiamo fare è di dare l'esempio, di "guidare bene", ovvero di ricordarci cosa ci aspettiamo dagli automobilisti e quindi comportarci di conseguenza. Primo fra tutti, quando incontriamo un ciclista lo superiamo con calma e tenendoci alla larga, senza inveire perchè va piano e ingombra la strada (è solo 5 minuti che ho ri-preso l'auto e già mi stanno sul c... i ciclisti...)
La seconda è cercare di non lasciare l'auto in seconda fila. Pena la perdita del diritto di baccajare quando lo fanno gli altri.
La terzaa è rispettare i limiti di velocità, Andare a 50 all'ora sugli stradoni romani, dalla tangenziale a Via dei Monti Tiburtini, al Lungotevere o addirittura sulla Colombo, è molto impegnativo. Tutti cercano di sorpassarti, poi se uno ha una macchina da pecoraro come la mia (Astra bianca '93 targata VT) è peggio che se andassi in bicicletta. Proprio non ti considerano.
Però basta trovare uno che la pensa come te, improvvisamente gli altri cominciano a capire che stai proprio a 50 all'ora, e una buona parte si adegua senza scalpitare. Anzi, direi che si sente rilassato.
Più interessante di tutte e farsi la zona 30. Il Sindaco non la impone. Beh, io me la faccio quando vado in macchina e procedo a 30 all'ora per tutte le strade residenziali. Certo, solo quando vado in auto, ma almeno per gli altri ciclisti è già qualcosa.
Anche perchè se tu vai a trenta, in genere tutti quelli dietro di te vanno a trenta e quindi, per qualche decina di secondi, si genera la zona 30. Anzi, per l'appunto, noi ciclisti dovremmo mettere l'adesivo I love 30 più sulla macchina (che ce l'ha) che sulla bici. E comportarci di conseguenza.
Tutto bene? NO! Due grandi difficolta':
a) per andare veramente a trenta all'inizio devi tenere d'occhio il contachilometri. E quello il momento pericoloso, quando -andando a 30 spaccati- rischi l'incidente per guardare il cruscotto più che la strada. Poi impari (2000 rpm in seconda, 1400 rpm in terza. 50 all'ora 1200 rpm in quinta, ovviamente solo in pianura).
b) alcuni automobilisti -proprio come succede quando andiamo in bici- fanno pazzie pur di superarti. Così qualche ignaro pedone, che approfitta della tua velocità per attraversare sulle strisce, rischia di essere stirato dal tizio che ti sorpassa furibondo voltandosi a vedere che faccia ha l'idiota che va così piano... insomma per comportarti bene metti a rischio gli altri (provare per credere...:-))
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