Improvvisamente è apparsa l'instant pista della Nomentana.
Che, se ho capito bene, è un nuovo progetto per la pista della Nomentana.
Dal progetto che si vede, la migliore definizione è Corta, Maledetta e Subito.
Le parti del progetto che ho visto fanno un po' rizzare i capelli. Il pensiero corre alle peggiori realizzazioni romane tipo lo snodo di viale Parioli, dove per fare cinquanta metri di collegamento verso Via della Moschea, cambi lato della strada tre volte (semafori compresi).
L'attraversamento dell'incrocio di Via S. Angela da Merici fa in particolarmente senso. Sembrerebbe che la pista si interrompa per permettere alla strada di voltare a destra. per cui i ciclisti che scono da Roma si trovano ad andare dritti su di una corsia che gira a dx, mentre quelli che entrano a Roma si trovano semplicemente contromano.
Poi tanti attraversamenti di passi carrabili dove ovviamente la ragione la hanno i passi carrabili...
Vabbè, il vero problema che ci dobbiamo porre è: come, nel 2014, è potuto succedere tutto questo.
E ancora, la priorità assoluta di avere un gruppo di progettisti bravi a fare le piste.
E infine l'ultima: non è detto che una buona pista possa convivere con le auto... ogni tanto un po' di spai agli automobilisti va preso.
"come, nel 2014, è potuto succedere tutto questo"
RispondiEliminaE' esattamente la domanda che mi sono posto, ma mi rispondo anche facilmente non c'è un pensiero comune sull'argomento.
Se puoi riguardati i filmati del convegno alla Fiera di Roma... dove avanzavo il dubbio che ne i PD né M5S avessero chiaro cosa fare, e che la progettazione delle piste era fatta con i piedi.
Lo hanno detto anche altri ma poi nei fatti hanno pensato ad altro, per non parlare di chi ancora incontra l'amministrazione, senza relazionare, per fare cosa non è assolutamente chiaro.