venerdì 23 maggio 2014

Ma dove finiscono i ladri di biciclette?

Sul CdS di ieri, cronaca romana, un articolo dava il resoconto di un furto sventato a Prati. Ricorda un post precedente!

Un cittadino XXX di nome CVVC di 59 anni ha rubato una bici tagliando la catena con una tronchese.

Nell'allontanarsi ha commesso un errore fatale, passando di fronte al padrone della bici, che ha riconosciuto la poverina e ha iniziato, aiutato da altri colleghi, l'inseguimento.

Inseguimento che si è concluso felicemente con il recupero della bici e la cattura di CVVC che è stato riconsegnato sano e salvo alle forze dell'ordine  per l'arresto, "rinunciandi a farsi giustizia da soli" ovvero a dargli un po' di botte. Magari ci hanno pensato le forze dell'ordine.

Fin qui tutto bene.

Giornalismo più interessante sarebbe andare  a vedere cosa è successo a CVVC, e dove si trovi in questo momento.

Infatti, non mi stupirei se si venisse a sapere che CVVC è un delinquentello abituale, con svariati precedenti penali, senza fissa dimora o in un campo xxxx (la cittadinanza è PROPRIO quella), e che è stato rimesso in libertà immediatamente "con l'obbligo di firma".

Il che significa che riprende a rubare le biciclette tra una firma e l'altra.

Vabbè, mi sarebbe proprio piaciuto saperlo.

Vero giornalismo, purtroppo non va tanto di moda.

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