martedì 2 dicembre 2014

Bibiana, una ciclabile lunga due giorni...

Bibiana, cosi'  rapidamente  come sei apparsa, sei scomparsa...

Neanche il tempo di provarla, a causa della pioggia battente, che l'asfalto e' diventato piu' scuro di prima... peccato. "Fossero cosi'  solleciti nel farle le piste".

Pero'  va detto che la reazione era giustificata dal possibile uso della pista come contraflow. Un'Amministrazione, anche disposta a chiudere un occhio,  non poteva tollerare tale rischio.  Da andare tutti in galera.

Per parte mia la situazione mi aveva dapprima divertito, poi un po' impensierito.  Infatti la pista, al di la' delle buone, anche ottime,  intenzioni, avrebbe reso la vita difficile a chi l'avesse percorsa  nel senso giusto, dovendo poi  girare a sx verso Castro Pretorio.

La foto mostra come tale possibilita' non fosse stata presa in considerazione,  preferendo puntare all'asse San Lorenzo. Un malizioso, non certo io, potrebbe vedere in questo una spiccata tendenza al punto di vista strettamente personale.

Facendo presente il problema uno dei fan mi ha suggerito un rimedio molto piu' rischioso del normale percorso... un altro ancora mi ha addirittura detto che non era obbligatorio usare la pista, potevo stare in mezzo alle macchine... Si', ma voglio avere alla mia immediata destra il marciapiedi.

Allo stesso tempo un robusto flusso di ciclisti contro traffico avrebbe creato un bel po' di problemi, in quanto in caso di incrocio il flusso di ciclisti si sarebbe dovuto allargare oltre la linea bianca,  invadendo un territorio ormai assegnato in maniera innegabile all'auto.

Tutto cio' ormai non c'e' piu'... Ma, alla fine, cosa possiamo imparare da questa vicenda? Varie lezioncine:

a) dipingere, l'attivita' manuale e ludica,  e' facile e divertente, mentre concepire flussi di traffico ciclistico dove le configurazioni non sono standard e' molto piu' difficile, sicuramente non immediato;

b) la consultazione e' fondamentale in quanto significa vedere il problema da piu' punti di vista;

c) le azioni concrete meritano sempre rispetto... nel senso che la critica dovrebbe essere sempre costruttiva;

d) prospettiva legale: non importa quanti incidenti eviti una pista ciclabile, basta che contribuisca a provocarne uno e sei incriminato... Questo teniamolo sempre in mente quando critichiamo i tecnici che non applicano soluzioni ardite

e) Attenti alle foto.... Ci fosse stato un incidente sulla o accanto alla pista, quel signore con il secchio in mano che si intravede nelle foto avrebbe passato un sacco di guai..

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