giovedì 8 gennaio 2015

Il ciclolaicista: per adesso i terroristi vincono...

Si sta dicendo che l'attentato di Parigi sia un po' l'undici settembre europeo. 

Non è vero, è peggio dell'11 settembre. 

Non voglio essere frainteso, dal punto di vista quantitativo non c'è paragone. Però l'undici settembre, a New York, i terroristi hanno sparato nel mucchio.

Invece a Parigi, sono stati colpiti alcuni esponenti della cultura occidentale, degli inveterati anticlericali. E' stata un'operazione selettiva, che ha confermato una cosa che aleggia nell'aria: dell'Islam non si può parlare male. Il profeta non può essere deriso. Figuriamoci Dio.

I terroristi hanno riaffermato che a parlare male dell'Islam, a deriderlo, si va in cerca di guai. Non siamo più liberi di farlo nemmeno a casa nostra, dove abbiamo sconfitto il nostro clericalismo. 

E' una cosa che tutti sappiamo, tanto è vero  che lo vogliamo ammettere o no, siamo diventati tutti circospetti. Dai governanti che hanno timore di rappresaglie contro le ambasciate da parte di folle inferocite, ai direttori di giornali che hanno paura di perdere la pubblicità dei gruppi legati economicamente e paesi arabi.

Per questo sarebbe molto importante dare una risposta corretta e dura.

Una risposta che deve trasudare di laicità, e deve essere capace di mettere in discussione le convinzioni religiose delle persone. Non ne posso più di sentire i musulmani che mi dicono che l'Islam non è violenza.

Non ne posso più perché anche se loro hanno personalmente buone intenzioni, alla fine la loro religione ha il suo centro in una nazione dominata da una monarchia di stampo medievale che si appoggia ad un clero anche peggio, che reprime con la forza qualunque istanza di laicità.
E vogliamo parlare dell'Iran? 

Quindi, tanto per cominciare,  mandassero la loro religione a quel paese, tanto essendo adulti non può far loro che bene. Non basta lanciarsi dal terrorismo. Devono anche abbracciare pienamente la libertà di non essere religiosi, e farla abbracciare ai loro referenti.

E anche i "nostri". Basta con il nauseabondo "dialogo interreligioso". Se siete talmente deficienti che la religione non vi fa andare d'accordo con i vostri simili, allora datevi una chiodata. Mettete da parte la religione e parlatevi, andate al cinema, divertitevi assieme. Ma basta con le tragiche idiozie.

Poi non ne posso più di sentire persone che dicono che Dio non si offende con le vignette. Questa è una questione tra persone, Dio non c'entra nulla.

Insomma, siamo già partiti male...  infatti nessuno dei giornali che ho visto ha pubblicato vignette veramente forti contro la religione. E nessuno intende farlo, nemmeno adesso che non sarebbe un'offesa, ma una cosa assolutamente comprensibile, tanto per far capire a tutti, in maniera chiara, da che parte stiamo. 

Adesso tutti hanno paura, anche se non lo dicono.

I nostri comportamenti sono cambiati

Per adesso. i terroristi vincono.

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