Fino a tutta la scorsa estate e' stata una delle cicliste piu' assidue di Roma. Forse la decana.
A 89 anni suonati continuava ad usare la bici per le vie del centro. Una passione che aveva condiviso con il marito Gianni e il figlio Cesare. Come diceva ultimamente , adesso che ho difficolta' a camminare la bici e' la mia salvezza.
Solo da un po' di tempo, ormai prossima ai 90, aveva smesso di andare in sella, ma continuava ad utilizzarla come appoggio sugli sconnessi sampietrini intorno a Piazza Farnese.
Il 18 marzo l'aveva appena lasciata legata ad un palo su corso Vittorio, quando a Largo Argentina si e' verificato l'imprevisto imprevedibile.
Infatti non sono state le auto a falciarla.
Mentre camminava sul marciapiedi le e' saltato addosso il cane di uno sbandato che l'ha fatta cadere a terra. Il risultato, un femore rotto. Al Fatebenefratelli l'hanno operata il giorno seguente.
Un'operazione molto rischiosa per via del cuore, ma che aveva affrontato con coraggio. Operazione riuscita, gia' cominciava a rimettersi in piedi, circondata dall'affetto dei figli e dei nipoti (i bisnipoti erano ancora troppo piccoli per l'ospedale).
Purtroppo nella notte tra sabato e venerdi' qualcosa e' andato male e la mattina non si e' svegliata.
Solo dopo ci siamo accorti che ci aveva lasciati esattamente 75 anni dopo a morte di suo fratello Achille.
L'inaspettata fine, anche nella sua amarezza, ha comunque risparmiato a lei e a tutti quella parte di vecchiaia che fa paura.
Con Marisa e' scomparsa una donna di una forza esemplare, che ha avuto una vita piena, purtroppo anche di dolore.
Con lei Roma ha perso la sua decana della bici.
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