Nel mondo non ho mai visto una strada che attendesse una pista ciclabile come Corso Trieste! Giuro.
Praticamente la attende da quando i pini erano bassi bassi (circa 1930), ma poverino nessuno gli ha mai dato retta. Ogni volta che se ne è parlato sono piovute critiche feroci.
Pero' questa volta non tanto dagli automobilisti, che non perderebbero posti di parcheggio se non in misura esigua, ma dai paesaggisti, e quartierocoppedisti che vedono un oltraggio una pista ciclabile passare all'ombra dei pini... neanche fosse l'autostrada Roma-Latina.
In realtà più che di raffinati quartierocoppedisti Vanvitelliani si tratta di quelli che storicamente usano l'aiuola centrale come cacatoio dei loro amici a quattro zampe. Con la pista (che comunque non prenderebbe tutta l'aiuola) potrebbero trovarsi a non avere tutta l'aiuola per loro, e addirittura cambiare cacatoio, e non è così facile in zona.
Ora la sentenza di morte a carico degli storici pini ha riaperto di prepotenza la partita. Non che i pini fossero un ostacolo per la pista, ma adesso è sicuro che andranno per la maggior parte tagliati e ripiantati. Insomma al corso verrà fatta la proverbiale "boccia", con sconvolgimento delle aiuole per togliere radici e ceppaie e ripiantare le nuove essenze.
Ebbene quale migliore occasione per farci ANCHE una pista magari una di quelle fatte in terra battuta e resina ecologica, che lascia passare l'acqua!
La pista sfioccherebbe dalla ciclabile nomentana e arriverebbe fino a Piazza Annibaliano, fermata Metro B1, collegando nel percorso scuole come Giulio Cesare, Avogadro e Settembrini.
Consentirebbe anche l'uso sicuro di Corso Trieste anche ai monopattini, levando (e non è poco) dalle palle degli automobilisti tutti questi mezzi sempre più numerosi e francamente fastidiosi... e soprattutto consentirebbe di usarli ad un sacco di studenti, scaricando la strada di traffico e anche i mezzi pubblici.
Insomma, sono vantaggi per tutti, dobbiamo cogliere e far cogliere all'amministrazione e al secondo municipio questa palla al balzo.
Facciamola allora... ma c'è un'altra strada che attende da anni la sua pista, un poco più centrale...via di san gregorio, mezzo chilometro tra FAO e Colosseo... sindaci su sindaci l'hanno promessa
RispondiElimina... e per andare dalla ciclabile di Caracalla fino a via dei fori chiusa al traffico tocca ancora scegliere tra lo slalom con turisti e ambulanti sui marciapiedi, illegale, o mischiarsi con auto scooter pullman che corrono come a Monza...
e allargate un marciapiede di 2 metri e abbiamo questa ciclabile,manco fosse il ponte di Messina!