Come previsto il 25 gennaio scorso, l’onda lunga della politica nazionale ha raggiunto il Comune di Roma. Il nuovo sindaco, Gianni Alemanno, ha battuto (ma si può dire messo ko) Rutelli al ballottaggio, ponendo fine a quasi 15 anni di governo del centro sinistra a Roma. Come sia stato possibile un’inversione così secca tra primo e secondo turno, credo sarà oggetto di profondo dibattito nei mesi che ci attendono.
E’ invece il momento, questo, di fare i migliori auguri al nuovo Sindaco, che governi bene la città e la diriga verso un futuro di miglioramento. Ne abbiamo sicuramente bisogno tutti, (…chi ha bisogno di un peggioramento?) sperando che venga mantenuto quello che di buono è stato fatto in questi anni.
Ovviamente, in questo sito parliamo di biciclette. Quale sarà l’atteggiamento della nuova giunta? Il programma di Alemanno sulla mobilità (per quello che ne posso capire io) è ineccepibile, ma purtroppo non nomina le biciclette. Non è un buon segno, ma neanche uno cattivo.
Dopo 15 anni di parole e buone intenzioni la ciclabilizzazione di Roma aveva preso l’avvio: Speriamo che la nuova giunta continui questa opera. Purtroppo tra molti dei sostenitori si respira un’aria di riscossa dell’automobile, a partire dalla rimozione dei cordoli, che pure sono l’unico strumento per aumentare la velocità del mezzo pubblico.
Sta di fatto che il nuovo sindaco si deve confrontare con la realtà del prezzo della benzina molto alto che sta cominciando ad incidere sul traffico. Calano le vendite ai distributori, aumentano gli utenti del mezzo pubblico. Quindi diventa prioritario garantire, e magari incrementare la velocità commerciale degli autobus.
In questo panorama la bicicletta ha tutto un ruolo da svolgere. Nella versione tradizionale, o elettrica, può rappresentare la mobilità privata a basso costo che ci fa recuperare efficienza. Se poi si realizza la rete di piste, almeno quelle che non distruggono parcheggi, allora abbiamo anche disturbo zero per i patiti delle auto… Cosa si vuole di più dalla vita?
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