Dal messaggero del 23 marzo:
LATINA (22 marzo) - È stato arrestato per omissione di soccorso un cittadino romeno di 58 anni che questo pomeriggio, mentre percorreva in bicicletta la via Nettunense, ad Aprilia, ha tagliato la strada ad un motociclista.
LATINA (22 marzo) - È stato arrestato per omissione di soccorso un cittadino romeno di 58 anni che questo pomeriggio, mentre percorreva in bicicletta la via Nettunense, ad Aprilia, ha tagliato la strada ad un motociclista.
Il centauro, originario di Marino, è uscito fuori strada finendo contro un muretto lungo la carreggiata e si trova ricoverato in prognosi riservata alla clinica Città di Aprilia.
Il ciclista invece è scappato senza prestare soccorso ed è stato ritrovato qualche ora dopo in una zona di campagna dai carabinieri della compagnia di Aprilia, che lo hanno arrestato per omissione di soccorso.
Non si può fare a meno di notare l’inversione dei ruoli. Stavolta la bicicletta, da vittima dell’incidente, ne sarebbe diventata causa. E il ciclista assume il ruolo del pirata che provoca l’incidente e scappa, per poi essere arrestato.
Le scarne righe in cronaca sembrano proprio una versione rivista dell’uomo che morde cane, e quindi fa notizia. Non è possibile esprimere un giudizio, in quanto occorrerebbe conoscere la località e la dinamica dell’incidente. Posso fare due tipi di considerazioni:
La prima è ovvia: anche la bici può divenire pericolosa. Dal tono della notizia, si direbbe che la bicicletta stesse facendo qualcosa di contrario al codice della strada. Biciclette e pedoni, se messi nel punto sbagliato, al momento sbagliato, diventano ostacoli pericolosissimi, specialmente per le moto e gli scooter, che nel tentativo di evitare posso incappare in grossi guai.
La seconda è che le strade extraurbane fatte per le macchine e non per le biciclette. Chi conosce la Nettunense (L'immagine è presa dal sito www.quattroruote.it) che poche strade sono più potenzialmente letali per i ciclisti, a causa della conformazione e della densità di traffico.
Nei suoi 50 chilometri, tra la salita di Frattocchie e Nettuno, la Nettunense si snoda a doppia corsia secca, con la chicca finale della lunga serie di rettilinei tra Aprilia e Anzio. In genere, per tutta la sua lunghezza, due camion e una bicicletta non ci passano. E di camion ne passano tanti, di auto tantissime.
E passano anche le biciclette degli immigrati che ormai sostituiscono, quelle dei vecchi del luogo. L’uso è elementare: consentire la mobilità dei lavoratori dei campi, e consentire di raggiungere le stazioni del treno. Spesso li trovi in fila indiana (e sono indiani!) tre o quattro.
Con l’animo del ciclista, cerco di stare attento e di prendere spazio adeguato, ma non tutti adottano la stessa prudenza, oppure basta che dall'altra corsia arrivi un camion che sei nei guai.
Non si può fare a meno di notare l’inversione dei ruoli. Stavolta la bicicletta, da vittima dell’incidente, ne sarebbe diventata causa. E il ciclista assume il ruolo del pirata che provoca l’incidente e scappa, per poi essere arrestato.
Le scarne righe in cronaca sembrano proprio una versione rivista dell’uomo che morde cane, e quindi fa notizia. Non è possibile esprimere un giudizio, in quanto occorrerebbe conoscere la località e la dinamica dell’incidente. Posso fare due tipi di considerazioni:
La prima è ovvia: anche la bici può divenire pericolosa. Dal tono della notizia, si direbbe che la bicicletta stesse facendo qualcosa di contrario al codice della strada. Biciclette e pedoni, se messi nel punto sbagliato, al momento sbagliato, diventano ostacoli pericolosissimi, specialmente per le moto e gli scooter, che nel tentativo di evitare posso incappare in grossi guai.
La seconda è che le strade extraurbane fatte per le macchine e non per le biciclette. Chi conosce la Nettunense (L'immagine è presa dal sito www.quattroruote.it) che poche strade sono più potenzialmente letali per i ciclisti, a causa della conformazione e della densità di traffico.
Nei suoi 50 chilometri, tra la salita di Frattocchie e Nettuno, la Nettunense si snoda a doppia corsia secca, con la chicca finale della lunga serie di rettilinei tra Aprilia e Anzio. In genere, per tutta la sua lunghezza, due camion e una bicicletta non ci passano. E di camion ne passano tanti, di auto tantissime.
E passano anche le biciclette degli immigrati che ormai sostituiscono, quelle dei vecchi del luogo. L’uso è elementare: consentire la mobilità dei lavoratori dei campi, e consentire di raggiungere le stazioni del treno. Spesso li trovi in fila indiana (e sono indiani!) tre o quattro.
Con l’animo del ciclista, cerco di stare attento e di prendere spazio adeguato, ma non tutti adottano la stessa prudenza, oppure basta che dall'altra corsia arrivi un camion che sei nei guai.
Atterrando (da passeggero) a Brussels osservavo dall’aereo che molte delle maggiori strade extraurbane belghe sono affiancate per tutta la loro lunghezza da comode piste ciclabili. Il rosso vivo (o il rosa) lo si nota anche dall’alto. Non sembra una cosa terribilmente costosa, basterebbe volerlo.
Non sembra una cosa terribilmente costosa, basterebbe volerlo.
RispondiEliminaLug, perdonami il cinismo (che non è mio, mi limito ad interpretarlo), ma lasciar morire la gente costa anche meno...
:-(
Ieri per raggiungere la ASL di via Sabatini a Decima, dal Laurentino 38 ho percorso prima la fin troppo larga e automobilistica Via Carlo Levi e poi la più stretta e zig-zagosa via di Decima.
RispondiEliminaPur rimanendo nella mia strisciolina di strada, mantenendo velocità non bassissima e costante, tutte le luci accese, segnalato ogni volta la direzione anche sulle rotatorie (!!), ho rischiato di essere spalmata a più riprese a causa della folle velocità degli automobilisti, ASSOLUTAMENTE AL DI FUORI DEL CdS!!
La cosa buffa é stato che su tutto il percorso, compreso Via Levi, ogni 100mt ci sono cartelli con limite 30k/h e su via di Decima anche divieto di sorpasso.
Ma logicamente il problema é il ciclista...
Mamaa
Non solo il ciclista... il piu' debole in generale.
RispondiEliminaLa sera è un'impresa percorrere in scooter via di Vigna Murata o via Appia Pignatelli al di sotto dei 50 km/h per non parlare della Cristoforo Colombo corsia laterale o centrale che sia.
Mi fanno uscire dalla grazia di Dio quelli che ancora sostengono che la Ciclabile Colombo sia inutile...
... ma ho promesso che non lo dico piu' quindi fate conto che non lo abbia scritto :-)
@bikediablo
RispondiElimina"La sera è un'impresa percorrere in scooter via di Vigna Murata o via Appia Pignatelli al di sotto dei 50 km/h"
Vogliamo parlare dell'impresa di riuscire ad uscire dal CSE (centro sportivo esercito, ZONA MILITARE) dopo la lezione di atletica del pargolo?
Per percorrere i 100mt scarsi che dal campo portano al cancello di uscita, le mammine in macchina mi tallonano a pochi millimetri facendo rombare il motore.
MA DICO SIAMO IN ZONA MILITARE, PER USCIRE DEVI PASSARE UN CONTROLLO, LE BARRE E IL CANCELLO, SONO IN BICI COL RAGAZZINO DIETRO MA CHE *ZZO TI CORRI?? 'NDO VAI??
Prima o poi mi troverete sul giornale in qualche articolo di cronaca nera: CICLOMAMMA UNFURIATA PICCHIA SELVAGGIAMENTE AUTOMOBILISTA.
Mamaa
a proposito di uomo che morde il cane.....
RispondiEliminavado in bicicletta per Roma da parecchi anni e fortunatamente non ho mai subito o rischiato incidenti con macchine e motorini (scusate ma qui ci vuole una grattata)....qualche giorno fa ho rischiato di farmi male proprio con un altro ciclista (molto giovane e per questo molto spericolato)che con velocità' sostenuta,passava con il rosso , su una via appia molto trafficata e praticamente mi sfiorava sorprendendomi, mentre ero intento a girare attraversando le strisce in sella alla bicicletta...insomma tutti e due stavamo violando le norme stradali!!
tutti e due avevamo calcolato il pericolo derivante dalle macchine e dai pedoni senza mettere in conto il pericolo derivante da un altro ciclista!!
se ci fossimo presi si poteva affermare "uomo morde uomo"
Scusate il ritardo nella risposta, ma sono stato lontano da internet.
RispondiEliminaIl problema non è tanto nell'incidente in se', ma delle conseguenze. E' vero che bici contro bici è un incidente, ma le velocità relative sono in genere modeste (almeno io vado piuttosto lento, intorno ai 20 km/h), mentre quando ci sono auto, moto o motorini le conseguenze sono molto più serie.
Per Mamaa.. Mi raccomando, sempre con prudenza, senza esporsi troppo...
@Lug
RispondiEliminaGiuro, cerco di essere prudente oltre ogni limite (che vuoi, capita anche a me di distrarmi... raramente), ma quando sono con il pargolo e attentano alla ns vita, divento una belva feroce!!
La cosa che finora ha salvato gli automobilisti é che non posso mollare di punto in bianco la bici per andare a pestarli, altrimenti il pargolo mi va a gambe all'aria... però si sono presi tante di quelle maledizioni strillate direttamente nel finestrino...
Mamaa