venerdì 15 maggio 2009

Zona 30 all’ora alla romana


Oggi, giorno di sciopero dei mezzi pubblici, ho preso il velocipede per andare in ufficio.

La strada mi porta per Via del Quirinale. Circa due anni fa in quella strada fu investita, mentre attraversava, nientepopodimeno che la moglie del Presidente della Repubblica, la signora Clio Napolitano.
Un femore rotto ed un bel pezzo a letto, se ben mi ricordo.

Il Comune intervenne per sistema il pericoloso rettifilo e introdusse il limite dei 30 all’ora, oltre a inserire in due punti strategici due rompitratta per l’attraversamento (credo si chiamino isole…).

Bene, stamattina, andando verso Via Nazionale, io con la bici stavo a 30, WOOSH! Le macchine mi superavano in un attimo, passandomi piuttosto vicino, perchè lo spazio disponibile si è oggettivamente ristretto.

Incazzato mi fermo a parlare col simpaticissimo vigile che sorveglia uno dei portoni che danno su Via del Quirinale, e che sorride beffardo ogni volta che mi vede passare in bici.

“Ma qui no c’e’ il limite dei 30?”


“Certo che c’e’”

IO andavo a trenta, e tutti mi superavano”
...sorriso sotto i baffi (certo che lo so’…)


“Ma non si può mettere una macchinetta?”


“L’abbiamo chiesto, ma non ce la fanno mettere”

Insomma, è il solito divieto per far contenti i divietisti, ovvero per evitare che i funzionari del Comune vengano incriminati in caso d’incidenti… Ma che la gente vada veramente a 30 all’ora, nessuno l’ha mai realmente pensato.

Lo sapevamo.

A voi studio

2 commenti:

  1. Io, per fiscalità, (giuro!) rallento sempre e vado a 30 km/h in quel tratto di strada. Mi becco certe occhiatacce dallo specchietto retrovisore...Ma me ne fotto perché sto nel giusto. E Ovviamente nessuno osa superarmi perché tra polizia, carabinieri e vigile urbano fisso la strizza è troppa.

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  2. L'ho fatto anch'io... Famiglia allarmata (perchè ci siamo fermati) e megacolonna di macchine al seguito...

    Fantastica idea!

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