domenica 11 aprile 2010

Da Ponte Milvio a Martignano passando per la Valle del Sorbo.

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Mi sono incautamente unito ad una pre-scout per ciclisti hard, e dopo aver tentennato per via delle quasi catastrofiche previsioni del tempo, ho alleggerito la borsa da gita e mi sono diretto, pedalando a Ponte Milvio, dove puntamento era per le 09:30.

Arrivato alle 09:34, ho trovato la pattuglia di cicloappuntamenti che, già in cima all’inizio della pista, mi chiamava: “Guarda, ti abbiamo aspettato”… per quattro sfottuti minuti!

Vabbè, sia partiti in tre… Due terribili ciclisti ed il sottoscritto, una volta tanto in vest di mebro junior della combriccola. Il programma era impegnativo: arrivare da Ponte Milvio a Martignano su strade sterrate, passando per la Valle del Sorbo. Dichiarati 70 km e 450 m di dislivello. Considerate che ci sono esattamente 27 km tra casa mia e il parcheggio dell’Agriturismo di Martignano, andando per la Cassia bis con la macchina. A consuntivo sarebbero stati 68 km e di dislivello circa il doppio (i km escludono quelli casa a Ponte Milvio). Ritorno via Cesano in treno.

Il problema è che sono capitato insieme a “Totò e Peppino”, due noti “truffatori” che spacciano le salite per pianure, altrimenti noti come Carmine e Angelo. C’era anche un GPS, ma non gli dava retta nessuno.

La giornata è andata bene. Abbiamo percorso sentieri sterrati e strade bianche fino ai primi rilievi sotto Formello, e abbiamo attraversato la Cassia bis. A Formello il maltempo ci ha raggiunti. Cercato un riparo abbiamo consumato un gelato e ci siamo scafandrati sotto gli occhi spalancati di una pipetta sui tre anni che ci guardava come fossimo Marziani…

Abbiamo quindi affrontato eroicamente la pioggia, ma magicamente ha smesso di piovere e non ha più ricominciato per tutto il pomeriggio. Comunque, per evitare complicazioni da fango, ci siamo arrampicati lungo la strada asfaltata per uscire dalla Valle del Sorbo, e così facendo abbiamo allungato di circa 5 km.

A Martignano siamo giunti verso le tre. Abbiamo trovato uno dei ristoranti aperti e ci siamo goduti un meritato spuntino a base di bruschetta, bistecca e verdure alla griglia e torta di ricotta, il uttto innaffiato da un buon bianco.

Dopo il ruttino siamo ripartiti. Io ero già cotto da prima della discesa a Martignano, che ho fatto trasognato. Malgrado il riposo non sono riuscito a recuperare, e la strada da Martignano e Cesano l’ho fatta con le gambe che si rifiutavano di fare il loro dovere. Per fortuna erano solo pochi chilometri, soprattutto in pianura.

Temevamo che il treno fosse affollato di scout, invece l’abbiamo trovato pieno di ciclisti… Boblake e company di ritorno dalla loro gita! Un finale simpatico!

L’intenzione di Angelo e Carmine è di riproporre la gita con tuffo e/o giro in canoa non appena il tempo migliora. Io ho suggerito di avere una doppia gita. Gli hard da Ponte Milvio, i normali con treno fino a Cesano e bici da lì a Martignano. Proposta approvata.

Altri dettagli sul percorso non posso da perché non me lo ricordo… se non che era pieno di salite. Anzi, cominciate a salire e sicuramente arrivate a Martignano.

Un grazie ad Angelo e Carmine per la bella giornata… E una speciale menzione per Carmineche gira con una MB di acciaio in puro stile cancello… Ma fa tutto lo stesso.

1 commento:

Fantabici ha detto...

Anche per noi è stata una bella gita, la compagnia di Luca ci ha aiutato ad ultimare il giro che ha avuto il suo momento migliore quando ci siamo seduti davanti ad un tavolo in riva al meraviglioso lago di Martignano. Certo non eravamo stati proprio precisi sulla descrizione delle salite, ma ogni tanto si può anche sbagliare. La cosa che più mi colpisce quando si va in bicicletta è che, nonostante non ci conoscessimo, era la prima volta che ci incontravamo, abbiamo chiacchierato per tutto il tempo che si andava in bici che è stato di 5,15 ore più 1,15 di soste varie più il treno del ritorno. La bicicletta è un catalizzatore di amicizie perchè porta i protagonisti esattamente dove essi vogliono e li porta come nessun altro mezzo di trasporto possa fare. Grazie a Luca per averci sopportato e per la buona volontà che ci ha messo per fare tutto il tragitto che sicuramente non era facile e poi c'è stato il temporale che ha un pò peggiorato le cose. Buone le idee che ci sono venute pedalando e ci auguriamo di attivarle non appena il tempo meteo ce lo consentirà. Del cancello motorizzato dalle gambe di Carmine abbiamo detto tutto c'è solo da chiedere alla FAAC se ci fa un telecomando per rallentarlo quando scappa avanti a tutti.
Ciao ed alla prossima
Angelo