Per questa domenica i cicloappuntamentisti si sono sbizzarriti nel proporre le gite più varie, ma alla fine Federico ha fatto sentire la sua voce… un ciclo picnic sulle rive del Lago di Castel Gandolfo e meraviglia… semo tutti d’accordo sul programma.
Sono state annullate varie altre gite e ci siamo tutti concentrati per far riuscire la gita. Alessandro si è addirittura alzato dal letto, e non fosse stato per una gomma bucata la settimana prima, sarebbe anche riuscito ad unirsi al gruppo sin dall’inizio.
Insomma alle 11 un nutrito gruppo di ciclisti è partito dall’Appia Antica e si è diretto, alla velocità media di circa 7 km/h verso Castel Gandolfo. La prima sorpresa positiva la incontriamo proprio sull’Appia, dove il cantiere della rivalorizzazione si è esteso fino all’incrocio con Via di Valleranello. Speriamo che quanto prima possa il rifacimento dell’Appia arrivi alle Frattocchie.
La salita è andata tranquilla, ce l’abbiamo fatta tutti. Dopodichè abbiamo affrontato il periplo del lago, che è sempre molto carino, fino a raggiungere la spiaggia individuata da Federico per il picnic.
E lì il nutrito gruppo di ciclisti si è trasformato in un vorace branco di cavallette che si è mangiato tutto il portato (faticosamente sulla salita), più una razione di generi alimentari locali (porchetta, mozzarelle, formaggio) acquistate con una colletta di 5 euro a casco (2,5 per pneumatico).
Il tutto abbondantemente innaffiato da circa 6 bottiglie di vino e un paio di birra.
Tra i piatti portati, oltre alla mitica Torta Occhionero Grand Royal, i gamberi con il riso nero di Simona, la frittata di Vito, il Cous Cous di Lorena e il ciambellone di Uta. Insomma, una mangiata da Ciclomagnaccioni, in una giornata assolutamente primaverile, 0 vento, sole a riflettere sul lago.
Verso le tre il supernutrito gruppo di ciclisti ha preso in considerazione l’idea di muoversi, ma prima delle tre e mezza non ci siamo alzati. Grandi ebbrezze discendendo a rotta di collo le valli che avevamo salito faticosamente, e zuccherino finale l’Appia Antica all’imbrunire, da Cecilia Metella con le luci.
Io, Federico e Simona abbiamo preso la metro, trovando i soliti rompiballe che ce l’avevano con le bici sulla metro (niente fango, stavolta). Abbiamo però incassato la solidarietà del 98% dei passeggeri.
Alla fine della gita il mio contachilometri segnava 66 km, che non è pochissimo, anche considerando il dislivello non Himalayano.
Un grazie a tutti, specialmente a Federico per l’organizzazione perfetta.
Bellissima giornata, mi ci voleva proprio.
RispondiEliminaGrazie a tutti i compagni di merenda.
Francesco
Via di Valleranello?? Ma sei sicuro? Ma se sta verso Spinaceto?
RispondiEliminaCmq: invidia, invidia. Io invece ho passato la domenica col pargolo col febbrone, poi a lui è passato tutto e a me sono rimasti i postumi. Ma ti pare normale?!
Ceska
@Francesco... Anch'io sono stato una favola!
RispondiElimina@Ceska... non recriminare. Piuttosto beata te che hai ancora i pargoli.