Nelle celebrazioni del 25 aprile abbiamo già dovuto sopportare decenni di retorica di sinistra nel corso dei quali la liberazione dal nazi-fascismo è stata attribuita tout court ai partigiani rossi…
In quegli anni veniva quasi totalmente dimenticato che il contributo militare alla liberazione è stato poco più che simbolico, e che se non fosse stato per la fermezza e la determinazione delle detestate democrazie occidentali (e i Sovietici nell’Est europeo, ma per pura sopravvivenza e non per loro iniziativa o fermezza, come Inglesi e Americani) e il loro sangue versato, adesso saremmo tutti nazisti o quasi.
Comunque si dava per scontato che l’epilogo della Seconda Guerra Mondiale avesse fatto archiviare per sempre come impercorribili le dittature di destra, visti gli orrori generati e l’oggettiva circostanza che sia Italia che Germania hanno fatto molto meglio con i regimi costituzionali. (senza contare che il dilagare della dittatura comunista nell’Est europeo è stata una delle conseguenze della guerra di Hitler e della folle resistenza tedesca sul fronte Occidentale. Ma di questo nessun simpatizzante nazifascista ha mai pensato di chiedere scusa…)
Certo, rimaneva il MSI e qualche frangia di estrema destra, ma era –salvo poche eccezioni- una corte degli scontenti senza alcuna influenza sul Paese.
Adesso però la ruota ha girato, e a finita la moda della sinistra è tornata la moda di destra. E ci dobbiamo sopportare la proposta di una serie offensiva, per la storia, le vittime e la ragione in generale, di manifesti che inneggiano alla marcia su Roma.
Riproposta sotto l’occhio benevolo e sornione di varie persone che “a parole”, si dicono ormai democratiche, ma in realtà stanno già proponendo una dittatura della maggioranza, come emerge chiaramente dal testo delle proposte di revisione costituzionale che ci arrivano ormai quotidianamente.
Sentivo l’altro giorno alla radio una conferenza stampa di una nota organizzazione estremistica di destra, che conduce una serie di azioni nel campo sociale. Invece di picchiare, adesso fanno azioni “sociali”, e in effetti anche Hitler era Nazional-Socialista. Il problema è lo spirito, ovvero che le cose sono fatte come se fossero raid militari. Invece delle botte ci sono le occupazioni di stabili sfitti, ma la logica è sempre la stessa.
Sembrano non considerare che l’unico modo per risolvere i problemi della casa è una saggia politica di livello nazionale, e non quattro occupazioni abusive di stabili. E perché inducono tanti giovani a pensare lo stesso? Purtroppo i discorsi hanno sempre lo stesso inconfondibile tono di rancore e arroganza. Si sente parlare di quartieri “nostri” e quartieri “loro” (centri sociali), di atti di provocazione nei quartieri “nostri”, eccetera. Come se la città fosse il loro campo di risiko. Ma insomma!
Il brutto è che queste organizzazioni –da tutti e due i lati- sono in grado di destabilizzare definitivamente un notevole numero di ragazzi di buona volontà, ma insicuri rispetto a dove dirigersi, un po’ come accade in Medio Oriente per la propaganda religiosa di stampo jihadista.
Sarebbe ora di riaffermare –affinchè le nuove generazioni non ricadano negli errori delle vecchie- che la politica è organizzare lo Stato, risolvere i problemi, e non litigarsi. E questo lo dovrebbe fare la classe politica comportandosi meglio, molto meglio.
Occorrerebbe riafermare che la violenza che ha caratterizzato l’Italia è stata una cosa da idioti, da tutte e due le parti. L’aver puntato alla rivoluzione ha impedito all’Italia di far crescere lo Stato secondo basi più saldamente democratiche e libertarie, tanto che adesso siamo in serie difficoltà.
E dobbiamo assolutamente fermare tutte le associazioni politiche che ancora oggi circonvengono i giovani incitandoli alla violenza e alla dittatura, sia esplicitamente, che implicitamente.
Insomma, il buon senso deve tornare a farsi sentire.
Ieri pomeriggio eravamo in bici all'idroscalo di Ostia. in compagnia della sorella di Manu che ci ha proposto una visita al monumento a Pasolini. Lì accanto, su lastre di marmo, c'erano alcuni dei suoi versi. Mi ha colpito questo:
RispondiElimina"Quanto al futuro, ascolti:
i suoi figli fascisti
veleggeranno
verso i mondi della Nuova Preistoria"
Il "buonsenso" non può tornare perché non c'è mai stato. Un'intelligenza sufficientemente lucida era in grado di leggere questo futuro già quarant'anni fa e questo disgraziato paese, da cui il fascismo è venuto al mondo, continuerà a partorirne altri.
Sai, io non credo che quello che noi chiamiamo Fascismo sia il male assoluto. Probabilmente è solo un nuovo condimento dell'autoritarismo e della voglia di sopraffazione che molti di noi esprimono... del resto anche la dittatura del proletariato alla fine faceva lo stesso.
RispondiEliminaSicuramente, l'aver ammantato una vecchia idea di nuova luce culturale (vedi il Futurismo) ne ha aumentata la pericolosità.
Credo che molti l'abbiano abbracciata in buona fede come antidoto all'immobilismo socialista e borghese dell'Italia di quei tempi.
Anche oggi non abbiamo una classe politica che dia fiducia di poter risolvere i problemi del paese. per questo molti si consegnano ad ideologie deteriori.