La manifestazione di sabato scorso, seppur non propriamente oceanica, è stato il fischio d’inizio del secondo tempo della pista ciclabile della Nomentana.
Alla manifestazione ha partecipato anche Dario Marcucci, il presidente del terzo municipio, il quale se ho ben capito è fortemente favorevole alla ciclabile (facile da realizzare e abbastanza economica) e all’espansione della ciclabilità nella zona (che si presta benissimo)... peccato che le piste sulla viabilità principale siano di competenza del Comune.
Ma noi, a parte tempestare il Comune di mail, cosa possiamo fare? Bene, ancora una vola la risposta è PEDALARE e in particolare PEDALARE SULLA NOMENTANA.
La Nomentana è una strada poco amata dai ciclisti per via della strettezza delle “complanari” aperte alle due ruote.
In quelle, le uniche dove le bici possono circolare, bici e autobus insieme non ci passano. Ciò significa che se una bici la percorre, il bus non riesce a superarla… e purtroppo è vero anche il contrario!
Bene, se noi ciclisti ci impegnassimo a non evitare la Nomentana, ma a percorrerla ogni volta che serve, apoco a poco nella testa di molti comincerebbe a farsi strada l’idea che è meglio avere le bici sulla propria pista ciclabile che tra le palle… pardon, in mezzo alla carreggiata, che con il resto delle auto.
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