domenica 8 aprile 2012

Contromano col cavolo, ma certo non con la bici

Si può andare contromano con la bici in Italia? Dopo tante discussioni, speranze, aneliti, salvaicilsti, guarda-come-sono-civili-a-Zurigo, finalmente abbiamo la risposta: NO.

Come NO?

La risposta è NO. Con le biciclette non si può andare contromano, il codice lo vieta.

Si può fare un’altra cosa, molto astutamente: si prende una strada a senso unico, e la si riporta ad avere due sensi di marcia, uno dei quali consentito solo alle biciclette, alle quali basta una corsia larga m. 1,50.

Si mette una zona 30, questo permette di evitare la segnaletica orizzontale, e quindi non occorre segnare per terra la linea di separazione delle due corsie.

Aggiungiamo un limite a 30 all’ora e vietiamo i mezzi al di sopra delle 3,5 tonnellate.. et voilà, il gioco è fatto, servire con effetto in salsa stampa. Abbiamo fatto proprio come a Bruxelles.

Andremo contromano? NO, infatti:

a) Nel caso in esame non si va contromano. Si percorre una corsia per biciclette da 1,5 m nel senso appropriato. Non è contromano, ma ognuno dalla parte sua;

b) Per far passare i mezzi fino a 35 q (3.5 t) occorrono 3,25 m di larghezza di strada. Se si aggiunge la corsia per le bici (1,5 m) si arriva alla larghezza di 4,75 metri libera da sosta regolare. E dove troviamo a Roma stradoni così grossi?

Un po’ di anni fa avevo misurato la larghezza della strada di fronte al mio portone.

Facevano 6,10 metri. Se a questa cifra togliamo i 2 m di strisce blu, abbiamo 4,10 m… Nun se poffà.

In realtà quando stai sotto i 6 metri, dovresti vietare il parcheggio da uno dei due lati della strada. Se sei sopra i 6 m di larghezza, allora tutti vogliono parcheggiare ambolati. Allora rifacciamo i conti:

a) 2,2 metri a dx per parcheggio;

b) 2,2 metri a sx per parcheggio;

c) 1,5 m per le bici;

d) 3,25 m per il traffico fino a 35 q;

Totale 9,05 m di larghezza, una bella strada. Dove certo non fanno la pista, anche perché sembra fatta apposta per incanalarci il traffico pesante (maggiore di 35 q), o direttamente a doppio senso.

Oscarwildopoli ha già messo le mani avanti… a Roma nunsepoffà.

Ovviamente in linea che comunque tutto lo spazio non strettamente necessario alle auto va impiegato per il parcheggio delle stesse.

E in genere?

Quello che noi volevamo era la possibilità di andare contromano a prescindere da altri fatti, basandosi sul limite dei 30 all’ora come mitigazione del rischio collisione (=scontro) con gli altri mezzi. Ovvero andando piano ci si vede con sufficiente anticipo e si rallenta, anche perché ci troviamo in zone residenziali e quindi con basso flusso di veicoli e/o bici

Tutto questo non c’e’ ancora, e non ci sarà per un bel po’, anche perché se ricordo bene, non fa parte dei punti salva ciclisti.

A questo punto s’impone di verificare le basi giuridiche o tecniche degli analoghi provvedimenti in città estere, allo scopo di capire meglio.

4 commenti:

  1. Sono d'accordo con te! Un conto è la regolamentazione di un doppio senso a categorie di veicoli diversi, un conto dare il via libera a tutto e tutti. Nell'ultimo caso TEMO si lanci un segnale sbagliato. Non mi stupirei di vedere sempre più motorini contromano a 70 km/h!

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  2. Non potremo mai dirci un paese civile finchè troppi potranno violare impunemente regole elementari senza essere sanzionati.

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  3. "Non potremo mai dirci un paese civile". Punto. Il resto della frase è superfluo.

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  4. Le comunicazioni a proposito sono state fuorvianti.. Mi devo rileggere le ultime notizie lanciate e poi ritirate e poi corrette... Diciamo che il percorso vero la civiltà è ancora lunghetto...

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