giovedì 11 ottobre 2012

Furto di biciclette: ne hanno parlato a Reggio Emilia?

Il Corriere della Sera di Milano riporta la storia di un lettore cui hanno rubato la bicicletta vicino a Palazzo Marino, come dice lui "sotto gli occhi dei vigili". Vigili con occhi poco vigili.

Ovviamente è stato consigliato di andarla a cercare nei mercatini, ed ha trovato una zona dove un certo numero di signori male in arnese vendeva biciclette... anche buone.

Potrebbero essere disoccupati che si vendono le cose più care... magari invece sono individui che raggranellano parte del loro vivere rubando biciclette di professione, tanto alla fine non succede nulla.

Inoltre la circostanza che in alcune piazze della città si smercino biciclette rubate senza che nessuno intervenga, è un'altra conferma della pericolosità del fenomeno, destinato a crescere -se non contrastato- fino a divenire un serio ostacolo alla diffusione della bicicletta come mezzo di trasporto...  se già non lo è.

E' parecchio che segnalo questo fenomeno che non solo è in aumento, ma ormai interessa anche le biciclette da palo, quelle che valgono quasi di più per il loro peso in ferro che come mezzo di trasporto.

Anche in questo caso è il momento di agire... ma come?

Ho ri-riletto i ri-risultati degli Stati generali della Bicicletta, ma non ho trovato accenni al tema, se non quando si parla di parcheggi custoditi. Una eco può essere trovata nella proposta di aprire i cortili condominiali alle biciclette, ma a Roma se le fregano anche da lì...

Direi che occorre cominciare ad attuare qualche momento di decisa repressione. In particolare interrompendo i canali di smercio sistematico di biciclette rubate, per esempio l'esportazione nei paesi dell'Est, cominciando a comminare pene detentive reali per i ladri e rispedendo coattivamente a casa gli stranieri che rubano biciclette in Italia, immediatamente dopo aver scontato la pena (senza passare dal via).

Perchè non si è parlato di questo problema a Reggio Emilia? Perchè l'approccio è stato molto futuristico e poco presentistico (quando leggo di cose come "riprogettare le città" e non  "riprogettare le infrastrutture cittadine") mi viene da ridere...

Secondo me c'e' anche il fatto che sbattere in galera i ladri di biciclette in questo momento appare politicamente scorretto, almeno per certe aree politiche. Inoltre  a noi ciclisti De Sica e il neorealismo ci hanno rovinati.

Come ripeto, però, il ladro che ti porta via 100 euro di bicicletta a Roma, a te personalmente fa lo stesso danno di un sindaco che si porti via 400 milioni di euro...

da rileggere (se ve li sieti persi):
- i ladri di biciclette come i ladri di cavalli nel west
- il vero problema rimane il furto
- un furto annunciato
- salvanchelebici


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