lunedì 5 maggio 2014

Sui Monti della Tolfa non tutte le prescout riescono col buco...

La prescout è sempre affascinante, che "riesca" o no (foto).

Un momento di indecisione in mezzo alla selva.
Sullo sfondo il mare di Santa Severa
Quella di domenica è sta particolarmente affascinante, anche se da un punto di vista strettamente tecnico, non si può dire quella più riuscita, in quanto la parte di "scoperta" si è rivelata, complice mappe ahimè non più aggiornate, un lungo giro vizioso.

Affascinante, certo, ma alla fine con un paio di cento metri di dislivello di spingismo su terreni impedalabili o quasi.

Di contro l'intera gita, anche la parte su asfalto, è stata semplicemente bellissima. 

Sulle ginocchia degli affascinanti e misteriosi Monti della Tolfa, con  i boschi misteriosi, i profumi della macchia mediterranea, la fauna al pascolo, inclusi molti tenerissimi puledri (ah,  ci fossimo portati il barbecue) i panorami vastissimi e la forte brezza invernale che ci ha rinfrescato per tutta la salita, e raffreddato nella discesa.

La gita è stata anche un'occcasione per riflettere su come le mappe possano trarre in inganno. In particolare sulla Open Cycle Map vi erano sentieri (Valle del Rio Fiume, abbiamo poi scoperto) che ci avrebbero avvicinato al luogo  finale, il mitico bagnarello. 

Purtroppo non sono risultati connessi con il sentiero che abbiamo usato per salire, anche a causa di nuove e vaste recinzioni di filo spinato che evidentemente da qualche anno hanno interrotto il passaggio degli umani.

Inoltre le pre-scout con una partecipazione così vasta tendono a trasformarsi in un esodo attraverso il deserto... il gruppo dovrebbe essere formato solo di pochi e agili "commandos" invece che da un codazzo allegro e sgargiante, poco votato al sacrifico, con un certo numero di quantomanchevoli ("quanto mi manca una pista dove posso pedalare").

I posti, ripeto bellissimi, tanto che credo si debba organizzare un bike & trekking per la valle del Rio Fiume, magari sui sentieri che abbiamo visto una volta riguadgnato l'asfalto.

La formula di cicloappuntamenti ha dato il meglio di se', con due folti gruppi che, alla prospettiva di soli 15 km di salita, hnno fatto bici indietro e optato per una gita al mare.

Ringrazio ancora Sergio per l'inventiva che ci ha regalato un'allegra giornata di sensazioni fantstiche e passo alla menzione speciale di Agnese, che ha compiuto XY anni e ha portato lo spumante per 750 metri di dislivello, dei quali circa duecento a spinta.

Veramente speravamo che sorgesse dal Bagnarello interpretando Venere che sorge dalla spuma del mare, m alla fine la nostra innata moralità ciclistica ci ha tenuto sulla retta via! (Magari la prossima volta volta organizziamo una prescout attorno alla morale...).

Vorrei infine ricordare ai due nuovi arrivati, che l'abbandonare una gita a metà con la risibile scusa di problemi al reggisella in carbonio non esime dal versare l'intera quota annuale e in più la quota gita, maggiorata dell'indennità prescout.

Vi mando l'IBAN!




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