Secondo la moda prevalente ormai affermata in Europa, le vittime dell'Olocausto vengono ricordate con particolari pietre d'inciampo: piccole targhe, di ottone o altro metallo delle dimensioni di un sanpietrino poste sui marciapiedi in maniera leggermente sporgente.
Quando passa Quando uno passa le tocca con il piede, abbassa lo sguardo, le vede, le legge, e si rammenta della persona o del fatto.
Questa moda e' tale in Europa dove i marciapiedi sono normalmente ben tenuti, e non sono la vergognosa carrareccia che abbiamo normalmente a Roma, consistente in uno strato di asfalto posto direttamente sulla nuda terra.
Lo sappiamo bene noi ciclisti da marciapiede come sia molto meno confortevole a marciare in bicicletta su marciapiede rispetto alla strada, ed è proprio perché il fondo del marciapiede non è preparato come il fondo della strada.
Il Corriere della Sera, da' notizia che anche una vittima dell'Olocausto Romano, Arrigo tedeschi, è stato ricordato con una pietra d'inciampo posta a Via Po.
Ora, soffermiamoci un attimo sul lato buffo della cosa: una pietra d'inciampo era proprio quello che mancava ai disastrosi marciapiedi romani!
Vista la situazione uno quando inciampa, invece di abbassare gli occhi e ricordare la povera vittima dell'Olocausto, tira dritto senza abbassare lo sguardo e invece manda un altro sacramento contro l'amministrazione capitolina...
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