La comunita' ciclista, grazie ai contatti con uno dei maggiori sostenitori del provvedimento, ha seguito abbastanza da vicino le vicende che hanno portato alla promulgazione della legge nota come Omicidio Stradale, peraltro fortemente (e comprensibilmente) voluta dalle associazioni delle vittime della strada.
Piu' recentemente credo che un po' tutti abbiamo avuto un sobbalzo nel sapere che l'omicidio stradale era citato negli avvisi di garanzia per il crollo del Ponte Morandi a Genova.
Ma come, una legge fatta per colpire chi guida imprudentemente usata contro i tecnici stradali? Evidentemente il testo giuridico si presta a questo tipo di uso, secondo me non certo appropriato.
Che poi fosse una di quelle leggi un po' sopra le righe era stato chiaro sin dall'inizio, e peraltro sancito in una dichiarazione, magari piu' un pensiero ad alta voce, che un famoso ex-pm italiano aveva rilasciato a margine di un convegno, che suonava (non e la ricordo testuale) pressappoco cosi': adesso se metti sotto uno, conviene che dici che l'hai fatto apposta che almeno ti puoi prendere le attenuanti..."
Francamente io sono contrario a leggi terribilmente punitive fini a loro stesse, specie quando sono relative a fatti non dolosi. Intendiamoci, se prendi la macchina ubriaco e uccidi qualcuno, vedo una seria affinita' all'omicidio preterintenzionale, ma magari non oltre quello.
Pero' la faccenda di Genova indica che a conti fatti probabilmente le pene sono simili a quelle per strage, che pure loro non dovrebbero essere zuccherini.
Comunque la cosa che mi ha sempre urtato terribilmente e' l'accento tutto italiano sulla punizione e il totale disinteresse per la prevenzione, una cosa che indica una societa' in mano agli avvocati.
Infatti una legge dura come quella dell'omicidio stradale, coesiste in un sistema giuridico nel quale gli autovelox debbono essere tutti segnalati. Perche' mettere un autovelox nascosto sarebbe sleale nei confronti dell'automobilista.
Eppure gli autovelox non segnalati sono molto efficaci. Qualche tempo fa un amico che ci aveva invitato a cena a Bruxelles, riaccompagnandoci a casa si scuso' che andava a 50 all'ora su di uno stradone: Sapete, devo andare piano anche di note perche' ci sono gli autovelox nascosti.
Oddio, l'autovelox in vista ha una sua funzione, ma alla fine le posizioni sono segnalate e riportate sui navigatori. Fossero decine capirei, ma sulla Pontina tra Roma e Latina ce ne sta uno solo per senso di marcia... dico, per una delle strade piu' pericolose d'Italia. Dentro Roma poi il deserto dei tartaraggi.
Ora, che quello che ti ha ammazzato, o storpiato, finisca in galera per un bel po' il resto dei suoi giorni potra' anche essere di aiuto psicologico, ma se gli avessero tolto la patente tre mesi prima di investirti... be' sarebbe stata tutta un'altra cosa... insomma, ci sarebbero probabilmente (molte) meno vittime della strada.
Ed e' particolare proprio che mentre si sia fatto tanto clamore per l'approvazione di questo provvedimento di repressione, il diritto costituzionale di andare alla velocita' che ti pare rimane garantito.
Vabbe', continuiamo cosi'. Cambiano i suonatori, magari cambia anche il timbro degli strumenti... ma la musica rimane la solita sinfonia italiana.
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